Il marchio Genny è stato fondato nel 1962 dall’imprenditore Arnaldo Girombelli come atelier artigianale di moda (inizialmente gonne e camicette) all’interno della sua boutique di Ancona.
Il successo del marchio e della clientela è tale che l’imprenditore chiama ad affiancarlo nel 1976, la stilista, e sua futura moglie, Donatella Ronchi, che alla morte dell’uomo, nel 1980, prenderà il suo posto alla direzione della griffe.
A partire dal 2011, con il passaggio del brand al gruppo veronese “Swinger International”, è Sara Cavazza Facchini ad assumere la carica di Direttore Creativo di Genny.
Fino ad oggi ha portato avanti i valori del marchio con uno stile sofisticato e ultrafemminile, ma il suo sogno è quello di creare una moda “sostenibile”, sia nel reperimento sia nell’utilizzo dei materiali.
Per farlo, lo scorso anno durante la presentazione della collezione Genny autunno/inverno 2016-17, ha lanciato per tutti i suoi capi l’”Etichetta dei Valori”, un’importante iniziativa volta a promuovere i concetti di sostenibilità e Made in Italy.
Portrait Sara Cavazza Facchini
L’ispirazione ha trovato per molto tempo terreno fertile nelle parole di fascino e seduzione. Che cosa rimane oggi di quelle suggestioni?
“L’essenza di Genny sintetizza, nella sua firma, quella femminilità fatta di fascino e di seduzione che diventa, nel XXI secolo, un lusso autentico, capace di caratterizzare la donna in sintonia con le trasformazioni della società e il mutamento del suo ruolo nel tempo. Il tutto in equilibrio con la semplicità, per far vivere sempre una femminilità vera di cui gli abiti della maison sono testimoni.”
Quali sono i cardini estetici e stilistici della nuova collezione AI 2017/18?
“Le forme degli anni ‘80 s’impreziosiscono di decori e dettagli ispirati alle linee e ai colori dell’arte francese delle prime decadi del ventesimo secolo. La collezione autunno inverno 2017-2018 ha il focus sulle spalle- spesso esaltate da decori gioiello – i cui volumi si accentuano mentre la vita delle giacche e dei cappotti si assottiglia. C’è anche una serie di ricami ispirati dallo spirito Deco’ e capaci di dare una nuova interpretazione della logomania traslata al prezioso, con particolari disegni sugli abiti mentre i capispalla e le pellicce rivelano preziosi intarsi multicolore. Su ogni capo un dettaglio di luce, grazie all’applicazione di cristalli Swarovski o all’utilizzo del lamé, o ai ricami filo lurex che ricreano movimento sui tessuti.”
Nell’incessante dialogo tra passato e futuro, cosa rimane e cosa è andato perduto nella moda che conosciamo oggi?
“Genny rappresenta l’orgoglio del Made in Italy ed è stata capace, nel corso degli anni, di conquistare il panorama internazionale grazie al suo heritage composto da un mix di femminilità autentica, eleganza senza tempo e contemporaneità fatta di dettagli in un percorso che io ho scelto di proseguire, attualizzandolo sempre. Così prendono vita capi contemporanei all’insegna di un’estetica caratterizzata da preferenza per linee pulite, capaci di valorizzare l’esclusiva fattura dei tagli e la cura dei dettagli e dei particolari, in continuo dialogo con la femminilità per mixare elementi classici con tessuti moderni, con giochi di luce e di stampe, all’insegna dello chic e del romanticismo più veri.“
La personalità della donna che sceglie Genny?
“Le donne che vestono Genny sono vere, autentiche, donne che amano sentirsi sè stesse, donne che vogliono esprimere il loro io e non essere omologate in nome di una tendenza.”
Collezione Autunno-Inverno 2017/2018
Dall’anno scorso è nata “l’etichetta dei valori”. In cosa consiste questo progetto?
“È un’etichetta che racchiude i valori nati intorno al concetto di consapevolezza e di sostenibilità etica che equivale a dire che quel capo ha rispettato la vita del lavoratore, che è frutto di un processo produttivo dal basso impatto ambientale e di un’arte creativa pura. Tutto questo per rendere consapevole il consumatore del valore che sta acquistando.
Il fatto che Genny vanti una produzione Made in Italy non significa solo avere prezzi alti, stile o estetica, ma anche rispetto. Rispetto per le condizioni dei lavoratori, rispetto per l’ambiente, rispetto per l’arte creativa. Voglio che il cliente che si avvicina al mondo Genny e acquista uno dei suoi prodotti sia a conoscenza di tutto questo, riconoscendo il valore di tutto ciò che sta dietro alla sua realizzazione.”
Sara Cavazza Facchini nel suo atelier
Ama molto viaggiare, da quali Paesi trae maggiore ispirazione per le sue creazioni?
“Non c’è un paese in particolare, ma seguo le mie ispirazioni che nascono in qualunque posto mi trovi, dal fascino dell’ Egitto alle suggestioni parigine dei primi anni del XX secolo, per citare gli ultimi paesi che hanno lasciato traccia nelle mie collezioni. A questo aggiungo la curiosità e un’indole cosmopolita che ho sempre assecondato facendo in modo che le novità e le diverse correnti culturali e artistiche con le quali mi incontravo, influenzassero e caratterizzassero il mio lavoro.”
Cosa non rinuncia a mettere dentro una valigia?
“Sicuramente il capo più trasversale e iconico degli ultimi anni, la tuta, intesa come jumpsuit, perfetta sempre, capace di esaltare una femminilità metropolitana che non rinuncia a un tocco di mistero e di sensualità, con il suo segnare il corpo, racchiuderlo e, subito dopo, scoprirlo.”
Jumpsuit - Collezione Primavera-Estate 2017
Quali sono le icone di stile che più l’hanno affascinata?
“Mi ispirano le donne, quelle vere, forti, che possono essere personaggi noti – penso a Cleopatra, a Josephine Baker giusto per citare le ultime due ispirazioni delle mie collezioni – sia le donne di oggi che in 24 ore riescono a ricoprire ruoli diversi restando sempre intimamente regali, elegantemente seduttive e raffinatamente contemporanee.”
La sensualità si sta evolvendo verso nuovi orizzonti. Che cosa consiglia alle nostre lettrici che vogliono dare risalto al proprio sex appeal?
“Di essere eleganti, raffinate e, soprattutto, di esprimere loro stesse: i modelli di Genny rispondono a questi diktat creando abiti che non costringono il corpo ma che ne esaltano la forma e l’armonia, sottolineando parti del corpo inusuali ma iper femminili come i polsi e le caviglie. Il tutto reso ancora più armonico dall’uso di texture ricercate e di dettagli preziosi, per sentirsi sempre parte di quella regalità universale di cui la donna è piena rappresentazione.“
L’interpretazione del concetto del lusso secondo Sara?
“Per me oggi il lusso, è dedicare tempo a noi stessi, soddisfacendo i nostri piaceri, da quelli più piccoli alle gioie della famiglia e degli amici. E soprattutto, il lusso è essere coerenti con l’assunto “Live with passion”: in una parola, autenticità!“