A tu per tu con Marianne Etchebarne, Direttore internazionale marketing prodotto, clienti e comunicazione per la divisione orologi e gioielli di Chanel.
Laureata all’Università Paris Dauphine, Marianne Etchebarne inizia la sua carriera presso Maison Chanel nel 1992. Dal 2017 è Direttore internazionale marketing prodotto, clienti e comunicazione per la divisione orologi e gioielli di Chanel.
Scende la sera su Londra quando al British Museum il Gala Dinner di Chanel accende le proprie luci. Il dress code è quello delle occasioni importanti: black tie per i signori e abito lungo per le invitate, molte delle quali ne indossano uno firmato dalla Maison. Nelle grandi sale del museo l’impatto è da restare senza fiato: ovunque immense sculture egizie, memoria di un’antica cultura fanno da sfondo al movimento di sofisticate e vaporose mise, manifesto dell’eleganza contemporanea. Nel fermento appare anche Keira Knightley. L’attrice, per molti anni ambasciatrice e volto della Maison, indossa con nonchalance uno dei pezzi emblematici della nuova collezione di alta gioielleria, la seconda dedicata al tweed, che stasera Chanel presenta alla stampa. Questo tessuto, tradizionalmente realizzato nelle lande scozzesi e poi ingegnosamente interpretato in chiave francese da Coco Chanel, è ormai entrato di diritto come codice emblematico anche nell’alta gioielleria. E, tra le proprie trame preziose, narra la reale simbiosi che ogni giorno vibra all’interno della Maison. Un universo, come ci spiega nell’intervista Marianne Etchebarne, dove convivono e crescono comparti differenti, perfettamente sintonizzati sul pensiero e sull’esempio proposto tanto tempo fa da quella donna coraggiosa, tenace e qualche volta anche caparbia che di nome faceva Gabrielle Chanel.
Ispirata al tessuto più emblematico della Maison, la nuova collezione di alta gioielleria è stata presentata a Londra. Nella foto alcune gouaches realizzate da Patrice Leguéreau, Direttore del Jewelry Design Studio nelle prime fasi del progetto.
THE DUCKER • Quando è nata la passione di Mademoiselle per il tweed?
MARIANNE ETCHEBARNE • Negli anni ’20, durante la relazione con il Duca di Westminster, Gabrielle Chanel scopre l’aristocrazia inglese, la Scozia e contemporaneamente il tessuto utilizzato per l’abbigliamento maschile in quei territori. Ne rimane sedotta e, come era già capitato in passato, devia qualcosa dal registro maschile per renderlo un prodotto prevalentemente femminile. Tuttavia, Mademoiselle trasforma il tweed scozzese attraverso uno stile parigino e lo iscrive nell’universo dell’alta moda. In quanto donna molto pratica, ne comprende subito i benefici, perché il tweed era, ed è tutt’oggi, un materiale che presenta irregolarità e volumi vivaci, ma allo stesso tempo si adatta alla morfologia e al movimento della donna che lo indossa.
Dagli anni ’20 costituisce per la Maison qualcosa di molto profondo, non solo fa parte delle origini di Gabrielle Chanel, ma è intramontabile, fedele a se stesso e si reiventa in ogni collezione.
Collana Patrimoine Chanel Tweed Couture realizzata dai maestri artigiani dell’atelier di alta gioielleria al n. 18 di Place Vendôme. È in platino e oro rosa, con un diamante taglio cuscino da 10,20 carati, zaffiri rosa, spinelli e diamanti.
TDK • Già nel 2020 Patrice Leguéreau aveva dedicato al tweed una prima collezione di alta gioielleria, la cui collana più emblematica nel gennaio 2023 era entrata a far parte della vostra Heritage Collection. Il desiderio di trasformare il tweed in gioiello è per voi un nuovo manifesto ideologico?
ME • Diversamente dai marchi appartenenti ai soli comparti di orologeria o di gioielleria, Maison Chanel possiede un universo molto ampio a cui attingere nel quale la visione particolare di Mademoiselle sulla bellezza, sulla moda, sui gioielli, è una infinita fonte di ispirazione. La collezione patrimoniale, Chanel Heritage Collection, composta da esemplari storici e contemporanei, è un mezzo per condividere e comunicare la nostra identità e le sue molteplici sfaccettature con quante più persone possibile. La collana “Tweed Couture”, per esempio, realizzata nel 2020, fu allora venduta a una bellissima cliente. Trattandosi di un pezzo unico, abbiamo chiesto il permesso di riprodurla per scopi non commerciali. Il nuovo esemplare infatti non sarà mai destinato alla vendita, ma rappresenta uno dei codici emblematici della nostra gioielleria a fianco di creazioni già presenti e di quelle che in futuro andranno ad alimentare il nostro patrimonio.
Spilla trasformabile Tweed Poudré in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa. Il motivo della camelia può essere indossato su una catena.
TDK • Nella nuova collezione Tweed de Chanel, presentata a Londra, compaiono i codici più iconici di Gabrielle. Il leone, le stelle, il sole, la camelia, il nastro. Qual è il suo preferito e perché?
ME • Personalmente sono molto sensibile ai simboli della cometa e del sole. Amo la combinazione di nero e blu marino della parure “Tweed Étoilé”; l’abbinamento di lapislazzuli e onice è chic e intenso allo stesso tempo. Mi ricorda alcune collezioni del passato in cui il cachemire presentava tonalità navy e nere combinate insieme. Anche nel mondo Chanel Beauty esisteva una linea di eyeliner chiamata “Black and Navy”. Adoro i sautoir e trovo siano emblematici dello stile Chanel come la collana “Tweed Cambon” in cristallo di rocca, perché esula dal classico registro dell’alta gioielleria. Non si sviluppa intorno a pietre preziose come rubini o smeraldi, ma il lavoro eseguito sul cristallo di rocca è incredibile, perché esalta la trasparenza della pietra. E ancora, nel capitolo dedicato all’allegoria del sole, indossando il bracciale “Tweed Byzance” abbiamo l’impressione che il tweed sia realizzato con una trama di berilli, le cui vibrazioni di un giallo caldo e sensuale sono illuminate dai diamanti.
TDK • Anche Mademoiselle amava il cristallo di rocca…
ME • Sì, per esempio, ancora oggi un grande lampadario in cristallo di rocca è presente in quello che era il suo appartamento parigino. Questa pietra ha sempre fatto parte dell’universo di Gabrielle e Patrice Leguéreau – direttore dello Studio Creativo Chanel Gioielleria – l’aveva già inclusa tra i protagonisti della scorsa collezione N°5. Credo che quest’anno sia ancora più in risalto e abbia rappresentato per il team design una vera e propria sfida di realizzazione tecnica.
Collana trasformabile Tweed Cambon in oro giallo, oro bianco, diamanti (di cui uno taglio brillante di 3,19 carati D FL Tipo IIa), diamanti gialli e cristallo di rocca. Il motivo del sole centrale può essere rimosso per essere indossato su un anello, su una catena o come spilla.
TDK • Con le sue 64 creazioni “Tweed de Chanel” dimostra di aver raggiunto la piena maturità espressiva nell’uso della componente colore.
ME • Storicamente nel 1932 siamo partiti da una collezione interamente in diamanti e spesso l’universo di Mademoiselle è stato inteso unicamente in bianco e nero. Dal 2009 Patrice Leguéreau, nel corso della sua carriera, ha iniziato a gettare le basi per un’interessante evoluzione intrapresa da tutto il laboratorio di alta gioielleria, anche grazie a un reparto di selezione delle pietre preziose che possano nutrire la nostra creatività. Credo, certo, che sia una questione di maturità, ma anche di libertà espressiva.
TDK • Nella sua professione ha la possibilità di incontrare le clienti della Maison e avere con loro un rapporto diretto. Cosa cerca una donna in una creazione Chanel Haute Joaillerie?
ME • Le donne scelgono un nostro gioiello non per tenerlo in cassaforte o per il suo valore di rivendita, ma per indossarlo e perché cercano il caratteristico stile della Maison che è l’espressione di una particolare allure. Chanel possiede una storia piuttosto unica a cui le clienti sono sensibili. Penso che le nostre creazioni di alta gioielleria, sebbene caratterizzate da uno stile preciso e definito, non vampirizzino la femminilità, ma siano invece ben in grado di enfatizzarne la bellezza e l’individualità.
Bracciale Tweed Byzance in oro giallo, diamanti (di cui uno taglio cuscino 2,07 carati D FL Tipo IIa), e berilli.
TDK • Quanto è importante il ricordo di Mademoiselle per le clienti? Amiamo la sua indipendenza, il suo intraprendente e caparbio coraggio, il suo lato artistico. È una donna che, nonostante abbia vissuto nel XX secolo, ha ancora tanto da insegnare!
ME • La personalità di Gabrielle Chanel è tutt’ora molto moderna. È un modello per le nuove generazioni, perché partendo dal nulla si è creata da sola il proprio destino. Tutte le donne devono poter esprimere la libertà di poter scegliere e condurre la propria vita come meglio credono. Quindi sono particolarmente coinvolte dal suo esempio. Succede quotidianamente anche tra le mura della nostra Maison. Esiste una forte coerenza tra i nostri talenti creativi: Arnaud Chastaingt per il comparto orologiero, Olivier Polge per l’universo dei profumi, Virginie Viard per il prêt-à-porter e la Haute Couture e lo stesso Patrice Leguéreau per la gioielleria hanno ognuno la propria identità, ma lavorano sempre in relazione al pensiero di Gabrielle Chanel che ci anima quotidianamente.