Nata a Taiwan ma istruita a New York, (GIA, F.I.T e Columbia University), una carriera nell’universo dei grandi players dell’alta gioielleria (Christie’s, Van Cleef & Arpels e Harry Winston), quest’anno Anna Hu ha soffiato le prime dieci candeline dalla fondazione del marchio omonimo.

La sua consacrazione come protagonista femminile dell’alta gioielleria era avvenuta qualche anno fa, nel 2013 durante l’asta Magnificent Jewels di Christie’s a Ginevra.
Anna Hu sconfiggeva in un battito d’ali il record di vendita per un gioiello creato da un designer contemporaneo, spodestava il primato detenuto da JAR e saliva sul podio dei grandi numeri (4.568.163 dollari) con la spilla “Côte d’Azur”, raggiungendo anche il prezzo d’asta più alto per carato per il meraviglioso zaffiro birmano che ne era protagonista.

Da allora Anna Hu ha continuato a salire alle cronache proseguendo la scalata verso il successo e quest’anno in maggio è stata invitata da David Warren, un mito nell’universo dell’alta gioielleria per expertise e professionalità, ad esporre venti deliziose opere d’arte a Londra, personalmente scelte dal Senior International Jewellery Director di Christie’s.
Se la capitale inglese dimostra così la sua totale passione per lo stile barocco e multicolore della Hu, a luglio Parigi non è stata da meno, plaudendo durante la settimana della Haute Couture la sua presentazione nelle sale dell’Hotel Ritz.

Estro, fantasia ed un pizzico di audacia sono le componenti che tornano con regolarità in ogni creazione, grazie alle quali Anna Hu è riuscita ad amalgamare le due influenze culturali che le appartengono, quella occidentale e quella del lontano oriente, distanti solo all’apparenza, ma più vicine se viste con l’occhio della fantasia.

Il binomio è un risultato sorprendente, sia per lo stile, che da un lato si avvicina al mood barocco ed esotico dei designer asiatici dell’ultimo decennio (Cindy Chao e Wallace Chan), sia per l’accurata e complessa selezione delle pietre preziose, incorporate come note musicali su una grandiosa partitura melodica. Un’esplosione di creatività che non conosce timidezza, ma che esprime in tutta la sua femminilità l’essenza stessa della designer, grande amante della musica, violinista esperta ed appassionata d’arte.
Clicca sui titoli per leggere l’intervista di Laura Canepa a Cindy Chao e l’articolo dedicato alle emozionanti sculture gioiello di Wallace Chan:
– “The Art Jewel – A Parigi Cindy Chao debutta alla Biennale des Antiquaires 2016”
– “Wallace Chan incanta il Tefaf“

Le ispirazioni di questi pezzi unici sono spesso radicate nella sua profonda devozione alla musica classica unita alla meraviglia per la natura osservata con uno sguardo innocente, puro che ricorda l’infanzia. È così per esempio nell’anello Flora Butterfly, indossato a Parigi.
Anna Hu – Flora Butterfly – Anello trasformabile in spilla e pendente con un diamante giallo (5.06 cts), uno zaffiro blu, zaffiri colorati (18.10), tormaline paraiba, zaffiri rosa, zaffiri viola, zaffiri bianchi (2.08 cts), zaffiri gialli, diamanti taglio a rosa (4.13 cts), diamanti gialli (2.74 cts), brillanti (8.63 cts).
Trasformabile in spilla e pendente il gioiello monta un importante diamante giallo di 5.06 carati, abilmente contornato da una fantasia allegra e gioiosa di zaffiri multicolore, tormaline paraiba e diamanti. Tra i bagliori e le delicate sfumature delle pietre preziose, la farfalla possiede una speciale energia, come un soffio di vita ricreato attraverso la sofisticata maestria artigianale.

Una scelta di stile che appartiene alla visione di eccellenza di Anna Hu.
Artista, e quindi esteta ed eclettica, quanto riflessiva ed amante dello studio, la designer preferisce lavorare solo con rinomati artigiani francesi, maestri di un’arte antica e promotori dell’innovazione e della ricerca tecnica. Un connubio vincente che dagli atelier di Parigi e New York in questi ultimi dieci anni ha saputo dar vita a veri e propri capolavori di alta gioielleria, sempre fedeli all’intuito creativo e all’anima della donna che li ha concepiti.
