Da tre generazioni la famiglia fiorentina Fedeli si dedica all’arte del restauro per salvare i capolavori del passato e poterli ammirare nel presente.
La competenza dell’atelier è a tutto tondo su ogni settore del restauro e della conservazione: qui si trattano dipinti (affreschi, dipinti su tavola e su tela); manufatti lignei (sculture, mobili, cori e altari, organi e cantorie, soffitti, tarsie); materiali lapidei (sculture, bassorilievi, mosaici, stucchi, gessi, superfici decorate dell’architettura); opere in ceramica, terracotta e porcellana; si eseguono calchi e copie in diversi materiali; si restaurano oggetti d’arte nei materiali più diversi, dal bronzo alla cera all’avorio, dall’osso alla cartapesta.
Il Maestro Andrea Fedeli da oltre quarant’anni è a capo dell’atelier ereditato dal padre e dal nonno, attualmente diretto con il figlio Tommaso, architetto.
Questa fucina di eccellenza da più di un secolo si occupa di conservazione, restauro e valorizzazione di Beni Culturali, avendo come propri interlocutori le Soprintendenze, i Comuni, la committenza ecclesiastica, le più importanti collezioni pubbliche e private italiane e straniere.
Andrea Fedeli è considerato uno dei più grandi restauratori viventi.
Nelle sue mani sapienti sono passate e passano decine di pietre miliari della storia dell’arte, riportate al primigenio splendore grazie alla sua maestria tecnica e artistica.
Idealmente il laboratorio si riallaccia alla tradizione delle grandi botteghe fiorentine del ‘400, dove si ricomponeva l’unità delle arti e dove la sfida principale era confrontarsi con i diversi aspetti della manualità. Un insegnamento che l’intera sua équipe ha fatto proprio, coniugando tecniche tramandate dagli antichi maestri del passato con l’uso di tecnologie modernissime.
«Siamo in grado di gestire le diverse fasi di conservazione di un manufatto artistico nella sua totalità»,
sottolinea con orgoglio il professor Fedeli.
L’atelier Fedeli Restauri è situato a Firenze in Via Livorno 8/16, dove occupa uno spazio di quasi 2.000 mq, suddiviso in aree specializzate, dotate degli strumenti più all’avanguardia nell’ambito della conservazione. Oltre all’insostituibile gesto della mano, software specifici di ultima generazione, laser per alcune lavorazioni del legno e per i tagli di precisione, laser scanner e stampanti per rilievi e stampe in 3D sono diventati supporti ormai insostituibili. C’è persino un laboratorio micro-chimico interno in grado di realizzare indagini diagnostiche, fotografie a infrarossi, sezioni al microscopio. Numerose anche le collaborazioni esterne con il CNR – Centro Nazionale delle Ricerche.
Personalità poliedrica, maestro d’arte di vastissima cultura e preparazione, Andrea Fedeli è tra i fondatori della Scuola di Restauro della Regione Toscana e ha svolto attività didattica presso l’Istituto Statale d’Arte e l’U.I.A. di Firenze, tenendo lezioni anche presso altri importanti poli universitari del nostro Paese.
Un artigiano-artista a tutto tondo, nella vera e propria accezione rinascimentale del termine.
Parecchi i titoli e i riconoscimenti: il più recente è il premio MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, attribuito al professor Fedeli dalla Fondazione Cologni, come rappresentante di una realtà italiana unica ed eccellente.
Vasto l’elenco degli interventi firmati Fedeli (impossibile pensare di citarli tutti). Nell’ambito del restauro pittorico, particolarmente importanti quelli eseguiti in Palazzo Ducale e in Palazzo Melograno a Genova. Fra le tele, opere di artisti di prima grandezza, quali Rubens, Veronese, Tintoretto, Tiziano. Nei materiali lignei la bottega vanta azioni di recupero su opere che hanno segnato la storia dell’arte, come i Pulpiti di Donatello e il Ciborio Vasariano in Santa Croce a Firenze.
La bottega firma anche alcuni esemplari restauri di soffitti in legno e stucco dipinto e dorato: tra questi il soffitto della sala degli stucchi realizzato da Domenico di Paris in Palazzo Schifanoia a Ferrara. Anche nel restauro di materiali lapidei l’Atelier Fedeli si è da sempre distinto. Basti citare il monumento a Cosimo il Vecchio del Verrocchio in San Lorenzo a Firenze, i diversi restauri nel giardino di Boboli, dalla Fontana del Carciofo a quella degli Uccellini, fino alla Maddalena penitente di Antonio Canova, tesoro del Museo di Sant’Agostino a Genova.
Dallo straordinario sodalizio creativo tra Fedeli e Sottsass nasce nel 1999 una storica collezione di mobili intarsiati: ventotto opere di grande preziosità e ingegno, testimonianza dell’incontro felice fra due grandi del nostro tempo.
Nella gallery:
Il calco del gruppo dei Quattro Santi Coronati di Nanni di Banco in Orsanmichele a Firenze. Secondo gli studiosi l’opera è datata tra il 1409 e il 1416/1417.
Il modello di studio per la facciata del Duomo di Firenze di Gherardo Silvani del 1635.
Fedeli alla tradizione, alla creatività e alla maestria. Ma fedeli soprattutto a quel talento che ricerca nel savoir-faire tutto italiano un codice di bellezza unica e assoluta.
In apertura: Il soffitto della cappella di Palazzo Ducale a Genova. L’immenso programma pittorico è opera di Giovanni Battista Carlone, eseguito tra il 1653 e il 1655. Nel medesimo palazzo, l’Atelier Fedeli si è intervenuto anche al piano nobile e nella loggia del primo piano.
Photo credit © Fedeli Restauri
A cura della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte