Un intenso capitolo della vita di Mademoiselle Coco fa da sfondo ed ispirazione alla nuova collezione di alta gioielleria di Chanel. In Flying Cloud – Fine Jewelry storia e sentimento si illuminano d’oro e di diamanti e come in un romanzo l’inchiostro possiede una tonalità blu particolare, quella preziosa degli zaffiri.
“Ho fornito loro vere braccia, gambe vere, movimenti sinceri ed il potere di ridere e di mangiare, senza per questo sentirsi a disagio”.
Così era solita dire di se stessa Mademoiselle Coco, annunciando a noi donne la rivoluzione della più sincera libertà di stile e di conseguenza di vita. Quella stessa necessità di sfuggire alle costrizioni, che traduceva sul tessuto con ago e filo, la portava a rifugiarsi lontano dal ritmo frenetico dell’atelier di Parigi in Rue Cambon, per tornare alla semplicità, facendosi avvolgere dall’abbraccio incontaminato e puro della natura.
Chanel aveva il suo buen retiro, o meglio ne possedeva più di uno. Poteva essere Deauville o Venezia, o Roquebrune, luoghi e consuetudini diversi, ma comunque lambiti dal mare: un’ entità viva che più di ogni altra forse le trasmetteva il senso di libertà e dinamismo, con il suo moto continuo e la sua energia. Come ogni donna, Gabrielle aveva il suo mare perfetto, il suo speciale tocco di blu, ed un compagno, altrettanto speciale con cui condividerlo.
1928 – Gabrielle Chanel e il Duca di Westminster sul suo yacht “The Cutty Sark” © CHANEL – Collection Denise Tual – Gabrielle Chanel sulle scale della villa La Pausa a Roquebrune in 1938 © Photo Roger Schall – Collection Schall
Se Deauville faceva rima con Boy Capel, l’angolo di paradiso al confine con l’Italia, nel sud della Francia, tra Roquebrune e Cap-Martin, richiama la figura di Bendor, alias Hugh Richard Arthur Grosvenor. Sarà proprio sulla scia del nuovo idillio con il secondo Duca di Westminster, incontrato per caso a Montecarlo all’Hotel de Paris, nel 1923, che Gabrielle si appassionerà per sempre al tweed eleggendolo come suo grande must. Così, nelle lande intorno a Heaton Hall nel Cheshire, tra partite di caccia e pesca al salmone, nasceranno le sorprendenti intuizioni per iconici cappotti, tailleur ed completi sportivi.
Gabrielle amava la stravaganza di Bendor : “Fumava il sigaro in vestaglia e beveva Chartreuse; pretendeva che tutte le mattine il cameriere stirasse le stringhe delle scarpe, ma gli importava poco che le suole fossero bucate”!
Eccolo il compagno eccentrico, il complice degli istanti trascorsi a guardare il mare, veleggiando a bordo del Flying Cloud, 40 metri di scafo nero e ponte candido come la neve, l’amico con cui condividere i pranzi sotto il sole della Costa Azzurra, le conversazioni con Cocteau e Picasso, le corse in giardino sotto gli ulivi della villa La Pausa.
Sono queste le pagine di vita di Coco che leggiamo nella nuova collezione Flying Cloud – Fine Jewelry, presentata quest’estate a Parigi.
Nella collezione, composta da quasi 70 creazioni, si narrano attimi semplici, decontracté, dove ai colori primari della natura, una gamma limitata, severa ed al contempo sensuale, si unisce lo stile inconfondibile delle linee e dei disegni cari a Coco.
Ritroviamo per esempio nelle fasce alterne di zaffiri blu intenso, oro e diamanti, il celebre stile alla marinara, una delle prime rivoluzioni di stile di Mademoiselle, manifesto di una nuova visione di eleganza femminile equiparata alla piena libertà di movimento.
Se l’uso delle perle, uno dei must di Gabrielle, evoca l’immagine della generosa rotondità delle boe, a loro volta la scelta di emblematici cordaggi dalla calde tonalità dell’oro per bracciali e collane ci trasmette forme e sinuosità dei nodi marinareschi presenti sul ponte delle barche durante la navigazione.
Flying Cloud – Fine Jewelry non è solo un tributo ad un ricordo passato, ma possiede una vibrante energia contemporanea. Oltre alle creazioni più preziose, veri e propri pezzi unici, molte delle quali già vendute in concomitanza alla presentazione alla stampa a luglio, troviamo infatti gioielli meravigliosi con un tocco fresco e gioioso che faranno innamorare anche le più giovani.
CHANEL Fine Jewelry – “Flying Cloud” – Anello “Sailor Tattoo” in oro giallo, uno zaffiro rotondo giallo (1,22 cts) e 54 brillanti. Anello “Sailor Tattoo” in oro bianco, un zaffiro cuscino blu (1,47 cts) e 86 brillanti. Anello “Sailor Tattoo” in oro rosa, un zaffiro rosa ovale (1,36 cts), 2 zaffiri rosa marquise e 77 brillanti. Anello “Sailor Tattoo” in oro bianco, un diamante rotondo (0,50 cts) e 90 brillanti. Anello “Sailor Tattoo” in oro giallo, uno spinello rosso cabochon (1,10 cts), 26 zaffiri arancio e 63 brillanti.
Un esempio? Le spille per capelli a righe mariniere in pavé di zaffiri e diamanti, perfette per domare le lunghe chiome alla brezza marina. Ed in più gli anelli ed i bracciali della linea Sailor Tatoo in puro stile glam, dove i tatuaggi ricamati nelle trame del metallo civettano lo stile ribelle e trasgressivo di uomini devoti ai viaggi per mare, innamorati dell’avventura, costantemente alla ricerca di un nuovo approdo, di una nuova meta. Lo stesso incessante dinamismo che ha caratterizzato la vita di Coco Chanel.
CHANEL Fine Jewelry – “Flying Cloud” – Collana Turquoise Waters” – All’interno dell’atelier Chanel al 18 Place Vendôme a Parigi – La fase di incastonatura delle gemme.
Gabrielle, nonostante i romantici rumors dell’epoca , non sposerà mai Bendor, che resta comunque protagonista di un periodo storico importante nella vita della divina stilista. A noi donne moderne il mancato matrimonio non sconcerta, anzi, crescendo abbiamo imparato quanto le favole a lieto fine poco appartengano alla realtà. Ed un moto di simpatia e complicità in più sfugge al nostro pensiero, immaginando Mademoiselle tornare dalle coste marine del sud della Francia al suo atelier parigino, immergendosi in una nuova sfida, nel suo universo creativo, tra i disegni, i ricami, le pagliette e la sensazione protettiva delle trame dei tessuti.