Adele Tamiso Cologni e Franco Cologni scelgono Sotheby’s per mettere in asta una parte della loro collezione storica di orologi e gioielli. Il ricavato sarà devoluto per promuovere le numerose iniziative della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte tra cui l’apertura, nel 2020, di uno spazio dedicato all’alto artigianato italiano nella sede della Triennale di Milano.
Alcuni esemplari disponibili all’asta on line di Sotheby’s fino al 6 Novembre 2019. Cartier, spilla con smeraldi, zaffiri, rubini e diamanti, datata 1930. Cartier, “Himalia”, orologio da polso in oro bianco, diamanti e diamanti neri, datato circa 2004. Cartier, “Uccello in volo”, spilla con uno smeraldo ovale taglio cabochon, rubini e brillanti, datata 1962.
A 25 anni dalla nascita della Fondazione Cologni dei Mesteri d’Arte, i fondatori, Adele Tamiso e suo marito Franco Cologni, confermano ancora una volta il loro appassionato mecenatismo. Per promuovere, proteggere e trasmettere la cultura dei mestieri d’arte si separano di una parte della loro collezione privata, devolvendo il ricavato in tutela del saper fare italiano.
Se chi vi scrive dovesse sintetizzare in un breve titolo il significato di questa asta, sceglierebbe “atto d’amore”. Ma badate, la parola amore, che pare così immediata, nel suo significato custodisce un caleidoscopio di intenti e di affinità elettive.
In primis ciascun esemplare della collezione non racconta soltanto l’epoca in cui è stato forgiato, i codici estetici e il design scaturito in seno alla marca che l’ha plasmato. Come spesso capita quando ci si trova dinanzi a queste forme d’arte, è possibile percepire, rispetto alle altre espressioni creative, una dimensione umana e personale. Riconosciamo cioè la valenza emotiva del gioiello o del segnatempo. Scelto, acquistato, entrato di conseguenza in contatto, in dialogo, in una empatia alchemica con colei, o colui, che tante volte l’ha indossato nella vita. Ma c’è di più! Adele Tamiso Cologni e Franco Cologni, sono giunti alla consapevolezza che il valore di un capolavoro sia custodito nel saper fare del maestro che l’ha forgiato. Questa consapevolezza li ha indotti già negli anni ‘90, ben prima di altri che come loro lavoravano nel mondo del lusso, ad istituire una Fondazione che in Italia potesse promuovere e trasmettere la cultura del mestiere d’arte italiano.
Appare dunque evidente che questi gioielli custodiscono un qualcosa che ai più potrebbe essere sfuggito, ma non ad Adele e Franco che hanno compreso il vero significato che si nasconde nella bellezza. Fortunati quindi coloro che si aggiudicheranno tali creazioni perché ogni lotto porta nell’anima anche il desiderio della tutela culturale di quel saper fare che l’ha forgiato.
Cartier – Bracciale flessibile in oro giallo e diamanti taglio brillante. Al centro del gioiello è rappresentata la divinità egizia Horus dalla caratteristica silhouette di falco.
Un “saper fare” che non palpita soltanto nell’universo della gioielleria e dell’orologeria. Come ci insegna il lavoro della Fondazione in questi primi 25 anni, il talento del maestro d’arte è intrecciato nelle maglie di un tessuto ricamato, è il deus ex machina che dirige le pazienti fasi di cottura della ceramica e della soffiatura del vetro, è l’artefice della melodia che scaturisce dal liuto cremonese. Questi sono solo alcuni esempi per esprimere quanto l’Italia sia una florida culla dell’alto artigianato.
Ma gli artefici di tutta questa bellezza devono avere la possibilità, la visibilità e la cultura di perpetuare la propria eccellenza anche nell’avvenire. Educare le giovani generazioni alla bellezza dei mestieri d’arte e alla comprensione del vero significato del Bello necessita quindi di risorse umane, mentali e materiali. Un lavoro che appassionatamente la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte continuerà a svolgere nel futuro.

Vacheron Constantin – Patrimony 250th Anniversary, Ref. 91180, orologio in edizione limitata in oro rosa, datato circa 2005.
Durante la serata di presentazione della collezione a Palazzo Serbelloni di Milano, sede della casa d’aste, il Dottor Alberto Cavalli, Direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ha così spiegato: “La Triennale di Milano, che nasce proprio per dare voce e valore alle arti applicate, dall’anno prossimo ospiterà la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte in uno spazio che si chiamerà “Crafts”, dove saranno presentate al pubblico mostre significative sui mestieri d’arte. Questa iniziativa è un’opportunità che non avremmo nemmeno potuto immaginare se non ci fosse stato questo passo commovente questa sera. Grazie quindi ai Signori Cologni per questa nuova vita che date alla Fondazione a 25 anni dalla sua creazione”.

Cartier, Bracciale in platino e diamanti taglio baguette e brillanti, datato 1932. Le maglie geometriche di questo gioiello raccontano le influenze che l’Art Déco ebbe nell’alta gioielleria parigina e le intuizioni creative scaturite nella Maison Cartier.
In apertura: Cartier, Cloche, orologio da polso in edizione limitata in oro giallo, datato circa 1990.
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