Come prediletta ispirazione di gioiellieri e creativi, la natura viene interpretata nella sua forza e vitalità. Da decenni artisti e artigiani orafi replicano la moltitudine di forme, volumi e colori che la contraddistingue, evidenziando quanto benefico sia il suo influsso sull’essere umano.
Durante i lunghi mesi di lockdown, che ognuno di noi ha vissuto nella propria dimensione più intima, la natura si è rivelata il “luogo” poetico verso il quale fuggire mentalmente. Una destinazione ideale, dove nulla sembrava essere intaccato dalla malinconia, dalla tristezza, dalla paura. Non appena l’isolamento obbligatorio è terminato, abbiamo tutti cercato di raggiungerla concretamente, per sentirci di nuovo abbracciati da un universo in qualche modo incontaminato.
Cartier, collezione alta gioielleria [Sur] Naturel, Collana Sinopé in oro bianco, cinque zaffiri del Madagascar forma ovale (39,22 carati), lapislazzuli, diamanti taglio brillante. © Cartier
Sebbene sia stata concepita ben due anni fa, quando le vicende del Covid erano impensabili, la collezione di alta gioielleria [Sur] Naturel di Cartier appare perfetta per spiegare e approfondire l’energia di Madre Natura, alla quale in questi mesi siamo tornati con il pensiero.
I nuovi esemplari di alta gioielleria paiono interpretare alla perfezione il cosiddetto escapismo, cioè l’evasione dalla realtà per mezzo della fantasia.
Il bestiario della Maison e la sua flora sono figure emblematiche, iscritte e legittimate nella tradizione fin dal XX secolo. Ma con [Sur] Naturel Cartier approda ad un nuovo traguardo, avvolto da una atmosfera di fantasia tutt’altro che convenzionale.
Cartier, collezione alta gioielleria [Sur] Naturel, Collana Hemis in platino, una kunzite forma coussin (71,08 carati), opali, diamanti rosa e bianchi taglio brillante. Credit: © Cartier
Come da prassi tra le mura delle casa francese il primo passo verso la realizzazione di un gioiello ha inizio con la ricerca della pietra preziosa. In [Sur] Naturel, come nella scorsa collezione Magnitude, accanto alle gemme tradizionali (vellutati zaffiri del Madagascar, diamanti e smeraldi dello Zambia) si affiancano nuovi protagonisti, più originali, usati di rado nel panorama internazionale e per questo ancora più affascinanti. E’ il caso della kunzite, appartenente alla varietà dello spodumene, una pietra il cui colore, variabile dal rosa al lilla violaceo ametistato, deriva dall’ossido di manganese ( nella percentuale dal 0,10 al 0,15%).
La gemma di oltre 71 carati, con il suo taglio a cuscino, è la protagonista di uno dei pezzi chiave della collezione: la collana Hemis che interpreta l’estetica della pelliccia della pantera in una visione astratta. Per evocare la sensualità del suo manto Cartier sceglie il magnetismo degli opali neri di taglio e forma a fantasia. Enigmatici, ammalianti per i bagliori mutevoli, i loro lampi di colore sono accentuati dai diamanti in pavé per magnificare la grazia avvolgente della kunzite.
Cartier, collezione alta gioielleria [Sur] Naturel Collana Opheis in oro bianco, uno smeraldo dello Zambia rettangolare con angoli arrotondati (53,94 carati), due diamanti rettangolari (5,42 carati), un diamante forma kite (1,55 carati), onice, diamanti taglio baguette e brillante. Iris Velghe © Cartier
Addentrandosi nella selvaggia foresta di [Sur] Naturel ecco comparire un simbolo estremamente spirituale, il serpente. La sua interpretazione non è figurativa, come capita molto spesso in altre maison di gioielleria, ma è emozionale e sorprendentemente ammaliante. La collana Opheis si struttura su un disegno asimmetrico che culmina con uno smeraldo dalla forma insolita, quasi piramidale. La gemma con le sue attraenti inclusioni, quelle che in gioielleria chiamiamo giardini, cattura lo sguardo ricordandoci con la sua silhouette la testa del rettile. Lungo la cresta dorsale del serpente sono riprese ancora una volta le geometrie a triangolo, evidenziate con accenni di onice nero in binomio con i diamanti. Spire preziose che avvolgono la pelle con un savoir-faire di altissima eccellenza.
Cartier, collezione alta gioielleria [Sur] Naturel, Orologio Panthère Tropicale in oro giallo, due acquemarine ottagonali (12,71 carati), due tormaline blu ottagonali (20,58 carati), corallo, onice, diamanti taglio brillante, movimento al quarzo. Iris Velghe © Cartier
Nella celebrazione psichedelica della natura non poteva mancare un tributo alla combinazione di colori, l’estetica variopinta che caratterizza la Maison fin dal XX secolo. Il nostro esemplare preferito è l’orologio di alta gioielleria Panthère Tropicale in cui al ricco caleidoscopio di tonalità contrastanti, ma perfettamente equilibrate, si aggiunge l’armonia di materiali differenti. Accanto alla trasparenza e luminosità di due tormaline blu ottagonali e altrettante acquemarine troviamo le curve morbide, ondulate e sensuali in cui il corallo è stato magistralmente lavorato dai maestri lapidari di Cartier. Accanto a questa palette di nuances vibranti compare il più tradizionale connubio di diamanti e piccole macchie di onice nero. E’ il manto della pantera ripreso anche in un delizioso dettaglio a ore 12 sul quadrante ottagonale. Lasciando le lancette di ore e minuti librarsi in volo per raccontare il tempo dell’alta gioielleria firmato Cartier.