Viva l’inverno se ci può coprire con tanta varietà di forme, di colori e di tessuti come succederà quest’anno: il tailleur pantalone diventa il passe-partout daywear. Ci sarà da aver voglia di ribaltare il guardaroba, ma se durata e intensità del freddo saranno quelle della stagione scorsa, ogni investimento sarà ben ripagato.

Di questi tempi ci vorrebbe una corazza di piume per il freddo calato all’improvviso, ma accontentiamoci di aver ritrovato i completi giacca e pantalone. Tenuta adatta per il lavoro, per la politica e per gioco sensuale della seduzione trasgressiva. Si torna all’epoca in cui l’abito fa il monaco e, per farsi sentire, il vestito non funziona quanto un tailleur da donna ma di stampo maschile.

L’intramontabile sensualità del tailleur pantalone Armani
C’è di buono che la nuova tendenza che avanza quest’autunno e inverno non è una virago come gli Anni’80, ma ha imparato a conservare e sublimare tutte le sue qualità femminili. Lo dimostra Armani. È vero, sfoggia qualche volta larghe bretelle ma sovente sono motivo grafico che s’incrocia sul petto. Usa il cappello ma a tesa larga o un basco morbido che illumina il viso. Sceglie sempre scarpe basse ma certe volte sono stivaletti a ghetta con la punta sfilata che accentuano il passo ondeggiante da sexy-cat.
Ama il tailleur nero, ma lo stempera con bluse di organza colorate che lo rendono meno dark. E quel pantalone è fluido, slanciato, accarezza i movimenti.
Lo stilista ha potenziato l’idea di stile androgino fin dagli anni’70 ma declinandolo e adattandolo alla contemporaneità dei nostri giorni, sia nella prima linea sia nella linea Emporio Armani.

Dosando alla perfezione eros e garbo per ottenere un distillato di eleganza mai banale. Con una dose di calcolata eccentricità in grado di attirare i maschi che, di solito, di fronte una donna alfa scappano.
Tutto è punteggiato dagli accessori: collane, orecchini a boule, borse con piccoli manici da portare sempre a mano, fusciacche e cinture in pelle che segnano la vita, non basso ma alto. E poi calzature leggere con piccoli nodi.
Viva i tailleur pantalone di velluto dalle impeccabili giacche guru. Sì a calzoni da smoking con ricami sulla banda accostati a bluse tintinnanti di jais e cristalli. Ben vengano i gilet mozzafiato con motivi a stampa che scoprono parti del corpo. Con una punta di civetteria riecco il maschile e femminile.

Giallo limone o arancio ricompare il colore sui tailleur donna di Bottega Veneta, che accosta a giacche che si fermano alla vita i pantaloni a sigaretta, svuotati dalle armature interne.

Romantici sono i tailleur eleganti di DelPozo in rosa antico, per sfumare nel celeste fino al bianco optico abbinati a cinture morbide a fiore che segnano il punto vita. Mixano fantasie audaci a macro righe o in tessuti preziosi quelli di Moschino disegnati da Jeremy Scott che ricordano il fascino di Jacqueline Bouvier Kennedy.

Anche il pianeta giovane ama i pantaloni e i completi donna, si è stufato di guardare solo la strada, attinge da lontano.
Come Dsquared2, che affonda a piene mani nell’età dell’oro e del mitico Far West dove i tailleur pantalone sono dilatati, ironizzati con borchie e cinture. Dalle camicie su stampa a fiori con spalle in camouflage effetto rodeo alle bluse in organza o seta con fiocchi da Calamaty Jane.

E se per Versace l’accostamento di pantaloni e blazer si tuffa negli archivi della Maison dal tartan english style ritrovato alle stampe con la Medusa su velluto, Missoni mutua cardigan, giacche e calzoni fluidi in cascate di colori fantasie cangianti.
Tutto sta a trovare la formula giusta per ogni donna.
