Il dipartimento Patrimonie Chanel dell’alta gioielleria, che riunisce gli esemplari più emblematici della Maison, accoglie la collana Tweed Couture aggiungendo un nuovo capitolo alla storia di savoir-faire e creatività.
Il secondo piano della boutique Chanel al n. 18 di Place Vendôme offre una vista mozzafiato sulla piazza e sulla colonna eretta nel 1810.
Quando nel 1932 Mademoiselle Chanel presentò per la prima volta la sua collezione di alta gioielleria, forse non immaginava che, a distanza di quasi un secolo, le creazioni contemporanee più preziose della Maison che porta ancora oggi il suo nome avrebbero dato vita a una wunderkammer in grado di comunicare ai posteri i traguardi raggiunti nel corso del tempo.
Invece, appare sempre più chiaro che la casa della doppia C negli ultimi venti anni abbia lavorato così alacremente nei comparti della Haute Horlogerie e della Haute Joaillerie da ampliare ogni anno il proprio dipartimento Patrimoine e lasciare ai posteri innumerevoli esempi della sua eccellenza creativa.
La divisione dedicata al patrimonio storico e contemporaneo della Haute Joaillerie Chanel ha sede nel cuore di Parigi, all’interno dell’edificio al n. 18 di Place Vendôme, acquistato nel 1997. Qui, distribuiti su tre piani, si trovano oltre alla boutique aperta al pubblico anche gli atelier dei maestri d’arte e gli studi creativi diretti da Arnaud Chastaingt e Patrice Leguéreau, rispettivamente direttore creativo del comparto orologiero e di quello gioielliero.
Gli spazi dedicati alle collezioni contemporanee Chanel Fine Jewelry e High Jewelry e al centro la scultura “La Borne” di Johan Creten, alta quasi 3 metri, omaggio alla Colonna Vendôme. Al secondo piano la collana “55.55” della collezione di alta gioielleria “N°5” entrata nel Patrimoine Chanel nel 2022.
È ovviamente un luogo emblematico nel quale tutti coloro che accedono – dalla clientela agli addetti ai lavori – possono respirare e comprendere lo spirito di Mademoiselle, disseminato tra simboli, codici e immagini. Gabrielle era di casa in quel quartiere, aveva eletto Rue Cambon come fucina per la sua alta moda e per molti anni soggiornò proprio in Place Vendôme all’Hotel Ritz.
Gli spazi progettati internamente dall’architetto Peter Marino – per i quali Olivier Polge, famoso “naso” e oggi creatore dei profumi Chanel ha immaginato addirittura una particolare identità olfattiva – hanno accolto l’anno scorso la collana “55.55” della collezione “N°5” e oggi si apprestano a includere un ulteriore testimone di bellezza: l’esemplare più rappresentativo della collezione Tweed de Chanel, presentata nel 2020. Il pezzo più costoso, la collana “Tweed Couture” è stata quindi nuovamente riprodotta per questa occasione importante.
Collana Patrimoine Chanel Tweed Couture in platino e oro rosa, con un diamante taglio coussin da 10,20 carati, zaffiri rosa, spinelli e diamanti.
Al suo lancio la collezione aveva segnato un traguardo di grande rilievo. Abituati a concepire il tweed come protagonista nell’ambito dell’alta sartoria, avevamo assistito al suo coraggioso ingresso nella gioielleria. E badate, non soltanto come una teorica ispirazione, ma come una reale interpretazione all’interno della dimensione orafa, tecnica e creativa.
Una sfida raggiunta lungo più di sei mesi di disegni, ricerche e riflessioni e ben due anni di lavoro nell’atelier di Place Vendôme in cui Patrice Leguéreau aveva interpretato, per ciascuno dei 45 esemplari, tutta la ricchezza e la poliedricità di questo tessuto. Fu in qualche modo una prima assoluta, tanto quanto quella realizzata da Gabrielle negli anni ’20 con l’introduzione del tweed nelle creazioni di moda, conferendo ad esso un lato femminile fino ad allora inconcepibile.
Leguéreau era sempre stato affascinato dal tweed, ne aveva studiato la particolare morbidezza, le tipiche irregolarità, il suo aspetto naturale e il grande comfort. Per comprenderne le numerose variazioni aveva incontrato anche François Lesage che desiderando diversificare le attività del suo atelier di ricami fondò nel 1998 un laboratorio tessile per la realizzazione dell’innovativo tweed “serpière”. Grazie a un lavoro incrociato tra lo studio di design, gli artigiani orafi e gli incastonatori, la collezione Tweed de Chanel, aveva riprodotto la sensualità del tessuto, ricco di colori e trame, applicando tecniche di tessitura secolari prese in prestito dalla Scozia e padroneggiate alla perfezione dalla Maison Lesage.
Aggiustamento della pietra centrale: un diamante taglio coussin di 10,20 carati DIF tipo IIa.
“La collana “Tweed Couture”, che unisce la maggior parte delle sfide tecniche che abbiamo dovuto affrontare nel 2020, è stata l’esemplare più ambizioso di questa collezione di alta gioielleria”, ha spiegato il direttore del Chanel Jewelry Creation Studio.
“Ad esempio, sono state assemblate più di 980 articolazioni per creare la sua eccezionale morbidezza. Ecco perché oggi Chanel è orgogliosa di donare questo pezzo eccezionale al dipartimento Patrimoine come preziosa testimonianza della nostra creatività e del nostro savoir-faire”.