Ogni anno a gennaio la settimana di alta moda parigina regala piacevoli sorprese anche nel comparto dell’alta gioielleria. Sono numerose le maison che hanno presentato agli addetti ai lavori le novità per questo primo semestre. Tanti i lessici di stile, ma chiare le caratteristiche comuni: gemme di eccezionale caratura, colori dalle sfumature intense, design in primo piano per favorire una comoda portabilità nonostante l’importanza degli esemplari. Da dove partiamo? Da Place Vendôme ovviamente, intramontabile culla della Haute Joaillerie.

Collana Patrimoine Chanel Tweed Couture in platino e oro rosa, con un diamante taglio cuscino da 10,20 carati, zaffiri rosa, spinelli e diamanti.
Chanel High Jewelry Tweed Couture
Esistono parole nel mondo della moda che, appena pronunciate, richiamano alla memoria il nome di una Maison. Tra le tante, tweed fa rima con Chanel. Ed è una relazione quasi simbiotica, tanto da portare la mente a un istintivo ricordo che unisce due sensi: il tatto per le inconfondibili trame e la vista per i caratteristici colori. Quando nel 2020 Patrice Leguéreau presentò la collezione Tweed de Chanel, fece qualcosa di geniale. Riuscì a tradurre una trama sartoriale inconfondibile in un design di alta gioielleria da indossare come un capo di alta moda, ma nei volumi e nell’architettura di un monile. Era quindi conseguente e naturale che uno dei codici stilistici più intramontabili di Maison Chanel entrasse a buon diritto anche all’interno del dipartimento High Jewelry Patrimoine. L’esemplare scelto è stato la collana “Tweed Couture” per l’occasione realizzata ex novo dai maestri artigiani dell’atelier di alta gioielleria al n. 18 di Place Vendôme. Sarà sicuramente un’ottima compagnia per la collana “55.55”, emblema della collezione “N°5” realizzata nel 2021. Medesimo il deus ex machina, medesima la poesia.
Chopard Exceptional Stones 2023. Collier in oro etico bianco e giallo certificato Fairmined con diamanti bianchi taglio a goccia (27,04 ct) e taglio coussin (27,63 ct) e uno straordinario diamante fancy vivid yellow taglio coussin da 100 carati. Nella seconda foto invece sono ritratti due deliziosi smeraldi taglio a cuore.
Chopard Exceptional Stones
Caroline Scheufele ha presentato anche quest’anno, durante la Haute Couture Week invernale, una particolare collezione intitolata “Exceptional Stones”, composta da gioielli e gemme ancora tutte da incastonare, per le quali il design non è stato ancora immaginato. Si tratta quindi di un momento importante durante il quale l’attenzione è puntata sulle pietre, magnifiche per selezione e caratura. Non dobbiamo mai dimenticare quanto queste caratteristiche siano fondamentali per la creazione di un bel gioiello contemporaneo, soprattutto se le gemme, come il rubino di colore rosso saturo da 10,06 carati, – proposto quest’anno dalla Co-Presidente e Direttrice Artistica di Chopard – non hanno subito alcun trattamento, né con olii, né con riscaldamento. Una purezza che appartiene anche a un portentoso zaffiro Royal Blue da 26,70 carati, giunto in collezione, come alcuni zaffiri gialli, dalle miniere di Ceylon. Non ci resta che attendere quale sarà il design scelto dallo studio creativo della maison. Una collana, un bracciale, forse un anello? Chissà, probabilmente li vedremo sfilare sul tappeto rosso della prossima edizione del Festival di Cannes.
Spille Mega Pink, collezione Like a Queen di Boucheron con tormaline rosa taglio cabochon e baguette, lacca rosa e diamanti.
Boucheron Histoire de Style, Like a Queen
Tanti sono stati i reali che nel corso della storia hanno indossato una creazione di Boucheron. Ma uno più di altri ha ben rappresentato la simbiosi tra la donna e il proprio gioiello, fino a tributargli un potente significato che il grande pubblico ha imparato a riconoscere. Stiamo parlando della regina Elisabetta II. È proprio lei a influenzare la nuova collezione del grande capitolo Histoire de Style che ogni anno a gennaio porta alla ribalta alcune icone degli archivi della casa parigina, reinterpretati dalla visione contemporanea di Claire Choisne. Risale infatti al 1944 la spilla a doppia clip in acquamarina e diamanti, ricevuta da Elizabeth come regalo per i suoi diciotto anni, dalla quale la direttrice creativa ha tratto ispirazione per i diciotto nuovi capolavori di “Like a Queen”. Lo stile Art Déco, notoriamente giocato sulla combinazione di diamanti, lacca o onice nera e pietre preziose, trova in questo nuovo slancio creativo la possibilità di esprimere un guizzo in linea con i nostri tempi. La lacca sceglie nuances colorate seguendo le cromie delle gemme, mentre la trasformabilità permette – come ormai consuetudine da Boucheron – la possibilità che a indossare il gioiello sia una regina e magari, perché no, anche un re.
Louis Vuitton Spirit, Collana Destiny in oro bianco e oro giallo, con 34 rubini taglio a goccia e diamanti. Anello Fantasy in oro giallo con uno zaffiro giallo da 15,31 carati e diamanti.
Louis Vuitton Spirit evolve in un secondo capitolo
Il destino, l’infinito, la libertà. I concetti metafisici scelti a giugno 2022 per la collezione Spirit da Francesca Amfitheatrof – dal 2018 direttrice creativa per il comparto gioielleria e orologi di Louis Vuitton – tornano in una nuova evoluzione composta da trenta sensazionali gioielli caratterizzati dal tipico design avanguardista che la contraddistingue. Un vocabolario prezioso dove a fianco di gemme rare quali rubini, smeraldi colombiani non trattati, diamanti e granati spessartite, a dominare è la purezza della geometria che include nuove forme, create ad hoc dalla Maison. Una su tutte quella del taglio LV dei diamanti con pattern a stella brevettato dal marchio, e il profilo della lettera V ripetuta all’infinito come uno chevron.
Dearest Dior, Collana in oro giallo con diamanti e tormaline rosa. Anello in oro bianco e platino con diamanti, uno smeraldo e lacca verde.
Dearest Dior, dal pizzo al gioiello
L’intuizione di Victoire de Castellane per immaginare Dearest Dior è stato il ricamo, uno dei mestieri più antichi e affascinanti dell’alta moda. L’oro si fa leggerissimo e si tramuta in un filo prezioso, sapientemente lavorato e intrecciato. Come merletti delicati e quasi impalpabili, i settantasette gioielli in collezione lasciano intravedere la pelle, accarezzandola come un velo. Ma, nonostante l’ispirazione a un artigianato antico, le creazioni esprimono un linguaggio contemporaneo, tanto nel design quanto nelle cromie; sono infatti dipinte da una miriade di pietre vivaci dalle forti personalità. Diamanti, rubini, perle e tormaline, zaffiri blu, rosa o gialli colorano nastri, paillettes e ovviamente i fiori, ricordandoci il fascino di Maison Dior per madre natura.

Gucci Hortus Deliciarum. La collana a catena geometrica tempestata di diamanti si accompagna a un pendente di granato mandarino a taglio rotondo, impreziosito da delicate foglie di smeraldi.
Gucci Hortus Deliciarum
Sabato 28 gennaio Gucci ha comunicato la nomina di Sabato De Sarno a nuovo direttore creativo, ma l’alta gioielleria del marchio risente ancora degli influssi di Alessandro Michele. Infatti, le nuove creazioni di Hortus Deliciarum, lanciata a Parigi nel 2019, arricchiscono il giardino caleidoscopico della collezione, seguendo la filosofia del mentore originario. Foglie di smeraldi, boccioli nelle cromie calde di granati mandarino, di spinelli e berilli, fioriscono trasmettendo tutta la vivacità della natura. Una entità animata non soltanto dalla flora, ma anche dalla fauna selvaggia di un iconico bestiario in cui ritroviamo i felini – leoni e tigri – molto presenti nel comparto fashion della maison fiorentina. Impazienti di sapere quale ispirazione giungerà dal nuovo direttore creativo, non ci resta che attendere i prossimi mesi. Affaire à suivre!

Cindy Chao, 2022 Black Label Masterpiece X and XI. Le spille in titanio montano ciascuna uno smeraldo di circa 81 carati, dal taglio ovale, proveniente dalla Colombia.
Cindy Chao Black Label Masterpiece
Ormai di casa a Parigi dopo il riconoscimento come Chevalier dans l’Ordre des Arts et Lettres nel novembre 2021, Cindy Chao continua il proprio cammino nell’universo dell’alta gioielleria costellato di piccoli grandi capolavori, intitolati dalla stessa designer “Masterpiece”. Qualche settimana fa è stata la volta di due spille Black Label, ispirate alla pianta del cardamomo. Realizzate a forma di baccello dal profilo ondulato, celebrano l’alto artigianato e fanno delle gemme le protagoniste di eccezione. In ogni capolavoro splende uno smeraldo colombiano cabochon di forma ovale di circa 81 carati, un peso molto difficile da reperire soprattutto considerando la sua purezza e qualità. Inoltre, queste caratteristiche sono amplificate da un panorama di altrettante eccellenze, tra cui diamanti gialli, diamanti brown, zaffiri, tsavoriti, granati demantoidi e alessandrite. Un esercizio di stile che conferma al pubblico europeo tutta la passione della Chao per la gemmologia e la sua innata creatività.