Con nuovi impulsi verso la modernità, una strategia rivolta ai giovani e una inedita collezione. Vacheron Constantin apre il mondo dell’alta orologeria a tutti gli appassionati.
Come ci racconta Laurent Perves, Chief Marketing Officer del brand, intervistato durante il SIHH 2018 a Ginevra.
Vacheron Constantin è la più antica Manifattura di orologi, fondata nel lontano 1755. Dal punto di vista strategico, come comunicate il vostro incredibile patrimonio (storia, eccellenza, savoir faire) al pubblico più giovane?
Quello che è molto importante è l’equilibrio tra la storia della nostra marca, il suo savoir faire e il presente. Vacheron Constantin, essendo una Maison storica, possiede un messaggio molto stabile. In effetti se siamo restati in vita per ben 263 anni, con una attività ininterrotta, è proprio perché siamo sempre riusciti ad adattare il nostro messaggio al presente. La chiave è proprio questa. Eleganza, eccellenza, sobrietà, innovazione, audacia, tutti questi valori restano invariati nel tempo. Ciò che si modifica è il modo attraverso il quale questo patrimonio viene comunicato al pubblico. Per esempio amiamo molto la tecnologia digitale perché permette di democratizzare le cose abbattendo le frontiere. Noi di Vacheron Constantin abbiamo già preso questa strada da tempo, prima con l’istituzione di veri e propri Forum di orologeria, i cosiddetti “Hour Lounge”, poi con lo sviluppo, l’anno scorso, del canale social Instagram, grazie al quale abbiamo aumentato di cinque volte la nostra audience e portato anche le generazioni più giovani alla conoscenza dell’alta orologeria. È interessante notare che oggi un buon numero di giovani consumatori frequentano le nostre boutique, vengono in visita alla nostra Manifattura per vedere dal vivo i nostri atelier e incontrare i maestri orologiai. Finalmente queste giovani generazioni sono interessate dallo stesso contenuto di valori delle generazioni più adulte.
Vacheron Constantin e il mondo digitale. I canali Web sono diventati una variabile importante per far conoscere e persino acquistare un segnatempo. Quest’anno tutti abbiamo sentito parlare della vostra partnership con il sito americano Hodinkee. Quali sono le sue riflessioni al riguardo?
Da alcuni anni lavoriamo con Hodinkee, un sito specialista di alta orologeria e molto interessato anche all’universo vintage, un elemento in comune con la nostra marca. Da questa relazione l’anno scorso è nata una partnership per un’edizione limitata a 36 esemplari: la Vacheron Constantin Historiques Cornes de Vache 1955 Limited Edition for Hodinkee che ha avuto un successo incredibile (venduta in soli 30 minuti appena approdata sul web). Quando poi Hodinkee ci ha annunciato di stare per lanciare un sito di retail, abbiamo subito pensato ad alcuni pezzi storici e non abbiamo esitato. Ma Vacheron Constantin è presente anche su altre piattaforme e-commerce, una pratica che ovviamente continuerà e rimarrà comunque molto selettiva per mantenere gli elevati standard di qualità della Maison. Il mondo ditale per noi è un complemento all’esperienza fisica ed è interessante vedere che i media digitali stiano lanciando oggi anche la propria rivista cartacea, come hanno fatto Hodinkee e Watchanish, e che le comunità di collezionisti di alta orologeria che operano sul web a loro volta organizzino sempre più eventi per incontrarsi e condividere la loro passione. Un cliente vede un orologio su una rivista, continua ad informarsi sui siti web, domanda delle informazioni sui forum, trova la boutique su Google Maps, entra in boutique per provare il segnatempo e potenzialmente lo acquista e resta anche ovviamente in contatto con noi.
La referenza 6073 da cui prende ispirazione la nuova collezione di orologi Vacheron Constantin FiftySix.
Tante le novità che Vacheron Constantin ha appena presentato al SIHH 2018 di Ginevra. Oltre alla collezione Overseas, dedicata al cliente cosmopolita, spesso in viaggio, per lavoro o per piacere, e alla collezione Patrimony in cui troviamo un segnatempo in edizione limitata abbellito da un materiale esclusivo e nobile come il platino, tutti siamo rimasti colpiti dalla nuova linea di orologi, dal nome evocativo FiftySix! Come raccontarla ai nostri lettori di The Ducker?
La nuova collezione FiftySix nasce in omaggio ad un orologio, la referenza 6073 lanciata per la prima volta nel 1956. Quell’anno rappresentò un momento di grande creatività per Vacheron Constantin perché era la fine del bicentenario della marca che si era indirizzata verso esemplari caratterizzati da un design più marcato e molto moderno. Le caratteristiche che saltano subito agli occhi guardando la referenza 6073 sono le anse che si ispirano ai bracci della croce di Malta, il vetro della cassa che sporge molto al di sopra della lunetta e alcuni dettagli del quadrante in Luminova. Quel modello, che poteva essere indossato tutti i giorni, batteva un movimento automatico, una novità per l’epoca, in cui la maggior parte dei segnatempo erano a carica manuale.
Con la nuova collezione di orologi FiftySix abbiamo voluto rendere omaggio a quel periodo, e partendo da quel modello, che fa parte del nostro heritage, abbiamo sviluppato un design molto più contemporaneo. Abbiamo ripreso l’estetica dei quadranti di settore, tipici dell’epoca, abbiamo integrato la corona per avere una linea molto moderna e molto equilibrata. Il risultato? Classico, elegante, sobrio, l’orologio FiftySix può essere portato al polso tutti i giorni e rappresenta un’ottima entrata nel nostro universo di alta orologeria per i nuovi appassionati. La collezione ha come esemplare di entry price un modello automatico che si declina in acciaio o in oro. La collezione si sviluppa poi intorno alle complicazioni, quella molto pratica del day date con riserva di carica in un modello elegante e sottile, per giungere fino a complicazioni più elevate, che ovviamente sono una delle nostre specialità, con un calendario completo in oro. Sicuramente integreremo altre complicazioni con il passare del tempo (magari un tourbillon). Per la collezione FiftySix siamo nei prezzi dell’alta gamma, ma per quanto riguarda il modello in acciaio il prezzo è sicuramente interessante per un pubblico che desideri la bella Orologeria, indici e numeri in oro, finiture manuali e decorazioni sul movimento nonché sulla massa oscillante in oro ( rifinita con tre trattamenti differenti: satinato, soleil e sable). I modelli FiftySix con complicazione sono ovviamente certificati Poinçon de Genève.
Lei è Visiting Professor all’Università Paris Dauphine dove tiene seminari di comunicazione per il Master in “Luxury Management”. Qual è la sua opinione riguardo alla strada intrapresa dall’universo del lusso negli ultimi anni?
Abbiamo parlato del web, che accomuna il mondo dell’orologeria e tutto l’universo del lusso. In generale per entrambi stiamo assistendo al ritorno verso una certa autenticità (che possiamo chiamare in tanti modi: savoir faire, Mestieri d’arte, heritage, la storia). Rispetto al passato i clienti finali vogliono sapere molto di più quando acquistano un segnatempo, c’è desiderio di tornare ai valori tradizionali che restano assolutamente molto attuali. Vacheron Constantin ha sempre ascoltato il cliente finale, adattandosi alle sue richieste e desideri. Ciò resta importante anche quando si parla di piccoli volumi, per esempio la collezione di orologi Les Cabinotiers che sono dei pezzi unici. Il cliente oggi desidera sapere qual è il valore intrinseco del prodotto che acquista; tutto ciò è molto positivo perché si aggiunge valore alla nostra categoria e si rinforza anche la nostra relazione con il cliente.
Vacheron Constantin sarà presente all’evento Homo Faber che si terrà a Venezia il prossimo settembre?
Assolutamente si! Vacheron Constantin sarà rappresentato nel padiglione dedicato al mondo del Lusso, presenteremo Mestieri speciali e avremo dei Maestri artigiani sul luogo. Siamo felicissimi di poter partecipare a questo appuntamento importante, perché il savoir faire è davvero il cuore della nostra Manifattura e ovviamente fa parte del fulcro della categoria, quella dell’alta orologeria. È fondamentale che il pubblico sia interessato ad alcune specialità, come i Mestieri d’Arte e l’alto artigianato, per trasmetterle in futuro anche alle nuove generazioni.