Fino al 9 gennaio 2022 la boutique Van Cleef & Arpels di via Monte Napoleone 10 a Milano presenta la mostra “Creazioni oltre il tempo”. L’esposizione svela un percorso ricco di curiosità che dagli anni ’30 giunge fino ad oggi, ponendo in dialogo creazioni storiche e gioielli contemporanei. Un’occasione imperdibile per scoprire quanto il mondo della Haute Joaillerie sia fortemente legato alla cultura, alle arti e al talento umano.
Il progetto si iscrive nella volontà di Van Cleef & Arpels di aprire i confini del proprio heritage al grande pubblico, promuovendo la comunicazione dei valori della gioielleria ispirata da universi paralleli come la moda, la natura, il sentimento, ma anche dall’avanguardia artistica e dai mestieri d’arte. Influenze che riscopriamo più attuali che mai e che sono capaci di rendere un gioiello antico incredibilmente attuale anche per il XXI secolo. La mostra, proposta al piano inferiore della boutique di via Monte Napoleone, si apre con una delle creazioni più emblematiche della Maison, la collana Zip. Un esempio deliziosamente tangibile del pionerismo in gusto e savoir-faire custoditi tra le mura dei laboratori Van Cleef & Arpels.
Collana Zip trasformabile in bracciale, 1951 in platino, oro giallo e diamanti, Van Cleef & Arpels Collection. Bracciale Zip, 1955, in platino, oro giallo, smeraldi, diamanti, Van Cleef & Arpels Collection. Collana Zip Antique Disco trasformabile in bracciale. Oro rosa, onice, corallo, diamanti.
© Van Cleef & Arpels SA
La collana Zip, icona del gioiello trasformabile
Se infatti oggi si parla molto di trasformabilità e tutti i marchi importanti propongono nelle nuove collezioni almeno un esemplare in grado di mutare la propria estetica e permettere una multi portabilità, in casa Van Cleef & Arpels la fluidità preziosa è uno dei codici storici che risalgono al XX secolo. Fu Renée Puissant, figlia di Estelle Arpels e Alfred Van Cleef, a dare vita nel 1950 a un esemplare iconico, la collana Zip che, votata all’ergonomia e alla praticità, in pochi gesti si tramutava in bracciale. Il gioiello con la sua forte personalità proponeva un’estetica completamente rivoluzionaria, interpretando nell’oro e nei diamanti le forme razionali e moderne delle chiusure lampo entrate nell’alta moda nel 1930 grazie Elsa Schiapparelli. Probabilmente ispirata da una proposta della Duchessa di Windsor nel 1938, la creazione richiese numerosi anni di studi e progetti per giungere alla definizione di un’incredibile maestria orafa tutt’oggi perpetuata nei modelli contemporanei.
Collana Corde, 1947 in oro giallo, platino, diamanti, Van Cleef & Arpels Collection. Bracciale Corde, circa 1955 in oro giallo, diamanti, Van Cleef & Arpels Collection. Collana Liane in oro rosa, agata bianca, ametiste e diamanti.
Collana, 1971 in oro giallo, ametiste. Van Cleef & Arpels Collection.
Borsa da sera Vimini, 1959 in platino, oro giallo, diamanti Van Cleef & Arpels Collection.
L’influenza della moda nel gioiello
Lo spirito avanguardista della Maison viene illustrato lungo il percorso da numerosi esemplari, alcuni esposti in Italia per la prima volta, che citano la forte contaminazione tra arte orafa e sartorialità. Dopo l’entusiasmo per le geometrie Art Déco, alla ribalta negli anni ’20 e ’30, il gusto della gioielleria cambiò di pari passo alle evoluzioni della Haute Couture. Fu proprio Parigi la culla nella quale presero forme nuove interpretazioni “rubate” ai nastri, ai pizzi ai merletti. Accanto al platino, l’oro acquistò una posizione rilevante. Lavorato, traforato, intrecciato come un filo da tessere, vestiva il corpo femminile di un nuovo stile. Frange, nappine, pompon e passamanerie spuntarono sui gioielli Van Cleef & Arpels come risultato di una competenza magistrale dell’alto artigianato protagonista delle collezioni Corde e Pailettes. Fino alla realizzazione di veri e propri accessori come le borsette in oro, platino e diamanti, lavorate a ricordare la texture della stoffa.
Nella gallery alcune declinazioni del bracciale Ludo presenti in mostra. Creato per la prima volta nel 1935, il modello prende il nome da Louis Arpels, chiamato affettuosamente “Ludo” dagli amici. Ispirato all’alta moda è divenuto celebre per il nastro d’oro, la flessibilità delle maglie a mattoncino o a esagono e per la sua chiusura che ricorda la fibbia di una cintura. Nella foto finale un disegno del bracciale Ludo Buttercut, circa 1949. Van Cleef & Arpels Archives
© Van Cleef & Arpels SA
Dedicati alla femminilità e alle sue innumerevoli sfaccettature, i gioielli Van Cleef & Arpels presenti in mostra illustrano gli influssi ricevuti dai cambiamenti sociali a cavallo nel XX secolo. Lo spirito gioioso del secondo dopoguerra e l’esotismo delle tradizioni orientali, la ricerca dell’emancipazione degli anni ’60 e le nuove correnti artistiche degli anni ’70. Il tutto abbinato ai temi più cari alla Maison, come quello della natura, tra flora e fauna. Il celeberrimo bestiario che nel 1954 fu proposto per la prima volta nella collezione “La Boutique” è esposto accanto ai nuovi modelli della linea di spille Lucky Animals, raccontando quanto camaleontico ed emozionante possa essere un gioiello. Dall’umorismo cartoon delle prime clip giraffa e leone, l’itinerario storico si dipana verso delicate farfalle in legno amorino e variopinte opere che celebrano la vivacità delle pietre ornamentali come lapislazzuli, madreperla, corniola e malachite. Un paradiso costellato di piccoli incantevoli interpreti, ciascuno a illustrare il luminoso faro di storia di una grande Maison.
Scheda prodotto della spilla Cat, 1954. Van Cleef & Arpels Archives © Van Cleef & Arpels SA
Spilla Lucky Animals Rabbit in oro rosa, ossidiana mogano, madreperla bianca, onice. © Van Cleef & Arpels SA
Spilla Lucky Animals Turtle in oro giallo, malachite, madreperla bianca, onice. © Van Cleef & Arpels
In apertura: bracciale Ludo Van Cleef & Arpels Archives © Van Cleef & Arpels SA
Se sei appassionato dei gioielli van Cleef & Arpels, leggi qui la storia della collezione Alhambra.