Bagutta è un’idea di qualità assoluta.
Silhouette strutturate, ma fluide e ricche di dettagli, spesso volontariamente celati, che trascendono dalla mera finzione decorativa e contribuiscono a rendere la camicia ancor più facile da indossare.
Il brand Bagutta celebra un uomo e una donna contemporanei, attenti ai particolari e capaci di interpretare la moda secondo un proprio personale gusto.
The Ducker ha incontrato Mario Stefano Maran, direttore generale del marchio.

Ha appena fatto il suo ingresso nelle fila di Bagutta, con il ruolo di direttore generale, e ha già le idee chiare sul futuro del brand.
Forte dell’esperienza decennale presso Cover 50, specializzata nella produzione di pantaloni, dove è stato l’artefice del successo delle label PT01 e PT05, Maran si mette alla prova con le camicie di Bagutta. E lo fa con un progetto coordinato e ambizioso, che tiene conto di tutti gli aspetti che determinano il successo di un brand.

Bagutta - Mario Stefano Maran
Qual è l’anima delle collezioni di Bagutta?
“Una sorta di eterno conflitto tra ciò che può definirsi elegante da un lato e vissuto dall’altro. La versatilità si giustifica nel fatto che la camicia assume una valenza diversa a seconda dell’occasione in cui la si indossa.
L’arte e la tradizione sartoriale Made in Italy raggiungono l’apice della loro espressione nella linea “Bagutta first dressing choice”, la linea deluxe, contraddistinta da un logo con stella dorata a sette punte, che per il prossimo autunno inverno 2017-18 propone camicie cucite a mano in 7 punti, dove l’attenta cura dei dettagli (nella costruzione della manica sartoriale, punti a mano su spalla giro manica e carrè, e bottone logato al collo) si abbina ai migliori tessuti disponibili sul mercato.”
Quindi l’uomo è?
“Ricercato, contemporaneo, un uomo con una forte personalità. In un gioco dove l’eleganza dei grandi classici si rispecchia nei tessuti e nelle forme, per unirsi in sintonia perfetta. I tessuti classici si abbinano a costruzioni e forme adatte per essere indossate dal businessman, che non rinuncia alla qualità dei canoni sartoriali. I colli tradizionali, con taglio francese, sono quelli tipici degli anni ’40.”

Bagutta - Collezione AI 2017/2018
E la donna?
“Romantica e femminile, ma con dettagli maschili. Anch’essa in un gioco sottile che alterna anime e desideri opposti, che pur convivono nella stessa donna; tanto più bella quanto più ricca di sfumature e contraddizioni.”

Bagutta - Collezione Donna AI 2017/2018
Parliamo della collezione “Bagutta Contemporary”?
“Proseguiamo con la filosofia iniziata questo inverno: sperimentazione e ricerca di tessuti inusuali, che si accostano a forme contemporanee. Innovazione e tecnologia sono riassunte in questa linea, che propone camicie la cui vestibilità è disegnata in chiave contemporanea, i tagli sono minimal e i fit over.”
La seduzione della camicia è nel colore bianco?
“Con il classico non si sbaglia mai e ancor di più con il colore bianco. È un segno di stile e punto di partenza, come in una tela bianca, dove si appoggia il colore, per rileggere i canoni del guardaroba maschile. È un’arma di seduzione sfoggiata ad ogni età, per un primo incontro, ma anche per una serata romantica con l’amore della tua vita. La camicia bianca diventa il capo per giocare con astuzia, emblema dell’indipedenza, dell’iper sensualità e di un eros audace.”

Bagutta - Collezione Donna SS 2017
Come un uomo dovrebbe scegliere la propria camicia?
“Quando si sceglie una camicia la priorità è il collo che si deve spezzare sul corpo.
In sostanza, le punte devono appoggiarsi, fattore che dipende dalla consistenza degli interni, che determinano la qualità di una camicia.
Altra questione è lo scarto manica, cioè la manica deve essere montata sulla camicia a corpo chiuso. Quando si procede in questo modo è facile vedere il disallineamento delle cuciture di chiusura del busto con quelle della manica.”
Se un uomo potesse avere solo un abito, quale dovrebbe essere?
“Un abito blu di flanella inglese, gessato, soft grey, l’abito tipico di Savile Row.”

Bagutta - Collezione AI 2017/2018 - First Dressing Choice
Quali sono gli obiettivi imminenti e futuri?
“Non mi pongo limiti, nel senso che non ho un preciso punto d’arrivo al quale aspiro. Piuttosto, mi piace pensare di spostare sempre un po’ in avanti il traguardo. È un modo per dirmi che non si è mai arrivati, che si può e si deve crescere, migliorare. Al momento stiamo dedicando grandi energie per ampliare un network che sia sempre più certificato, con vetrine che rappresentino al meglio il livello del brand, e ci stiamo avvalendo della collaborazione di agenti qualificati e radicati sul territorio. Vogliamo punti vendita che garantiscano un servizio sempre più mirato, consegne puntuali, riassortimenti rapidi, stock service, servizio su misura e opzioni customizzate, creando quell’elemento distintivo, che ci consenta di distinguerci rispetto agli altri.”
Un esempio?
“L’idea è dare la possibilità al cliente, tramite una password, di fare i riassortimenti direttamente dal nostro sito.”
Un consiglio a chi ha le sue stesse ambizioni?
“Passione, entusiasmo ed energia da investire in ciò che si vuole davvero ottenere. Non ne faccio una questione di tempo, seppure, specie all’inizio di questa nuova avventura, ci sono state giornate lavorative davvero lunghe.”
A proposito di tempo: quel poco che ha libero, come ama trascorrerlo?
“A casa, con la famiglia, o nella natura. Di recente ho scoperto un angolo della nostra Italia, dove vi è un ottimo vino, uno squisito olio… e una pace surreale, interrotta solo dalle chiacchiere e dalle risate di amici intorno ad un tavolo. Comunque basta volerlo e il tempo si trova!“
