Lo aveva promesso alla stampa durante la Biennale des Antiquaires a Parigi. E la promessa è stata mantenuta. Nirav Modi, a capo dell’omonima maison di alta gioielleria, punta all’espansione.
Dopo Londra, (leggi l’articolo della scelta di Nirav Modi di aprire la sua prima boutique europea a Londra), ora è la volta di un nuovo flagship store nel cuore di Hong Kong.
Eclettico nelle sue creazioni come nella vita. Nirav Modi sta dando prova di essere non solo bravo nell’alta gioielleria, ma anche nell’aspetto più imprenditoriale del business. Dal 26 ottobre il suo nome si aggiunge così a quello dei grandi players del mondo del lusso internazionale ospitati all’1881 Heritage, una location d’eccezione, non solo shopping Mall, uno dei pochi a cielo aperto, ma sede di hotel, ristoranti ed eventi culturali. “Sono felice di aprire il primo flagship store internazionale a Hong Kong, l’epicentro dell’Asia. Finora è stato un piacere assistere alle evoluzioni di questo mercato, ora è arrivato il momento di farne parte” , ha commentato il designer alla cerimonia di inaugurazione della nuova boutique.
Nirav Modi porta in Cina l’impronta famigliare, cuore dell’Azienda
Ad essere svelate al mercato cinese non solo le creazioni di alta gioielleria, ma anche il patrimonio culturale e tecnologico che le ispira. Qui è la tradizione, forte dello studio e del commercio dei diamanti lungo tre generazioni, ad essere l’heritage più importante.
L’impronta famigliare continua a costituire il cuore dell’azienda e la scelta delle pietre preziose è fondamentale per ciascuna creazione. Selezionati e scelti tra D, E, F per colore, e da Flawless a VVS per la purezza, i diamanti vengono tagliati nella città di Surat, centro dell’artigianato diamantario indiano. Mentre a Mumbai un pool di designer internazionali e più di 500 artigiani indiani proseguono la realizzazione dei modelli.
I gioielli di Nirav Modi sono progettati per esaltare la femminilità, alla ricerca della massima leggerezza cinetica.
Come la spilla Mughal, un omaggio allo stile floreale e agli intarsi marmorei dell’architettura indiana.
I diamanti sono meticolosamente tagliati e posizionati per creare una nitida e delicata silhouette. Quella del Boteh, o Buta, di origine persiana, dalla caratteristica forma a goccia.
Il motivo, riprodotto sui preziosi scialli “Cachemire”, è stato poi ripreso dagli industriosi tessitori della città di Paisley in Scozia e col passare del tempo ha acquisito il nome della città.

Spilla Mughal Nirav Modi
Diamanti taglio “Mughal”, “Jasmine” (forma pera), brillante e briolette per un totale di 20.50 carati, montati su oro bianco (18K)
Il Boteh, (già all’epoca sassanida 200 AC – 650 DC) sembrerebbe ispirato – tra tante ipotesi – al mango, un frutto talmente apprezzato in India che gli alberi migliori, al momento della maturazione, vengono protetti da guardie armate. La sua particolare forma a goccia è riconoscibile nella gioielleria indiana nel jigha, la parte centrale verticale dell’ornamento del turbante, il cosiddetto Sarpech.
Un intreccio ancestrale di storia e cultura che affonda le sue radici nel passato e che Nirav Modi ci fa riscoprire nelle sue creazioni.
Parure Spring Delight Nirav Modi
Collana ed orecchini con diamanti (48 carati) e smeraldi colombiani (61 carati).