Presentata a Parigi durante la settimana della Haute Couture, la nuova collezione Coco avant Chanel è un tuffo nel passato di Gabrielle. Alla scoperta del grande savoir faire della Maison abbiamo visitato l’atelier di alta gioielleria al n. 18 di Place Vendôme.
Chanel davanti alla boutique di Deauville, Arthur Capel, Boy è alla sua destra. 1913 © DR
C’era una volta una donna che, attraverso le sue intuizioni e la sua forza, riuscì a cambiare l’universo femminile per sempre. È anche grazie a lei se ci siamo liberate dai dictat imperanti del passato che ci costringevano a corsetti e crinoline.
Prima di diventare la grande couturier che ancora oggi tutte noi conosciamo, Mademoiselle Chanel era innanzitutto Coco. Intorno al 1909 iniziò a creare i primi cappelli, un’anticipazione del grande cambiamento a cui il mondo della moda avrebbe assistito di lì a pochi anni. Coco sottraeva, come a lei piaceva, gli inutili vezzi di un’epoca ormai finita, piume e uccellini, scomparivano con un magico taglio di forbici. Tutto era più semplice, leggero e decisamente più chic. Considerate visionarie per quel periodo, le celebri pagliette erano ornate solo con un giro di nastro od un tocco di pizzo. Le prime che osarono indossarle, paladine di un nuovo spirito di libertà femminile, furono le amiche di Gabrielle, cantanti, attrici, cortigiane, che le erano accanto durante le corse, i pomeriggi in campagna o le serate a Parigi e a Deauville.
Coco avant Chanel - Orecchini "Emilienne" in oro bianco 18 carati con 4 diamanti taglio a pera (2,40 cts), 34 diamanti taglio fancy (5,79 cts) e 62 diamanti taglio brillante (6,72 cts). Anello "Emilienne" in oro 18 carati con due diamanti taglio a pera (1 cts), 11 diamanti taglio fancy (2,83 cts) e 33 diamanti taglio brillante (2,43 cts).
A quelle donne e al loro rapporto di complicità ed affetto con Gabrielle, si ispira la nuova collezione di alta gioielleria dal nome semplice ed evocativo: Coco avant Chanel.
Le undici parure portano il nome di Emilienne D’Aleçon, Suzanne Orlandi, Antoinette, la cara sorella di Mademoiselle, la soprano Zina Brozia, e tra loro una, realizzata interamente a mano nell’atelier della Maison, è dedicata alla couturier. Se l’ispirazione arriva proprio dai primi nastri e pizzi che ornavano i cappelli à la marinière, tutta la collezione si gioca sui toni soavi del bianco, rosa e grigio, a richiamare una sfera di femminilità e intimità delicata, pura e mai ostentata.
Coco avant Chanel - Collana "Suzanne" in oro bianco 18 carati con 8 zaffiri rosa taglio ovale (13.53 cts), 139 perle coltivate di Tahiti, 11 pietre di luna taglio cabochon e 274 diamanti taglio brillante (6, 90 cts). Collana "Emilienne" oro bianco 18 carati, 2 diamanti taglio rotondo( 0,88 cts), due diamanti taglio a pera (0,94 cts), 4 diamanti taglio fancy formato (1,41 cts), 87 perle coltivate giapponesi, 79 perle di Tahiti e 175 diamanti taglio brillante (2,16 cts).
Intenso l’uso delle perle di cultura, da quelle grigie tahitiane a quelle giapponesi di colore rosa crema, come nella collana Emilienne; e splendido l’accostamento della pietra di luna con la calda tonalità degli zaffiri Padparadscha nella parure Suzanne.
Questa varietà di zaffiri, estremamente rara, possiede infatti la miscela delicata di due colori, quelli della specie originale del fior di loto. La tonalità arancione rosato è tanto intensa da togliere il fiato, magica come un tramonto tropicale.
Coco avant Chanel - Collana "Suzanne" in oro bianco 18 carati con 10 zaffiri Padparadscha taglio ovale (28,02 cts), 17 pietre di luna taglio cabochon e 1054 diamanti taglio brillante (25,45 cts). Bracciale "Suzanne" in oro bianco 18 carati con 9 Padparadscha zaffiri taglio ovale (17.62 cts), 10 pietre di luna taglio cabochon e 513 diamanti taglio brillante (9,63 cts). Anello "Suzanne" in oro bianco 18 carati con uno zaffiro Padparadscha taglio ovale di 6,09 carati, 4 zaffiri Padparadsha taglio ovale (3.31 cts), 2 pietre di luna taglio cabochon e 192 diamanti taglio brillante (3.02 cts). Orecchini "Suzanne" in oro bianco 18 carati con 10 zaffiri Padparadscha taglio ovale (18.02 cts), 10 pietre di luna taglio cabochon e 106 diamanti taglio brillante (2,65 cts).
Se nella collezione Coco avant Chanel il nastro prezioso si evolve in libertà, ora sciolto, ora drappeggiato, il pizzo sembra intessuto ad evocare le immagini della natura che sboccia in primavera, camelie, fiori e piccoli uccellini.
Celebrando poi il famoso colpo di forbici con cui Coco dava vita alle sue creazioni, i gioielli presentano spesso tagli asimmetrici e un gioco di volumi dove la luce delle gemme è la vera protagonista, come nel masterpiece e pezzo unico della collezione, la parure Gabrielle Chanel.
Coco avant Chanel - Collana "Gabrielle Chanel" in oro bianco 18 carati con un diamante taglio a pera di 10,02 carati, 2 diamanti taglio rotondo per un totale di 0,71 carati e 1581 diamanti taglio brillante per un totale di 51,22 carati. Nelle immagini alcuni momenti catturati durante la lavorazione della collana nell’atelier al n. 18 di Place Vendôme (l’assemblaggio di diversi elementi della collana, i dettagli della montatura in oro dopo il polissage, il posizionamento del diamante centrale prima della sua incastonatura).
La collana Gabrielle Chanel, un tripudio di diamanti che sembrano ricamati nella forma del classico colletto, realizzata nell’atelier di alta gioielleria della Maison, proprio sopra la boutique al n. 18 di Place Vendôme, è il simbolo dell’alto savoir faire che ogni giorno viene tramandato in nome dello stile di Coco.
Varcare la soglia di questo piccolo tempio dell’eccellenza, 220 mq di pura sobrietà e rigore, è stata un’esperienza unica per poter comprendere appieno quanta maestria, passione e dedizione si celano dietro la lavorazione di un gioiello Chanel.
L’atelier è stato aperto circa quattro anni fa e contribuisce ogni giorno al legittimare la forza della Maison nell’universo dell’alta gioielleria.
In un silenzio soffuso, lavorano con estrema precisione circa 15 artigiani, le loro mani si muovono illuminate dalla luce che arriva dalle finestre da cui fa capolino la colonna Vendôme. Alcuni giovanissimi arrivano in stage dalla celebre Ecole du Louvre, altri in passato hanno lavorato per differenti Maison ed acquisito quell’esperienza unica che fa dell’alta gioielleria un mestiere d’arte. Una professione in cui non si smette mai di imparare, come ci viene raccontato durante la nostra visita all’atelier.
Qui coesistono in armonia sia le antiche tecniche, come la fusione a cera persa, che quelle più innovative, come l’uso della speciale stampante a 3D. Ma al di là dell’attrezzatura, la risorsa unica e preziosa per ogni creazione dell’atelier risiede nell’abilità manuale che plasma, accarezza e quasi intesse l’oro come se ci trovassimo nel mondo della Haute Couture.
E poi lo sguardo, l’attenzione ai dettagli e quell’estro di creatività che solo il grande talento possiede, compiono ogni giorno la magia che rivive nell’alta gioielleria di Chanel.