È la prima designer asiatica di alta gioielleria ad essere entrata nel calendario ufficiale della Haute Couture parigina. Pochi giorni fa Anna Hu ha svelato al pubblico internazionale, accorso all’Hotel Ritz di Place Vendôme, le sue nuove creazioni dedicando ai nostri lettori una speciale intervista.

Accolta quest’anno come membro ufficiale del Comité de la Haute Joaillerie, Anna Hu è da sempre conosciuta dagli intenditori per combinare sapientemente le tradizioni culturali cinesi con l’impeccabile abilità della gioielleria francese.

Il suo stile? Un “allure” romantico dai caratteri colorati e vibranti che cela un ricercato savoir faire (realizzato nei suoi atelier parigini) dal quale scaturisce una passione per le Arti senza compromessi.

Dieci le creazioni, tutte pezzi unici, protagoniste di questa nuova collezione di alta gioielleria, dove tornano i temi della flora e della fauna, tanto care all’artista, rivisitate per esaltare ognuna una pietra rara e d’eccezione selezionata accuratamente nell’universo delle gemme.

Tra zaffiri stellati, crisoberilli, peridoti e sinfonie di diamanti Anna Hu sceglie la trasformabilità come caratteristica imprescindibile per l’ alta gioielleria.

Ma il concetto che si dipana lungo le linee del suo design contemporaneo attinge là dove sbocciano musica e poesia. Sulle partitura delle emozioni.

Ecco un esempio di come Anna Hu ama incorporare motivi floreali nelle sue creazioni, ispirata dalle naunces dello zaffiro stellato e del fiore del delphinium che simboleggia l’apertura a nuove esperienze e l’attitudine alla positività. Qui la designer ha utilizzato sapientemente zaffiri e diamanti dal taglio briolette per interpretare questo splendido fiore blu.

Quando è iniziato il tuo cammino nell’universo della gemmologia?

Sono nata e cresciuta in una famiglia che aveva già legami con il mondo delle pietre preziose: mio padre era un commerciante di diamanti. Quando ero bambina mi piaceva essere al suo fianco ed osservarlo ordinare e scegliere le diverse tipologie di gemme.

Ho iniziato così, imparando da lui. Il suo impegno nel presentare la migliore pietra preziosa ai propri clienti è sempre stato senza compromessi. Questo valore mi ha sempre ispirato ed oggi creo le mie collezioni con la stessa dedizione  e la medesima promessa.

Tutti sanno che Anna Hu non è solo una designer di alta gioielleria, ma che l’artista possiede una fortissima passione per la musica classica. Come si incontrano questi due mondi nella tua creatività?

Quando ero bambina sognavo di diventare un violoncellista. Ho avuto una solida e rigida formazione, specializzandomi in violoncello. È sempre stato il mio sogno essere in grado di esibirmi sul palco da sola ed essere la migliore! Sono cresciuta esercitandomi ogni giorno molto duramente.

All’epoca era l’unica cosa su cui mi concentravo nella vita. Penso che tutto ciò sia molto simile al mestiere che pratico oggi, il design di alta gioielleria. Sono due attività che richiedono devozione e passione altamente dedicate e che mi ispirano costantemente e mi motivano a raggiungere il meglio.

Ti dirò di più:  sono state la spinta per proseguire anche nei momenti più difficili. Musica classica e alta gioielleria sono forme d’arte che generano qualcosa di memorabile trasmettendo gioia e felicità nella vita delle persone. Dal mio canto, uso le pietre preziose come se fossero le mie note musicali per creare la mia personale sinfonia di gioielli.

È l’alto contenuto di manganese a conferire alla tormalina color canarino, a differenza delle altre tormaline di colore giallo, la sua particolare lucentezza vivace e la tonalità giallo limone. Il Bracciale Melody è una rappresentazione classica dello stile Anna Hu: un romantico motivo floreale in perfetto dialogo con l’ispirazione della musica classica. Come una sinfonia, il disegno del bracciale si articola proprio come uno spartito, mentre le foglie ed i fiori incastonate sono come piccole note musicali. Il pendente evoca invece la viola del pensiero.

Durante la tua carriera hai lavorato anche per Maison storiche come Harry Winston e Van Cleef & Arpels a New York. Quali ricordi conservi di quegli anni?

Sono stati anni preziosi, di cui sono estremamente grata. Mentre lavoravo per queste importanti Maison ho avuto la possibilità di studiare al fianco di grandi maestri.

Quando ero da Van Cleef & Arpels mi concentravo per la maggior parte del mio tempo aiutando a ordinare le pietre migliori per i clienti.

E i miei anni a Harry Winston significano ancora immensamente per me! È stato Mr Maurice Galli, il mio mentore quando ero a Harry Winston, ad incoraggiarmi a intraprendere questa nuova avventura con il mio marchio omonimo.

E così, ho fondato ANNA HU HAUTE JOAILLERIE e ho aperto il mio primo salone di gioielleria nel Plaza Hotel.

Nel 2017 David Warren di Christie’s si è innamorato delle tue creazioni dedicando l’apertura del Jewellery Salon di Christie’s London alla tua collezione di alta gioielleria. È stato un nuovo inizio per te?

No, non proprio. David e io ci conoscevamo già da anni, nel periodo in cui lavoravo da Christie’s. Anche David Warren è stato un mentore per me, dandomi sostegno e incoraggiamento lungo la strada. Ha sempre pensato a me e mi ha dato l’opportunità di collaborare con Christie’s. Gli sarò sempre grata.

Gli uccelli mandarini, conosciuti in cinese come “Yuan Yang”, sono considerati nella tradizione del Feng Shui  come simboli di salvaguardia delle relazioni personali tra gli esseri umani. Si dice infatti che le anatre mandarine restino fedeli al loro compagno per tutta la loro vita. I tre animaletti protagonisti della spilla sono così un omaggio della designer agli innamorati.

Nel 2017 Anna Hu è stata invitata a partecipare a La Biennale des Antiquaires come prima e più giovane designer di alta gioielleria e oggi è la prima designer asiatica ad essere ufficialmente presente nel calendario della Settimana della Haute Couture di Parigi come membro formale del Comite de la Haute Joaillerie. Insomma la tua scelta di creare un marchio omonimo sta riscontrando un grande successo!!!

È un momento davvero importante nella mia vita. Sono onorata ed orgogliosa di essere l’ambasciatrice culturale che rappresenta la cultura asiatica sul palcoscenico internazionale potendo condividere con tutto il mondo le mie creazioni artistiche ispirate alla Cina.

Ho sempre avuto in mente questa importante missione, ero determinata a diventare il ponte tra Oriente e Occidente e continuerò a farlo fino a quando il mio impero dei gioielli resisterà.

Questa è la prima collezione dopo l’invito del Comite de la Haute Joaillerie, quindi desideravo presentare qualcosa di diverso.

Questa volta ho selezionato dieci creazioni tra i miei più recenti lavori, ognuna delle quali è caratterizzata da una straordinaria pietra centrale. È così che vorrei condividere con il pubblico l’impegno nella scelta della migliore qualità delle gemme.

Inoltre, la maggior parte delle creazioni che presento a Parigi sono trasformabili e multifunzionali: il gioiello prima bracciale può diventare una spilla, un pendente o persino un diadema.

Sono felice di poter condividere questa bellissima mia collezione a Parigi.

Nelle antiche leggende, la carpa Koi ha una forza vitale potente ed energica, dimostrata dalla sua capacità di nuotare contro le correnti. Si narra che per un centinaio di anni, i più coraggiosi tra i pesci Koi abbiano cercato di saltare le cascate e, come premio per il loro coraggio, siano poi stati trasformati in drago dalle divinità. Sulla spilla la designer ha voluto rappresentare anche il fior di loto, conosciuto per essere una varietà che cresce negli stagni più fangosi, ma resta comunque uno dei fiori più apprezzati per le sue delicate sembianze. Il gioiello simboleggia quindi la bellezza che emerge da circostanze difficili e rappresenta ulteriormente il coraggio, la trasformazione e la crescita.