Grazie al Laboratorio Gemmologico Gübelin la tracciabilità degli smeraldi non sarà più un segreto. L’Emerald Paternity Test, una nuova tecnologia basata su speciali nano particelle, garantirà l’esatta provenienza geografica della gemma. Ma perché si arrivi ad una trasparenza globale nel commercio degli smeraldi, occorre l’adesione di tutti i paesi produttori.

“Fin dalla creazione del laboratorio gemmologico GÜBELIN nel 1923, il nostro principale obiettivo è sempre stato fornire ai clienti spiegazioni il più precise e complete possibili. Questa nuova tecnologia porterà trasparenza nel settore delle pietre preziose in un modo completamente innovativo.”
Così ci spiega Raphael Gübelin, Presidente dell’azienda svizzera a conduzione familiare nata nel 1854, il cui il laboratorio fa parte come società affiliata ed indipendente.
L’occasione è il recente sviluppo di una tecnologia rivoluzionaria, l’Emerald Paternity Test, che per la prima volta renderà leggibile e quindi trasparente agli occhi della clientela, l’origine geografica degli smeraldi.
Sviluppata per resistere alle comuni procedure alle quali viene sottoposto uno smeraldo prima di raggiungere il consumatore finale (Estrazione, lavaggio, selezione, taglio, OLIATURA*, taglio, lucidatura, incastonatura), la tecnologia utilizzerà nano particelle costituite da sfere di silicio nelle quali è imprigionato il DNA e che verranno applicate, direttamente in miniera, sul cristallo di smeraldo non ancora lavorato. In più, le nano particelle potranno essere analizzate e decodificate in ogni singola tappa della catena di lavorazione.

* Per il momento, E.P.T. può essere applicato agli smeraldi la cui trasparenza è migliorata con l’oliatura e non funziona con pietre impregnate da “resine” (pietre peraltro escluse dai grandi gioiellieri).
L’Emerald Paternity Test offrirà ai minatori (siano essi impiegati in grandi imprese o in piccole cooperative artigianali), ai governi, alle organizzazioni commerciali, agli enti di controllo, ai marchi di alta gioielleria ed ovviamente ai consumatori finali un livello di trasparenza assolutamente nuovo nel mercato degli smeraldi, creando un approccio basato su fiducia e sicurezza.
Come riferisce Daniel Nyfeler, Direttore del Laboratorio Gemmologico Gübelin:
“Questa tecnologia offre a tutte le parti interessate nella catena di produzione – dai minatori ai consumatori finali – la possibilità di provare l’esatta provenienza geografica degli smeraldi, infondendo fiducia e sicurezza. Ciò consente di raggiungere un nuovo livello di trasparenza nel commercio delle pietre preziose.”
È la prima volta che la nanotecnologia – il settore tecnologico che si occupa di investigare materiali di dimensioni inferiori a 100 nanometri – viene utilizzata in un contesto come questo. Risulta di fondamentale importanza infatti che le dimensioni stesse delle particelle utilizzate siano invisibili al microscopio ottico, quindi non influenzino in nessun modo né l’aspetto esteriore, né la qualità o le caratteristiche della pietra preziosa.

Gübelin Jewellery è il primo marchio di gioielleria al mondo ad offrire smeraldi contenenti queste particelle.
L’Emerald Paternity Test è stata impiegato per la prima volta nello smeraldo (6 cts) che adorna l’anello di platino «Ancient Path» di Gübelin Jewellery, tracciando la sua origine alla miniera Belmont di Itabira, nello stato brasiliano di Minas Gerais, dove sono state aggiunte le nano particelle alla struttura della gemma grezza. Da quel momento in poi, la pietra preziosa potrà sempre essere associata univocamente alla propria origine geografica.

L’Emerald Paternity Test offre quindi ai clienti la certezza circa la provenienza del loro smeraldo.
Non si tratta di un esame gemmologico, perché la tracciabilità degli smeraldi non ha nessun legame con la loro qualità. La trasparenza così offerta riguarda invece l’etica, in linea con la filosofia del Kimberley Process. Gübelin si propone quindi di garantire al cliente finale una pietra “pulita” e quindi accettabile perché estratta nel rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. Niente ci può trovare più d’accordo.

In futuro però, se l’Emerald Paternity Test resterà circoscritto a pochi produttori – per il momento, Brasile e Zambia, sono già produttori rispettosi dell’ambiente e dell’etica in generale – l’impatto sul mercato dello smeraldo purtroppo rimarrà assai limitato. L’ago della bilancia sarà l’accettazione o meno dalle miniere colombiane. Se i produttori degli smeraldi, ad oggi ancora considerati come i più pregiati, non si allineeranno, L’Emerald Paternity Test rimarrà relativamente aneddotico. Sarà comunque il mercato a decidere del suo successo commerciale, la fase successiva sarà poi educare i gioiellieri e dunque i clienti finali, perché una tale sofisticazione non sarà alla portata di tutti!
