Molto più di un gioiello, Boucheron Serpent Bohème appartiene a quel ristretto ed eletto numero di collezioni entrate nel mito. Altamente evocativo, fortemente riconoscibile, il serpente della casa parigina muta la propria pelle da oltre 50 anni. Ma l’anima resta la stessa.
Le collezioni Boucheron Serpent Bohème sono presenti nel Salone dei Gioielli presso il Flagship Store Pisa Orologeria in Via Verri 7 a Milano.
Il primo lancio risale al 1968 quando la Maison presentò al pubblico la linea Serpent. In realtà la sua storia tra le mura degli atelier di Place Vendôme era cominciata ben prima, a quasi un secolo di distanza. Nel 1888 Frederic Boucheron, fortemente attratto dalle culture antiche e dalle simbologie ancestrali, creò una collana in oro giallo e diamanti ispirata alle sembianze del rettile come regalo alla moglie Gabrielle. In quelle spire preziose il gioielliere racchiudeva la sua promessa di protezione nei confronti della compagna.
Il gioiello, decisamente innovativo per l’epoca, non passò inosservato e qualche decennio più tardi nel 1928 il sovrano indiano di Patiala richiese come ordine speciale un esemplare a esso ispirato. Da simbolo primitivo, il serpente era pronto per diventare un’icona anche nella gioielleria. Furono sufficienti pochi decenni ed ecco che sul finire degli anni ’60, “Ananta”, così è chiamato nella cultura indiana, si trasformava in una vera e propria collezione.
Boucheron, collezione Serpent Bohème, anello Toi et Moi in oro giallo nelle declinazioni con quarzo citrino, corniola, malachite e turchese. La variante in rodolite propone invece il binomio con l’oro rosa. Il taglio a goccia delle pietre preziose rivisita idealmente la forma della testa del serpente. A evidenziare ora il colore ora le trasparenze delle gemme è un sottile profilo di piccole sfere d’oro.
Diventare un must have nel settore della gioielleria non è così scontato come possa sembrare. Non basta possedere la firma di un famoso marchio. Occorre tramandare nel tempo una serie di codici e di valori che, nonostante siano fedeli alle origini, devono essere in grado di declinarsi costantemente per interpretare anche i cambiamenti dell’universo femminile. Un’attitudine che i gioielli Boucheron possiedono, custodita tra le proprie sensuali squame.
La continua innovazione affiancata alla maestria orafa, l’arte della cesellatura, la ricerca della luce sviluppata dagli artigiani nella struttura a nido d’ape dell’incastonatura, sono soltanto alcune delle peculiarità che ad ogni mutazione di Serpent Bohème abbiamo riconosciuto nel corso degli anni. Un’altra costante resta il metallo nobile scelto dalla Maison. E’ l’oro, nella variante giallo e rosa, la materia prediletta: scolpito in piccole sfere e scaglie, lavorato ad arte e intrecciato lungo le trame di collane e bracciali.
Boucheron Serpent Bohème, orecchini pendenti in oro giallo e diamanti taglio rotondo nelle differenti declinazioni con malachite, lapislazzuli, corniola e citrino. Il design di questi orecchini magnifica il binomio tra colore delle gemme e luce dei diamanti. Le deliziose gocce che li incastonano sono realizzate con una struttura a nido d’ape che consente alla luce di filtrare attraverso i brillanti e di ampliare i loro bagliori.
Dal 2017 abbiamo assistito all’esuberante rinascita di Serpent Bohème avvenuta per mano all’introduzione di un ricco e vivace cromatismo. I pantoni caratteristici delle pietre di colore hanno conferito un tocco variopinto alla tradizionale forma a goccia di ogni modello. Orecchini, anelli, bracciali e collane hanno trovato così nuovi scenari e punti di vista per descrivere la femminilità. Incorniciata da minuscole sfere d’oro giallo, l’interpretazione ideale della testa del serpente ha attinto dall’energia delle gemme, pietre dure come turchese, malachite, lapislazzuli, ma anche pietre di colore apprezzate per le loro perfette trasparenze come ametista, rodolite e citrino.
Bracciali Serpent Bohème Pompon in oro giallo e diamanti nelle versioni con lapislazzuli e turchese. Le celebri nappine fluenti che danno un tocco glam al gioiello sono un altro codice riconoscibile e caro alla maison. Figlio di mercanti di stoffe, Frédéric inserì fin dagli esordi il lato couture all’interno della sua gioielleria. L’accostamento tra i due universi si gioca su volumi e movimento. Perfetto nel XX secolo come ai nostri giorni, celebra l’anima più estrosa della donna contemporanea.
Come spesso accade in gioielleria attraverso le evoluzioni della collezione sono tornate in auge gemme iscritte nella storia che ciclicamente compaiono a soddisfare il desiderio ancestrale dell’essere umano di ornarsi e abbellirsi. Tra i rinomati lapislazzuli e turchesi, è spuntata anche la corniola, una varietà di calcedonio tra le più amate e utilizzate nell’antichità per quel rosso acceso simile ai frutti della cornacea. Ricercatissima all’epoca dell’impero romano, che già conosceva la sua presenza in Persia e in Arabia, oggi rivive in visione moderna sui gioielli Serpent Bohème. E’ questo lo spirito della gioielleria: conservare il privilegio di essere se stessa pur volando sulle ali del tempo. E in più rivelare il presente sintetizzandolo in un amuleto.
Orecchino singolo a bottone in oro giallo e diamanti taglio brillante nella variante con madreperla e lapislazzuli. Lo stesso spirito glam rivive nella declinazione in oro rosa, diamanti e rodolite.
In apertura: Anello Toi et Moi in oro giallo e corniola. Le collezioni Boucheron Serpent Bohème sono presenti nel Salone dei Gioielli presso il Flagship Store Pisa Orologeria in Via Verri 7 a Milano.