Chanel gioielli svela la nuova collezione di Coromandel al Grand Palais di Parigi.
Un magnifico ensemble dalle molteplici interpretazioni: onirico miraggio verso il mondo dell’antica Cina, intimo e dolcemente introspettivo perché vissuto con gli occhi di Mademoiselle Coco.
CHANEL Fine Jewelry – Collezione Coromandel – HORIZON LOINTAIN – Collana in oro giallo, platino, diamanti e madreperla. Orecchini in parure.
Essere a Parigi per le presentazione di alta gioielleria è un must da non perdere. Prima di tutto perché vedere dal vivo le nuove creazioni è il fondamento per cui potervele raccontare e secondo perché talvolta accade che a fare da sottofondo vi sia una scenografia potente ed emozionante al pari delle gemme in collezione.
Durante la Paris Haute Couture Week chi come noi entrava al Grand Palais da Chanel, entrava in un sogno. O meglio in una deliziosa pièce teatrale il cui prologo era tutta l’originale ed autentica bellezza di un paravento Coromandel ( da cui il titolo alla nuova collezione di alta gioielleria), esemplare appartenuto a Mademoiselle e del tutto simile ai lotti di Christie’s e Sotheby’s tanto ricercati oggi dai collezioni dell’arte decorativa asiatica.
Mademoiselle Coco ritratta accanto ad uno dei paraventi Coromandel – Il nome “Coromandel” proviene dal distretto costiero a sud est dell’India in cui si erano stabiliti i commerci delle compagnie delle Indie Orientali (olandese, inglese e francese). In realtà questi oggetti d’arte erano fabbricati principalmente nella provincia del Fujian a sud di Shanghai per servire il mercato interno. Il termine “Coromandel” è rimasto poi nel corso dei secoli a rappresentare la particolare tecnica definita in lingua cinese “ke hui” (“cenere incisa”), cioè l’applicazione della lacca, in strati uniformi, sopra un nucleo di legno tenero. Una volta applicata la lacca, ( fino ad uno spessore di 3 mm), i disegni sono intagliati sulla superficie dei pannelli e le cavità riempite con pigmenti colorati. Gli esemplari prodotti nel XVII secolo misuravano tra i 2,5 ai 3 metri di altezza, suddivisi solitamente in dodici pannelli.
Il solenne anfitrione, dieci pannelli di legno laccato abbellito con scene naturali e di vita quotidiana, ha scatenato in chi vi scrive una grande emozione, la stessa provata qualche anno fa al mio primo incontro con un Coromandel, esposto al Museo Guimet, nella mostra “Jade – from Emperors to Art Deco”.
In quell’occasione l’esibizione indagava l’ancestrale cammino della giada nel corso dei secoli come grande portavoce della storia della Cina, a tal punto da essere rappresentata anche sui paraventi Coromandel in foggia di vasi ed utensili quotidiani. Insomma un viaggio affascinante, giunto dall’Asia fino all’Europa, dove agli inizi del 1900 era tornata l’infatuazione delle chinoiserie già di gran moda nel 1800.
“Più penso alla Cina – scriveva nel 1914, il poeta Francis de Miomandre sul “Gazette du bon ton” – più sento quanto sia essenziale. Terra di draghi, di saggezza, di Chimere…” .
Forse il pensiero era condiviso anche da Gabrielle Chanel che se non visitò mai l’Oriente, lo immaginò in sogno sublimandolo proprio grazie agli oggetti decorativi che meglio lo rappresentavano: i paraventi Coromandel.
Il primo esemplare le fu regalato intorno al 1910 da Boy Capel e in seguito continuò ad acquistarli, creando una propria collezione di ben 30 pezzi.
CHANEL Fine Jewelry – Collezione Coromandel – Calligraphie Florale – Bracciale in oro bianco, diamanti, diamanti bruni, zaffiri rosa, spinelli neri e granati tsavoriti.
All’epoca in Europa tutti, dagli studiosi, ai mercanti, alla ricca borghesia, subivano il fascino dello stile cinese o meglio di quell’intima relazione tra la materia prima e le preziose abilità da applicare ad essa, due valori in connubio che rendono così particolare ed apprezzata l’arte asiatica.
Coco, come ogni grande artista, faceva di più: “viveva” i suoi Coromandel trasformandoli, reiventandoli, usandoli come carta da parati, e addirittura ritoccando qua e là il colore di alcune raffigurazioni. Li portava ovunque, in Rue du Faubourg Saint-Honoré nel 1923, nella sua suite al Ritz di Parigi e nella sua villa a Losanna nel 1968. Grazie ai paraventi, che la schermavano in qualche modo dalla realtà e le donavano un senso di protezione, Mademoiselle ricercava la pace ed il sogno, lasciandosi cullare da quelle dolci scene bucoliche e dalle sfumature floreali.
CHANEL Fine Jewelry – Chanel gioielli Collezione Coromandel – Précieux Envol – Collana in oro bianco e diamanti. Anello in oro bianco e diamanti in parure.
La collezione di gioielli Chanel appena presentata al Grand Palais trasmette la stessa intima e velata magia delle atmosfere orientali e nel contempo fonda le basi sul patrimonio della Maison Chanel, restando come sempre fedele alla storia della sua musa.
Nei gioielli Coromandel Chanel dimostra oggi un guizzo ancora più audace che apre le porte ad una inedita tavolozza di nuances e ovviamente di pietre preziose.
Se nelle collezioni del passato, infatti, a dominare era il candore di oro bianco e diamanti (comunque presenti anche in Coromandel), già dall’anno scorso avevamo osservato l’entrata in scena di nuove tonalità, quella blu (zaffiri) per “Flying Cloud”, e quella delle più intense sfumature del giallo (diamanti fancy yellow) per “L’Esprit du Lion” dello scorso gennaio.
Se vuoi riscoprire le collezioni di Chanel Gioielli “Flying Cloud” e “L’Esprit du Lion“, clicca sui titoli che trovi qui sotto.
CHANEL Fine Jewelry – Collezione Coromandel – Évocation Florale – Bracciale in oro bianco con rubini e diamanti. Anello in oro bianco, spinelli tonalità rosso rosata e diamanti.
Chanel Jewelry: Cinquantanove gli esemplari in collezione che annovera ben ventiquattro pezzi unici di cui otto con pietre di colore e quattro orologi.
Una melodia coinvolgente di rubini, spinelli, tormaline, smeraldi ( in un orologio manchette sublime), e poi incantevoli zaffiri rosa e granati tsavoriti color menta, freschi come la primavera.
Coraggiosa e vincente anche la scelta delle pietre dure, attrici principali in cinque spille Chanel “one of a kind” dove tra corallo, diaspro, calcedonio, topazio, giada e onice prende forma il bestiario (tartaruga, uccellini, cerbiatti), raffigurato spesso sui paraventi cinesi.
La natura resta infatti la sorgente più viva e piena di poesia che ha ispirato la collezione: sui Coromandel, il cui apogeo di produzione si dica risalga alla dinastia Qing, in particolare al periodo Kangxi (1662-1722), rivivono Chimere, Qilin, pruni in fiore, romantiche scene pastorali o di vita quotidiana minuziosamente riprodotti anche nei più piccoli dettagli.
CHANEL Fine Jewelry – Collezione Coromandel – FLEUR DE LAQUE – Collana in oro bianco, oro giallo, perle coltivate, diamanti, lacca nera e madreperla. Orecchini in parure.
Di conseguenza, dopo uno studio approfondito sui paraventi appartenuti a Coco, ancora presenti nel suo appartamento in Rue Cambon, l’equipe creativa della Maison ha immaginato per l’alta gioielleria di Coromandel tre temi portanti, o tre atti di scena: la prima dedicata al fiore per eccellenza, la camelia, il secondo dominato dal “bestiario”, il terzo più astratto e geometrico in cui rivive il paesaggio “minerale” da sfondo alle atmosfere orientali.
La collezione è un inno alla delicatezza e al mito, sancito a suon di maestria, suonato sulle note di un coraggioso e vincente talento creativo. Mai siamo stati più felici di poterlo apprezzare tutto dal vivo!