Manca poco all’apertura ufficiale delle aste autunnali che vedrà Christie’s aprire le danze a Ginevra per una stagione che già dalle prime battute sembra apparire piuttosto interessante.
Se vi avevamo anticipato già la presenza di Creation I (CLICCA QUI per leggere l’articolo completo di Laura Canepa) che animerà la vendita serale del 14 novembre, scopriamo che nel panorama di Magnificent Jewels a contendersi il ruolo di attrice protagonista ci saranno anche altri due diamanti, diversi tra loro e con una storia in qualche modo esemplare.
Christie’s – Magnificent Jewels – Lotto 425
Protagonista del lotto 425 è un magnifico diamante stimato come base d’asta tra i 4.5 e 6.5 milioni US$. 101,27 carati dalla forma molto originale “a scudo modificato” e taglio di ineccepibile perfezione: per gli addetti ai lavori un diamante “Triple eccellente”.
Con il colore F, purezza VVS 1 e tipo IIa, troneggia luminoso al centro di un delicato diadema.
Ma ahimè, la pietra, tornata anonima, non è nuova agli intenditori: fu venduta proprio dalla stessa Christie’s a Hong-Kong nel maggio 2008 (arrivando alla cifra di aggiudicazione leggermente superiore ai 6 milioni US$) come regalo di anniversario per 16 anni di felice matrimonio. Fu allora battezzata “Shikuza” (nome femminile giapponese che significa pace e quiete). Oggi, finito forse l’amore (?) rimane la pietra. Chi sarà l’altra – e probabilmente ignara – fortunata?

A poca distanza al lotto 505 troviamo Creation I, di cui vi abbiamo raccontato l’epopea lo scorso settembre.
Sebbene la stima venga comunicata da Christie’s solo su richiesta, proprio durante l’anteprima di Hong-Kong la casa d’aste ha lasciato trapelare una cifra che potrebbe aggirarsi intorno ai 30 milioni di US$… 163,41 carati, D, Flawless, IIa, il diamante possiede una perfezione glaciale racchiusa in un taglio smeraldo rettangolare. I superlativi si sprecano ed il G.I.A. offre una monografia, con il report no. 2185058201.
Peccato che la collana – una ricca caduta a “v” di smeraldi e diamanti, peraltro decantata con enfasi dal suo creatore – sia descritta solo fotograficamente nel catalogo attraverso le fasi di lavorazione. I dettagli e la descrizione delle gemme che la compongono non è enunciata e compare una breve allusione al bracciale “cuff” in galuchat (pelle di razza) nero e brillanti. Un vero peccato che lascia nell’ombra le creazioni quasi a considerarle come meri accessori scelti da cornice per questo prezioso “iceberg”.
Christie’s – Magnificent Jewels – “Le Grand Mazarin”
Tre secoli e mezzo di storia che quasi hanno più peso della stessa pietra di 19,07 carati dalla tonalità rosa delicato (light pink) Golconda DOC, (II a e Indiano) VS 2, descritto dal GIA come “Old mine brilliant”, cioè taglio cuscino con apice tronco (la pietra fu ritagliata negli anni 1780/90).
“Le Grand Mazarin”, la cui base d’asta di Magnificent Jewels anche in questo caso viene comunicata su richiesta, fu donato in eredità dal cardinale omonimo al suo pupillo, il Re di Francia Luigi XIV, insieme a 17 altri diamanti, contribuendo così all’immagine abbagliante del “Re Sole”. La pietra è piacevole, dotata della particolare dolcezza conferitole dal taglio e dalla leggerezza del colore. Da Re in Regine, Imperatrici e, per finire un nobile russo, la pietra finisce oggi sul libero mercato. Ecco una bella opportunità per gli amici del “Musée du Louvre” di recuperare un pezzo di storia per la grande gioia del pubblico francese. Vedremo quanto i carati della storia peseranno sulla bilancia.