Tra bellezza, provocazione, fantasia e realtà irrompe, lei, l’arma più dolce e acuminata allo stesso tempo: la seduzione.
Da Casanova a Don Giovanni, da Cleopatra a Marilyn Monroe. Tanti i nomi di seduttori e seduttrici, che hanno conquistato (e abbandonato) irrimediabilmente il cuore di chi li ha incontrati. Sfogliando le pagine del capolavoro di Oscar Wilde, Dorian Gray, ritroviamo il giovane dandy inglese, amante della bellezza, che ha improntato la sua vita sul piacere delle cose materiali, e corrotto la sua anima in maniera irreversibile.
E alla fine, la seduzione fa rima con moda.
L’eleganza è seduzione, fascino, mistero. Non apparenza.
Così Roberto Capucci, il sarto che diventò artista, definì questo concetto così complesso e articolato nello stesso tempo. Abbiamo seguito con attenzione le nuove collezioni SS2018, e tra le tante proposte di nuovi look che stilisti internazionali ci hanno presentato nel corso delle scorse settimane, immancabile è la celebrazione della femminilità.
Un ritorno alle origini per N°21 di Alessandro Dell’Acqua.
Sfumature di nudo, dal cipria, al rosa per arrivare al rosso acceso, vivido, come le passioni primordiali che questi capi fanno rivivere. È un’eleganza delicata, quasi poetica, che si trasforma in carica seduttiva. Pensata per una donna vera e autentica, questa collezione gioca con soprabiti leopardati e abitini in seta a sottoveste. Un mix di trasparenze e velature. Come una leggera velina, quasi impalpabile, tulle e chiffon di gonne e camicette fanno intravedere reggiseni e culotte. Un guardaroba che fa sentire la voce di una donna forte e di carattere.
Lo show epico di Saint Laurent racconta la storia del brand e di Parigi.
Alle spalle una scintillante Tour Eiffel e al centro della scena, loro, le modelle di Anthony Vaccarello sotto gli occhi di centinaia di spettatori. Un momento importante, che mette in luce tutta la sensualità di pelle mixata con piume di struzzo. Le lunghezze di abitini scultura si accorciano. Realizzati rileggendo l’abilità del designer fondatore, sono accompagnati da trasparenze e lunghi cuissardes in pelliccia, che abbracciano le gambe e regalano grinta. Un urlo sordo al mondo di sensualità, provocazione e promesse pensate per la nuova generazione.
La seduzione è ciò che non si vede, è immaginare.
In questa epoca voyeuristica la seduzione si manifesta con l’intrigo e il desiderio dell’incognito.
Credo che questa collezione esprima il mio punto di vista sullo stare insieme,
una simbiosi che è anche un’interazione umana.
Le parole di Clare Waight Keller, nuova direttrice creativa di Givenchy mettono in luce una nuova sensibilità.
I tagli anni ’80 rivivono nelle forme oversize: spalle importanti, lunghezze abbreviate, proporzioni rivisitate. Profonde scollature e spacchi inaspettati, pizzi, chiffon, seta e crepe rendono gli abiti femminili ed essenziali.
Donatella Versace celebra la storia del fratello Gianni con una sfilata evento che incanta il pubblico.
Oro, seduzione, mitologia risplendono sui capi base che ne esaltano il fascino e sprigionano energia. Naomi Campbell, Cindy Crawford, Carla Bruni, Helena Christensen emergono come la Giuditta di Klimt da una tela ricca di mistero. È un trionfo di fascino e carica sensuale.
I codici estetici di Altuzarra rileggono quelli francesi, tornando alle sue vere origini.
Per questa nuova collezione, lo stilista si ispira al film Princess Mononoke, un racconto della battaglia tra natura e industrializzazione. La semplicità è il fil rouge, che lega tra loro i capi. See through, trasparenze e reti pongono l’accento sull’attuale. Una sensualità sommossa, di cui si fanno carico gli abiti shimmer, che seguono le linee del corpo, e lunghe giacche smanicate in shearling portate a nudo sulla pelle.
Abiti guêpière, in pizzo, chiffon trasparente. Tutti elementi rubati alla tradizione del burlesque.
Romantiche giocatrici d’azzardo, regine ammaliatrici. Così il duo Dolce&Gabbana veste la donna per la Spring Summer 2018. La tradizione siciliana, risplende con i suoi decori impreziositi da ricami e accessori opulenti, barocchi, che rispecchia il DNA del brand.
La seduzione non è per il luogo del desiderio. È quello della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e della sparizione.
Jean Baudrillard, Della seduzione