Riflettori puntati su Firenze. Dal 9 al 12 gennaio 2018, Fortezza da Basso apre i battenti a Pitti n. 93. Il salone delle avanguardie, specchio delle tendenze che ripercorrono lo scenario internazionale, ritorna tra gli appuntamenti più attesi del calendario, con un programma ricco e intenso, che mette l’accento sui grandi nomi del design contemporaneo.
Pitti Uomo, edizione dopo edizione, è sempre più orientato verso una ricerca a tutto campo, che pone l’accento sul menswear, sull’eccellenza del classico e del nuovo.
Un elogio alla modernità, che rilegge i codici tradizionali di un savoir faire secolare.
Accanto alle proposte più all’avanguardia e ai talenti internazionali tutti da scoprire, il cuore del salone, il Padiglione Centrale, mantiene salda la classicità di un tempo mettendo in scena le evoluzioni del menswear e le sue sinergie con il design. Dalla trasversalità dei Pop Up Stores ai brand del Piano Inferiore che rileggono in chiave contemporanea la ricerca sartoriale o che interpretano il guardaroba maschile di alta gamma, e collezioni in aperto dialogo con gli altri mondi di Pitti Uomo.
Molti i nomi di brand classici, che trovano in Pitti un momento importante per condividere con il pubblico vasto ed internazionale, le proprie collezioni.
Altea ci racconta una storia di amore per la produzione di qualità, la cura artigianale del prodotto sartoriale, la raffinatezza e il gusto inconfondibile della scelta dei tessuti. Il total look si distingue per il know-how nelle stampe e nell’accostamento dei colori, che definisce il gioco creativo della combinazione di capi e accessori.

Brunello Cucinelli specializzato nel cashmere tinto, le sue collezioni luxury di total look sono prodotte localmente con un focus su arte e qualità. Uno stile che nasce dalla vitale esplorazione delle combinazioni, dei colori, delle fantasie. Il linguaggio della libertà è la leggerezza, diffusa nei materiali, nelle accurate costruzioni e sovrapposizioni.
L’idea di personalizzare ogni giacca con tocchi d’autore, quasi per trasformarla in una piccola opera d’arte costituisce per Lardini la sua mission. La voglia di personalizzazione, facendo prendere vita ai capi, si trasforma nell’eleganza effortless che caratterizza l’uomo Lardini interpretando il moderno con gusto. Un fiore che evoca i pins de la Nouvelle Vague è oggi simbolo di questa perla marchigiana del classico contemporaneo.
Per Claudio Marenzi, Presidente e Amministratore Delegato di Herno, il prodotto è il cuore del marchio. I capispalla del marchio sono dedicati ad un consumatore moderno e divengono emblema di un gusto unico e raffinato. Coerenza stilistica e produzione frutto di quella capacità tutta italiana di creare prodotti di altissimo livello, tra tradizione e modernità.

Oltre manica, Pringle of Scotland si fa testimone di un archivio ricchissimo di oltre due secoli di storia e il vanto di essere considerata una delle più antiche aziende di lusso del mondo. Pringle of Scotland è celebre per i suoi capi in cashmere, gli argyle resi iconici dal Duca di Windsor, i twinset e i cardigan amati e indossati dalla famiglia reale e da Hollywood. Ma è anche da sempre un’azienda pioniera nell’ambito del british knitwear, per la continua sperimentazione applicata a tecniche innovative e a combinazioni cromatiche mai banali.

Impossibile non menzionare Brooks Brothers, il più antico brand di abbigliamento americano, che celebra con una sfilata evento i suoi due secoli di vita. Da piccola merceria familiare a brand globale, che ha definito lo stile americano attraverso le sue innovazioni: dalla camicia con il colletto button-down ai tessuti come il madras e il seersucher. Una storia ultra secolare, che ha vestito personaggi di rilievo di tutto il mondo, e che oggi, si appresta a festeggiare, proprio a Firenze, il suo 200° anniversario.