“Il mio sogno è lasciare un mondo migliore ai nostri figli”

È la sua rinomata attenzione verso l’ecologia e l’ambiente a portare il principe Alberto II di Monaco in Sicilia. Dallo scorso 30 settembre il sovrano è cittadino onorario di Noto, capitale del barocco siciliano.
Accolto da un intero paese in festa, a cui ha regalato com’è nel suo carattere, sorrisi e strette di mano, Alberto II è stato insignito del riconoscimento nel corso di una cerimonia alla presenza del sindaco che ha letto, tra le motivazioni ufficiali proprio l’impegno nella battaglia a difesa dell’ambiente condotta da anni dal principe, anche attraverso la sua Fondazione Alberto II di Monaco che nel 2013 destinò un sostanzioso contributo all’Ente Fauna Siciliana.
“Sono molto felice è commosso di essere stato nominato cittadino onorario di Noto. Un simbolo, qui in Sicilia, non solo perché patrimonio mondiale dell’UNESCO ma anche per essere protettrice della fauna e della flora locale. È’ dunque stato per me naturale venire qui anche per permettere alla mia fondazione di instaurare dei rapporti con questa splendida regione e in particolare con questo parco naturale di Vendicari.”
Nel pomeriggio, dopo aver abbandonato giacca e cravatta per una comoda t-shirt con pantaloni sportivi, il principe ha voluto visitare, a piedi, l’oasi naturale di Vendicari inaugurando la biblioteca a lui intitolata e firmando un accordo di collaborazione tra la sua fondazione e l’Ente Fauna Siciliana.
Monseigneur (così devi rivolgerti al sovrano di Monaco ndr) com’è nata questa sua attenzione per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente?
“Penso che sia innanzitutto un’eredità famigliare. Il mio bisnonno il principe Alberto I era molto sensibile a questi argomenti così come i miei genitori che ce ne hanno parlato fin da quando eravamo piccoli. Mio padre ha fatto molto o in tal senso. Io l’ho concretizzata con diverse iniziative ma la prima volta che ne ho preso veramente coscienza è stato nel 1992 quando lo accompagnai al summit di Rio. Li ho capito che c’erano dei problemi veramente gravi e che era urgente trovare delle soluzioni. Poi quando gli sono succeduto ho voluto anche attivarmi in prima persona ed ecco perché andai nel 2006 al polo nord e ho creato la fondazione Alberto II. Dobbiamo mantenere il pianeta sano per i nostri figli e tutte le generazioni future.”
Come uno dei sovrani più giovani d’Europa ha un desiderio che vorrebbe vedere esaudito?
“Rispondo anche da padre: se noi vogliamo lasciare un mondo più vivibile ai nostri figli dobbiamo attuare delle misure necessarie perché il nostro pianeta sia sano. So che è un sogno ma io lo spero con tutto il cuore!”
Anni fa le chiesi se potevo definirla “principe ecologista” e lei mi rispose che era ancora troppo presto. Lo è ancora?
“Oggi penso proprio che mi possa chiamare così.” termina scoppiando in un’allegra risata.