Victoire de Castellane presenta la nuova collezione di gioielli Dior et Moi, trentanove creazioni che indagano il concetto del colore nella sua più audace espressione. Un tema caro alla designer, più volte ripreso e approfondito dal dipartimento Dior Joaillerie, tanto da essere diventato un must riconoscibile e molto apprezzato dal pubblico.
Mentre Gem Dior, la collezione che celebrava il ventennio della sua direzione artistica, esaltava la componente cromatica focalizzandosi sulla monocromia di ciascuna gemma, quest’anno Victoire de Castellane sviluppa lo studio del colore sotto una prospettiva eclettica e trasgressiva. Via libera quindi a un gioco di combinazioni inaspettate e inconsuete in cui, come tessere di un puzzle caleidoscopico, colori e materia, luce e volumi partecipano ad un ensemble vivace e originale.
Dior orecchini Tribales in oro bianco, diamanti, zaffiro, turchese, opale nero e lacca blu. Orecchini Tribales in oro rosa, diamanti, opale rosa, opale, zaffiri rosa, perle coltivate e lacca rosa. Orecchini Tribales in oro bianco, diamanti, zaffiri, turchese, zaffiri rosa, perle coltivate bianche e lacca verde.
Il mixt stravagante, che strizza l’occhio alla gioielleria fashion, non abbandona i codici più riconoscibili della Maison: la forte predilezione per l’ opale e il design asimmetrico. Una scelta di stile, quest’ultima, che ispira l’architettura dei gioielli Dior et Moi, rivisitando in chiave contemporanea un design che ha origini antiche, addirittura nel tardo Settecento francese. L’influenza giunge dagli anelli Toi et Moi, strutturati come l’unione di due gemme incastonate l’una accanto all’altra a simboleggiare un legame d’amore. Anelli da fidanzamento molto in voga nel XIX° secolo e ancora super attuali, ispirati al primo esemplare creato su commessa di Napoleone come regalo alla moglie Josephine.
Dior gioielli, collezione Dior et Moi, bracciale in oro bianco, diamanti, opale bianco, zaffiri rosa, perle bianche, smeraldi, tormaline Paraiba, zaffiro e lacca.
Per donare l’esplosione cromatica di una palette ricca di energia, ma al contempo sofisticata, Victoire de Castellane ha combinato insieme gemme, pietre dure semipreziose, ornamentali e una protagonista molto usata negli anni ‘20 del XX secolo: la lacca. Se però all’epoca dell’Art Déco era la lacca nera la tonalità prediletta accostata a diamanti, corallo, zaffiri e smeraldi, oggi troviamo nei gioielli Dior inedite nuances, una tavolozza che comprende ben 15 sfumature. Da un lato i suoi accenni rosa si insinuano nel vibrante dialogo di kunzite, zaffiri rosa e perle viola, dall’altro le sfumature verdi più accese si combinano all’azzurro intenso di turchesi, zaffiri e diamanti.
Dior gioielli, collezione Dior et Moi, orologio Black Opal in oro bianco, diamanti, opale nero, zaffiro e smeraldo.
Tra rubelliti, spinelli rossi e tormaline l’opale gioca il suo ruolo magnetico e misterioso. E non soltanto sui gioielli, anche nella prospettiva del tempo. Dior include nella collezione di alta gioielleria due esemplari di orologi a segreto, il cui il quadrante del segnatempo è celato da un sensazionale opale iridescente. La pietra nella variante bianca domina una collana con il suo particolare taglio a goccia, magnificata dalla vivacità di granati tsavoriti e mandarino in un inedito connubio con le perle coltivate.
Dior gioielli, collezione Dior et Moi, collana in oro giallo e bianco, diamanti, perle coltivate, opale bianco, zaffiri rosa, blu e gialli, granati tsavoriti, zaffiri viola, granati mandarino, peridoti, smeraldi e lacca. Collana in oro bianco e rosa, diamanti, perle coltivate, opale nero, smeraldo, spinelli rossi e lacca rossa.
Ipnotico invece l’opale nero, protagonista di un collier in oro bianco e rosa. Qui, la variante più rara di questo minerale, solitamente di provenienza australiana, presenta una eccezionale numero di fuochi e lampi di colore. Qualità che determinano una elevata rarità e il suo alto valore gemmologico. Seguendo le caratteristiche sfumature cangianti dei fuochi opalini, la lacca rossa è perfetta nella sua combinazione con spinelli e smeraldi.
Ogni esemplare è lavorato su entrambi i lati, come un gioiello segreto, rivelando il savoir-faire orafo del dipartimento Dior Joaillerie. Ma il virtuosismo tecnico probabilmente vuole evidenziare il desiderio di esprimere anche il più piccolo e nascosto dettaglio in una prospettiva estetica volta alla bellezza. Una visione astratta che ribadisce il suo intento più libero e giocoso, ma non dimentica quanto sofisticata sia per antonomasia la donna Dior.