I gioielli Armani riflettono i principi della sua filosofia e della sua coerenza stilistica: understatement e contenuti di valore.

Anello in oro nuance (una lega speciale messa a punto dalla maison in oro bianco con una sfumatura rosé cipriata) della linea Borgonuovo
Se diciamo “sobrietà” un nome viene subito in mente: è quello di Giorgio Armani, che con le sue giacche destrutturate ha reinventato il guardaroba femminile dopo aver dato nuovo agio a quello maschile. Colori polverosi, come il famoso “greige”, linee scivolate, massimo comfort e scarpe basse: l’understatement di Armani faceva da contraltare all’esuberanza di Versace negli anni ’80 così come oggi la sua sfilata rappresenta la spiaggia tranquilla a cui si approda alla fine della fashion week di Milano, che a volte mostra più creatività provocatoria che reale eleganza.
Non stupisce quindi la sua posizione critica nei confronti di chi si affanna a produrre continue capsule collection per non lasciare i negozi senza novità da proporre alla bulimia dei consumatori. Secondo Armani, infatti, «il lusso non può e non deve essere veloce», perché «il lusso ha bisogno di tempo per essere raggiunto e apprezzato», come ha tenuto a ribadire in una recente lettera inviata alla rivista WWD.

Anello in oro bianco, diamanti e onice nero della linea Sì.
Per lo stesso motivo, quindi, la collezione di alta gioielleria Armani, annunciata da tempo, è stata presentata solo qualche mese fa, in grande riservatezza, dopo anni di studio e messa a punto. In questo momento può non sembrare opportuno enfatizzare accessori a così alto valore aggiunto tuttavia, continuava Armani nella sua lettera, «questa crisi è un’opportunità anche per ridare valore all’autenticità».
Basta infatti con la moda intesa come “pura comunicazione”, con continui eventi per presentare «idee deboli e intrattenere con show sfarzosi». Ritorno all’essenziale, dunque, potrebbe essere un buon titolo per questa collezione, molto minimale ma ricca di contenuti preziosi e materiali autentici: oro bianco e rosé, pietre di colore, diamanti e onice sono gli atout di una rassegna che si articola su tre linee, ovvero Borgonuovo, Firmamento e Sì.

Orecchini in oro bianco, diamanti e onice nero della linea Borgonuovo
Armani gioielli: identità della maison
Tutti e tre i temi ruotano attorno all’identità della maison, come del resto ci si poteva aspettare visto l’obiettivo di coerenza che lo stilista si è sempre dato. Ecco allora in Borgonuovo una serie di variazioni sul tema del logo GA, rivisitato come elemento decorativo che ricorda un ideogramma orientale, spesso arricchito da pavé di diamanti ma sempre in chiave discreta. Anche quando la lunghezza degli orecchini osa aumentare i centimetri, i volumi ridotti vanno a limitare il rischio di esagerare, mentre laddove compare il colore, rigorosamente pastello, sono le forme geometriche a temperare qualsiasi eccesso.

Ciondolo della linea Borgonuovo in oro nuance GA
Una maggiore audacia esprime la linea Sì, dal nome della fragranza femminile signature, che esplora la forma stilizzata del petalo floreale, accentuando i contrasti cromatici tra oro bianco, diamanti e onice. Firmamento, infine, è una passeggiata tra gli astri che dà la versione Armani di una serie di classici della gioielleria come luna, sole e stelle con o senza scia luminosa, rappresentata da elementi pendenti o frange.

Orecchini della linea Borgonuovo in oro nuance GA
Disponibili dal dicembre scorso nelle boutique monomarca, i gioielli Armani vantano anche un solido contenuto di manifattura, perché sono realizzati a mano seguendo le tecniche dei maestri orafi italiani.

Orecchini in oro bianco, diamanti e onice nero della linea Sì.
In apertura: Armani gioielli, bracciale cuf in onice e diamanti. Courtesy Armani.
Se ami il made in Italy e l’eccellenza orafa Italia non perdere l’articolo su Vhernier!