A partire dal 6 luglio, una privilegiata clientela internazionale può scoprire a Londra, il primo capitolo della nuova collezione di alta gioielleria Résonances de Cartier.
Sarà invece New York la metropoli scelta per svelare il secondo avvincente episodio il prossimo ottobre.

Il sipario si apre, le luci illuminano il palcoscenico e una dopo l’altra le note musicali avvolgono il teatro. Leggera ed impalpabile, poi sempre più intensa e potente la melodia si sprigiona e avvolge lo spettatore.
Allo stesso modo potremmo paragonare ad una sinfonia musicale le cento creazioni di alta gioielleria che compongono Résonances De Cartier. Ogni pietra possiede una ben precisa forza vitale, una nota vibrante che, sapientemente diretta dall’arte dei maestri gioiellieri conduce verso l’armonia.
Nela gallery:
· Cartier – Résonances – Collana Bengalore – in oro bianco, zaffiri, smeraldi, rubini incisi, brillanti. Da questo delizioso Tutti Frutti si possono ricavare numerose variazioni: i motivi staccabili permettono di giocare con spille da bavero, spille per capelli, orecchini… Alternativamente esistono orecchini creoli e anello.
· Cartier – Résonances – Bracciale Panthère Narcisse – in oro giallo, un berillo di 167.64 cts, brillanti, ossidiana. La pantera dagli occhi di granato tsavorite osserva il suo riflesso specchiandosi in uno straordinario berillo giallo verde (167.64 cts), sostenuto da una delicata struttura di oro e brillanti.
Come ogni grande compositore è subito riconoscibile all’orecchio dell’intenditore per la sua precisa verve melodica, così anche la Maison parigina, seppur innovando e adeguandosi alla contemporaneità, resta fedele alla sua essenza stilistica. Beethoven, ad esempio, aprì la strada al Romanticismo e portò la musica verso orizzonti inesplorati, nuovi timbri, ritmi e melodie; Cartier, fece altrettanto nell’universo della gioielleria. Visionario per combinazioni audaci, cromatismi e geometrie, fu il grande pioniere dell’Art Déco del XX secolo.
Cartier – Résonances – Éclosion collana con nappine – in oro giallo, brillanti, granati, pietra di luna, tormaline (verde, arancione, rosa), rubellite, peridoto, rubini, onice. Il motivo centrale a doppia nappa è amovibile e può essere indossato come spilla. La parure comprende anche bracciale, anello ed orecchini. Dal 2013 Cartier gioca con le pietre fini per nuove interpretazioni del famoso Tutti Frutti.
Basta uno sguardo per riconoscere nella nuova collezione il classico richiamo agli accostamenti di colore tipici della sua creatività espressiva. Perfetta sintonia di linee e forme tra nero, bianco e verde nell’anello Coda, dove la vibrazione arriva misteriosa ed irrefrenabile da uno smeraldo cabochon di 21 carati.

Protagonista di Résonance di Cartier è il carattere distintivo e personale delle pietre fini, ognuna diversa dall’altra per indole e temperamento.
Nella più classica tradizione del “Toi et Moi” l’anello “Clair Obscur” esprime il rapporto di raffinato antagonismo tra un diamante incolore ed uno Fancy Black. Altero, sensuale, fiero nella sua tonalità così rara, il diamante nero Fancy Black presenta una cristallizzazione regolare, completamente diverso dalla struttura del carbonado, non considerato come “gemma”.

Gli orizzonti si fanno più ampi, nascono nuove possibilità ed interpretazioni.
I cambiamenti sono repentini, come quando osserviamo il cielo nella sua vastità. Davanti occhi scopriamo nuove sfumature come quelle eteree dell’anello “Ciel d’orage”.
Per la prima volta Cartier porta la bellezza dello spinello blu in una collezione di alta gioielleria e lo abbina al rosa pallido dei diamanti. Ci sembra di vedere la cupa bufera descritta da Giovanni Pascoli virare in una rosea nube serale che preannuncia cirri di porpora e oro.
Nella gallery:
· Cartier – Résonances – Anello Ciel d’orage – in oro bianco con uno spinello blu di 46.14 cts, rubini, perline faccettate di diamanti rosa e brillanti.
· Cartier – Résonances – Collana in platino, brillanti, onice, sfere di pietra di luna color fumo e un opale di fuoco di 42.13 cts taglio a cuscino. Alla collana è abbinato un anello in parure.
Se l’energia che scaturisce da ogni gemma è uno dei fondamenti su cui è costruita la collezione Résonances, il movimento ed il ritmo dettato dall’architettura dei disegni di Cartier è l’altra grande colonna portante della Maison.
Sono assolutamente inedite, in attesa di brevetto, le performance tecniche di “Eurythmie”: una volta indossato, applicando una leggera pressione sulle scaglie del bracciale, si ottiene il passaggio dal lato pavé di diamanti a quello in lapislazzuli. Un savoir faire di estrema virtuosità raggiunto con tutta l’arte dei maestri gioiellieri.

Da sempre paladino della purezza e dell’essenzialità delle forme, Cartier evoca la geometria più astratta in alcune creazioni piene di movimento e cinetismo.
Attraverso il binomio diamanti e cristallo di rocca, tanto caro all’Art Déco, e linee pure ed essenziali, Cartier ci fa rivivere il mito hollywoodiano degli anni 50.
“Twisting light” ha molto in comune con i bracciali che Cartier creò per Gloria Swanson e che l’attrice indossò nella pellicola cult “Sunset Boulevard” (Via del tramonto). Il gioiello è pura architettura in movimento, una grande Diva, ammaliante ed orgogliosa del suo fascino retrò.