Celebrazioni in grande stile in casa Sotheby’s. Ad un anno dall’apertura del salone londinese di New Bond Street, boutique dedicata alla vendita di creazioni uniche e diamanti per i clienti più appassionati, Sotheby’s Diamonds festeggia il primo anniversario svelando 100 carati di perfezione.
I fortunati che tra il 7 e 8 febbraio si trovavano a Londra hanno avuto così la possibilità di vedere per la prima volta dal vivo lo straordinario diamante bianco di 102.34 carati, unico nel suo genere, dal taglio tondo e perfetto secondo ogni giudizio della critica. Quasi unica pietra di questo tipo mai classificata dal G.I.A. ( Istituto Gemmologico Americano), il diamante ha ottenuto il più elevato grado di classificazione per tutti i parametri, le cosiddette 4 C, con le quali universalmente si giudicano le sue qualità: colore D, il livello più alto per i diamanti bianchi, Flawless, cioè eccezionale purezza data dalla totale assenza di inclusioni, ed una sublime politura e simmetria.
Formatisi da tre ad un miliardo di anni fa, i diamanti possono considerarsi come uno dei più grandi tesori di Madre Natura, antichi quasi quanto la terra stessa. In termini di composizione chimica si suddividono in due “tipi” principali – tipo I e tipo II – basati sulla presenza o assenza di azoto che può sostituire gli atomi di carbonio nella struttura. I diamanti di tipo IIa non contengono azoto. Come i famosi diamanti Cullinan e Koh-i-Noor, che fanno parte dei gioielli della Corona Inglese, la pietra di Sotheby’s Diamonds appartiene così al sottogruppo che comprende meno del 2% di tutti i diamanti esistenti in natura, caratterizzato da una purezza chimica superiore a tutti gli altri e da una trasparenza ottica sorprendente. Un’altra proporzione di diamanti tipo IIa veniva dall’India ( i cosiddetti Golconda), ma sono poi successivamente stati estratti in tutte le principali regioni produttrici al mondo.
La sede di Sotheby’s Diamonds in New Bond Street a Londra.
Sebbene un diamante taglio brillante di 100 carati abbia dimensioni così importanti da trovare difficilmente una montatura per essere comodamente indossato da una fortunata signora, la presentazione di Sotheby’s Diamonds potrebbe dare inizio ad una vera e propria “Carica dei 101”.
Una corsa già iniziata due anni fa quando il maestro gioiellerie Wallace Chan ( CLICCA QUI per leggere la sua intervista a The Ducker Magazine) aveva scelto per la collana “Heritage in Bloom”, realizzata in collaborazione con Chow Tai Fook, un sensazionale diamante taglio rotondo di 104 carati, D, IF, IIa, triple excellent. In passato Sotheby’s e Christie’s avevano battuto all’asta gemme di altrettanta caratura e bellezza però con tagli e forme diverse (ovale, a goccia, a gradini cioè il cosiddetto taglio smeraldo). In quei casi il pubblico aveva avuto una chiara notizia del prezzo di aggiudicazione, potendo quindi formulare ipotesi sull’andamento e sull’interesse effettivo del mercato internazionale nei confronti di gemme così importanti.
Wallace Chan – Sun of Soul Necklace – Collana con diamante giallo di forma quadrata di 80.69 cts, smeraldo di 5.95 ct, diamanti gialli, diamanti verdi, granati tsavorite. La collana sarà svelata per la prima volta al pubblico durante la prossima edizione del TEFAF nella città di Maastricht dal 10 al 18 Marzo 2018
Questa volta invece la vendita da parte di Sotheby’s Diamonds, se ci sarà, sarà completamente privata e solo l’acquirente avrà la facoltà di scegliere se rendere pubblico il prezzo di acquisto.
Nel caso in cui il luminoso protagonista del salone in New Bond Street non trovasse consenso o realizzasse una quotazione inferiore alle aspettative, media ed appassionati non riceveranno notizie. Una strategia abile e prudente scelta da uno dei più importanti players internazionali nell’universo dell’alta gioielleria che conferma le recenti difficoltà a vendere sul mercato globale le “mega pietre”. Trend negativi e nuove tendenze? E’ ancora difficile da definire.
Ma qualche spiacevole esperienza si è già verificata l’anno scorso quando la società russa Alrosa, uno dei leader mondiali dell’industria mineraria di diamanti, ha visto andare invenduto lo spettacolare “The Romanovs”, 51.38 carati taglio brillante D VVS1, triple Excellent, il più grande mai proveniente dalle miniere russe. La pietra principale era stata ricavata dal grezzo di 179 carati estratto nella miniera di Nyurbinskaya nella Repubblica di Sakha (Yakutia) nel 2015, insieme a 4 altre pietre minori ( da 1.39 a 16.67 carati). Sebbene le 5 gemme, collettivamente chiamate “The Dynasty Diamonds”, fossero state protagoniste di un roadshow internazionale di ben tre mesi, tra Hong Kong, Ramat Gan (Israele) e New York, “The Romanovs” non è riuscito ad infiammare gli animi dei 130 partecipanti all’asta on line del 29 novembre scorso, lasciando un po’ di amaro in bocca a chi credeva in un suo successo assicurato.