Pioviggina su Milano, il centro è affollato, da piazza San Babila arrivo in Via Mozart lasciandomi alle spalle il rumore, il caos, il turbinio della metropoli. Qui tutto è più silenzioso, quieto. L’atmosfera intorno è diversa, positiva, rilassata. Il cancello si apre, davanti ai miei occhi spunta un giardino curato ma non domato, libero cioè di mostrare la sua essenza selvaggia, quella della natura. Varco la soglia di Villa Mozart ed entro in un sogno, un luogo magico dove spazio e tempo si fermano. Qui regnano fantasia, creatività e storia.
Il padrone di casa è Giampiero Bodino, direttore creativo del gruppo Richemont, designer, artista e Maestro dell’alta gioielleria italiana.
Dal 2013 il cuore della sua Maison batte proprio qui, a Villa Mozart, dove su appuntamento si può fare la conoscenza delle sue creazioni.
Quando Giampiero Bodino entra nella sala cerco di dissimulare la mia emozione, sebbene poi durante questa intervista o forse più una privata e speciale conversazione, comprendo quanto l’emotività e la purezza dei sentimenti siano fondamentali per dare vita ai suoi gioielli.
Varcando la soglia di Villa Mozart e curiosando nella grande sala dove sono esposte le sue creazioni sono stata colta da un’esplosione di sensazioni. Non solo la cultura e l’esperienza che la contraddistinguono, ma anche tanta passione e fantasia. E potrei azzardare, sentimento?
“Un fortissimo sentimento! Aiuta a rendere le cose più vive, le rende anche più vere. Se non metti i sentimenti in quello che fai, tutto diventa più complesso, più freddo, più rigido. Ho la tendenza a estendere un po’ questo approccio sentimentale a tutto ciò che mi circonda. Perché la passione è fatta di tanti elementi, come citava lei. E la passione per questo lavoro è fatta anche di sentimenti.”
Si può dire che lei entri particolarmente in contatto con le gemme?
“Magari corro il rischio di essere preso per eccessivo, però sta di fatto che le pietre ci parlano. Non sono visionario, ma accade anche in natura, un fiore, un paesaggio, un essere umano fortunatamente, esprimono qualcosa. Io sono convinto che anche il regno minerale trasmetta dei sentimenti.”
Perché?
“Mi sono convinto perché guardo e osservo. Quando sul tavolo hai una selezione di pietre della stessa natura, anche forse della stessa provenienza, può accadere che alcune, vuoi per il taglio, vuoi perché non si sa, comunque ti trasmettano ed emanino qualcosa di particolare. Non bisogna essere maghi per subire questo tipo di comunicazione non verbale. Basta guardare. Basta avere un certo tipo di sensibilità. Molto spesso scelgo le pietre con questa approccio istintivo. Non è forse vero che quando vedi qualcosa che ti trasmette un’emozione, a quel punto il gioco è fatto? Tu sei stato bravo a percepire l’emozione, ma non hai fatto nulla di più che guardare. L’emozione arriva da quello che stai guardando. E le pietre hanno questo straordinario potere…”
Giampiero Bodino – Rosa Dei Venti
Gioiello trasformabile: collana, pendente, spilla.
Diamante a goccia – 5,02 carati. Diamante taglio cuscino – 3,01 carati. Quattro smeraldi (Colombia) – 14,58 carati. Zaffiro blu (Sri Lanka) – 6,93 carati. Zaffiro rosa (Madagascar) – 5,37 carati. Zaffiro giallo (Sri Lanka) – 6,00 carati. Pietre preziose e fini multicolori, diamanti, oro bianco.
Gioiello trasformabile: collana e spilla.
Granato mandarino – 38,08 carati. Spinello rosso – 11,28 carati. Pietre preziose e fini multicolori, diamanti, oro rosa.
In ogni sua creazione si percepisce una perfetta armonia dei colori. Come riesce a modulare il canto di ogni singola pietra?
“L’associazione dei colori è molto legata al gusto personale. Ho imparato dalle mie variegate esperienze di lavoro che talvolta i contrasti possono dare vita ad una bella armonia. Altre volte invece si sceglie il “ton sur ton”, più in nuances, perché così funziona meglio il ritmo geometrico del disegno. In tale caso non hai bisogno di sovraccaricare la creazione con un ulteriore contrasto dato dal colore.”
Giampiero Bodino – Tesori del Mare
Gioiello trasformabile: collana e orecchini.
Zaffiri blu, diamanti, oro bianco.
Gioiello trasformabile: collana e orecchini.
Ventidue spinelli rossi – 64,95 carati. Diamanti, oro bianco.
Parliamo del tema i Tesori del Mare…
“La nostra creazione è molto spontanea.
I Tesori del Mare nascono indipendentemente dalla diretta associazione all’universo sommerso… Io subisco il fascino del mare da sempre, pur non facendo immersioni. L’universo sottomarino mi colpisce per i suoi colori incredibili e per la loro intensità. Riguardo al tema I Tesori del Mare siamo partiti dall’idea di creare degli orecchini molto lunghi. Seguendo le nostre procedure di creazione abbiamo cominciato a disegnare, dal disegno siamo passati alla cera e abbiamo deciso che sarebbe stato interessante prevedere diverse portabilità.”
Stiamo parlando di trasformabilità?
“Si, però non siamo partiti da quell’idea. È arrivata successivamente, giocando sulla versatilità. ci siamo riusciti bene. Perché c’è armonia.“
Giampiero Bodino – Primavera
Anello. Sei spinelli – 18,82 carati.
Diamanti, oro bianco.
Oltre agli zaffiri blu troviamo nei Tesori del Mare spinelli di una intensa e calda sfumatura di rosa…Altri spinelli sbocciano nel Tema Primavera, le piace questa gemma?
“Gli spinelli sono pietre che apprezzo molto. Quelli di qualità eccelsa sono quasi altrettanto rari come i rubini, senza dimenticare che il loro valore intrinseco è di per sé alto; quello che mi motiva però è che il loro colore trasmetta gioia, allegria, felicità. I rossi degli spinelli sono rossi che mettono allegria. Ed è esattamente questa qualità che mi piace.”
Giampiero Bodino – Primavera
Anello. Tre rubini (Birmania) – 4,82 carati.
Smeraldi, tsavoriti, diamanti bianchi, gialli e cognac, oro bianco e oro giallo.
Nel tema Primavera compaiono anche i rubini, protagonisti in un anello che evoca i piccoli fiori selvaggi della pianta della fragola. Devo confessarle che è la prima volta che vedo una tonalità così particolare di queste pietre!
“Quel grazioso anello è una delizia. Quei tre rubini, seppur “piccini”, hanno un colore che mi trasmette una gioia infinita. Sono strepitosi e così abbiamo voluto questa creazione un po’ infantile, affinché potesse esaltare la gioia che questo colore mi dava e che solitamente i rubini non mi comunicano. Questa storia del cosiddetto sangue di piccione mi mette tristezza.”
Giampiero Bodino – Primavera
Bracciale. Otto smeraldi (Zambia). Diamanti, oro bianco.
Anello. Spinello rosso – 6,85 carati. Ametista, smeraldi, tsavoriti, diamanti bianchi, gialli e cognac, oro bianco e oro giallo.
E gli smeraldi?
“Lo smeraldo è una delle mie pietre preferite. Il colore che scelgo io è quello “verde mare”, un verde profondo con un tocco di blu. Mi piacciono anche le tormaline paraiba perché hanno tutti quei colori che dall’azzurro detto fluo degradano verso il verde. Non so il perché, è una questione di sensazioni.”
Tema Mosaico – Come è nata l’ispirazione per il disegno “Irene” a forma di squame?
“Quelle geometrie sono riprese dal portone di Villa Mozart se ci dà un occhio, lo noterà. Ecco un esempio di come la creazione può avvenire nei due sensi. Non necessariamente partendo dalla pietra, ma partendo da un disegno, un’idea grafica. Lì siamo partiti da una geometria e dopo abbiamo cercato le pietre. Come dicevo all’inizio della nostra conversazione, ci sono oggetti, disegni che hanno bisogno di un contrasto maggiore, ce ne sono altri dove l’aspetto grafico prende il sopravvento e occorre giocare sulle nuances. Questo ne è un esempio: due colori dolci, rosa dell’opale e blu lavanda del calcedonio, foderato di madreperla, per aggiungere un’ ulteriore vivacità a una struttura costruttiva che aveva già una vita sua.
La cosa bella è che anche nel suo apparire così lineare quell’oggetto è tutto articolato. La struttura stessa si muove ed al suo interno tutti gli elementi in pietra sono anch’essi mobili, perché basculano. Il gioiello si comporta come un tessuto, come una seconda pelle.“
Giampiero Bodino – Mosaico
Collana. Opale rosa, calcedonio su madreperla, diamanti, oro rosa.
Un grande lavoro tecnico richiede anche un bel team, affiatato e coeso?
“Certo, vede anche lì torniamo al discorso di quanto siano importanti le relazioni umane. Noi abbiamo questa grande fortuna, abbiamo questi Ateliers con cui lavoriamo a Parigi con i quali è un piacere parlare, passare il tempo e trovare insieme le soluzioni tecniche perché capiamo che anche loro si divertono.”
È l’importanza dell’artigianato e del saper fare più puro..
“Si, talvolta cerchiamo di scattare fotografie durante il percorso di realizzazione di un oggetto perché è una bella testimonianza che poi rimane. Abbiamo una piccola equipe che segue tutto le fasi, il laboratorio, le persone che disegnano insieme a me, siamo un gruppetto mica male!”
Da poco sono spuntati nel suo giardino tre nuovi gioielli. Scrivendo anche di orologi ed essendo stata a gennaio al SIHH di Ginevra, ho percepito una inedita variabile, quella del Tempo in queste creazioni.
“Si, ma in punta di piedi! Sono tre nuove creazioni, ma non rappresentano un’entrata nel mondo dell’orologeria. Dunque, la verità è che, quando posso, mi piace aggiungere dei piccoli segreti all’interno di un gioiello, per esempio delle pietre che non sono visibili dall’esterno. Può essere che in un anello ci siano quattro gocce all’interno che si muovono, emettendo un delicato tintinnio. Nessuno lo sa, solo chi lo indossa. È come un giochino per chi lo porta, che trovo importante.”
Giampiero Bodino – Primavera
Orologio segreto
Movimento al quarzo. Diamanti bianchi, gialli, grigi e cognac, zaffiri rosa, smeraldi, oro bianco e oro giallo.
“In questo caso nei tre bracciali, il segreto è rappresentato da un piccolo orologio, ma l’essenza della creazione resta in tutta la sua forza un gioiello. Quindi abbiamo convogliato i nostri sforzi proprio per far sì che fosse completamente dissimulato, il primo approccio è: “Sono un gioiello”! Poi sì, nel mio passato di designer, si sa, ci sono stati tanti tantissimi orologi e quindi il SIHH è un po’ non dico il mio bambino ma, fin da quando è partito il progetto mi sono sempre occupato della decorazione del Salone dell’Alta orologeria. È una cosa a cui sono affezionato. Non mi sento di dire che da adesso Giampiero Bodino fa orologi.
Queste tre creazioni possiedono tre stili completamente diversi e tre modi differenti di portabilità.
Il Tema Mosaico ha ispirato il bracciale orologio a motivo di centri concentrici, con il contrasto bianco e nero, diamanti e spinelli neri. Si indossa senza chiusura. Il terzo, quello ispirato al Tema Rosa dei Venti – I colori dell’iride- ha una terza portabilità, un po’ morbido e riprende l’idea della catena. È in oro bianco con smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti ed un meraviglioso smeraldo cabochon al centro a nascondere il quadrante dell’orologio.
Questo, che sta indossando, è ispirato ai fiori che ricorrono nel Tema Primavera e ha come base un bracciale di diamanti molto tradizionale che evoca quelli degli anni ’50. Il gioiello è chiuso stretto al polso proprio come un bracciale.”
È una creazione molto delicata e romantica. Sembra quasi che questo fiore si sia appena schiuso all’alba…
“Ci sarebbe tutto un argomento da toccare sul tema floreale. Nella gioielleria si vedono tanti fiori. Noi siamo molto concentrati sulla naturalezza. Che rimangano fiori e non diventino “carciofi”!”