La storia della maglieria su misura Bice & Berta, a Torre Boldone, a pochi chilometri da Bergamo, è un filo di lana che attraversa i decenni e annoda i cuori di donne straordinarie, cresciute in epoche diverse, e unite dalla stessa passione.
Ritratto di Marina Rizzini (a destra), fondatrice di Bice & Berta, con Camilla Calderoli (a sinistra). Madre e figlia, sono accomunate dalla stessa passione per la maglieria su misura, per il prodotto d’eccellenza, per il fatto bene e a regola d’arte. Amano e credono in ciò che fanno, e sulla qualità dei loro capi non ammettono compromessi. Foto Francesco Romeo
Passione che ha spinto Marina Rizzini a fondare questo laboratorio e atelier più di 27 anni fa, e a farne un luogo speciale che invera i soffici sogni su misura della sua clientela e li trasforma in perfetti capi da indossare. Il suo interesse per i filati e per la confezione nasce grazie alla zia Bice, sarta finita che da bambina la sedeva sul tavolo del suo minuscolo laboratorio e le insegnava a lavorare all’uncinetto, a ricamare e a lavorare a maglia, per preparare colorati abitini per le bambole.
Maglia liquirizia a scatolina in filato fantasia bicolore su finezza 5, con applicazione di bordi a goccia pendenti realizzati a mano all’uncinetto. Pantaloni PDP svasati in tessuto di seta misto cotone. Da anni Marina Rizzini propone infatti anche capi realizzati in tessuto, al fine di completare i nuovi look della collezione in maglia. L’idea è quella di creare indumenti che sembrino cuciti addosso al pari dei capi di maglieria. Il cappello in cotone è realizzato all’uncinetto in punto conchiglia da Camilla Calderoli. Foto Francesco Romeo – art direction FORO studio
Le origini del marchio: una passione di famiglia.
Nel piccolo paese della Val Brembana dove trascorre l’infanzia, durante le tranquille serate a casa, la mamma Marì la guida invece nella confezione di abiti per sé, ispirati alle forme e ai colori delle riviste patinate.
Da adulta Marina si trova a lavorare per alcuni anni negli uffici di un’azienda di combustibili, ma la sua passione, mai sopita, le suggerisce un futuro diverso.
Dopo la nascita delle figlie Greta Bice (come la zia) e Camilla Berta (come una bisnonna che, come da proverbio, filava), Marina Rizzini lascia tutto per fare quello che desidera davvero: è il 1992 e nasce a Bergamo il suo laboratorio di maglieria, dove realizza capi su misura a mano o con macchine rettilinee manuali di inizio Novecento, sempre utilizzando materiali di altissima qualità.
Appoggiata dal marito Marco, e persuasa dalle ordinazioni ormai numerose, nel 1998 acquista un laboratorio più grande a Torre Boldone, dove fonda il marchio Bice & Berta, i nomi delle figlie, così come quelli della zia e della bisnonna.
Giacca da uomo in cashmere felted con bottoni vintage in corno intagliati a mano. Il capo spalla è infeltrito seguendo la ricetta segreta di famiglia, nata da un felice errore e messa a punto dopo anni di studio e sperimentazione. Il laboratorio Bice & Berta realizza anche morbidi accessori da uomo e da donna come questo berretto a coste in cashmere, e la sciarpa a coste con frange applicate a mano, sempre in cashmere. Foto Francesco Romeo – art direction FORO studio
Tutta la passione di famiglia per la maglieria e la confezione si condensa così in un progetto imprenditoriale, frutto di un gineceo familiare che ha saputo tramandare abilità e passioni di generazione in generazione, prezioso patrimonio di Marina Rizzini e ora anche della figlia Camilla Calderoli, che lavora con lei.
Camilla eredita infatti il gusto e l’eleganza della madre, e neanche a dirlo, la sua passione. Cresciuta in laboratorio, dove ritagliava e cuciva abitini per le bambole, ricalcando l’infanzia della mamma, decide di studiare sodo e scoprire il più possibile di quel mondo in cui si è trovata immersa fin da piccola.
Si laurea così al Politecnico di Milano in Design della moda, e dopo 3 anni di esperienze in importanti aziende della moda e della maglieria, sceglie di tornare a casa per affiancare Marina e per buttarsi a capofitto nella creazione di nuovi modelli e nuove invenzioni, sempre con un’attenzione maniacale per la cura dei dettagli e delle finiture, vera firma distintiva dell’atelier. Con il suo ingresso in Bice & Berta, si intensifica la produzione a mano, sia con i ferri sia a uncinetto (le sue due passioni).
Gonna salopette con tasche in tessuto tartan e dolcevita in finissimo cashmere, mini kimono in cashmere felted. Con l’entrata di Camilla Calderoli nell’attività di famiglia, le linee pulite delle collezioni Bice & Berta parlano un linguaggio ancora più contemporaneo, offrendo capi adatti ad ogni età. Foto Francesco Romeo – art direction FORO studio
Bice & Berta: un laboratorio a misura di donna.
Marina non potrebbe essere più felice della sua scelta: “Camilla è molto creativa, dà un contributo fondamentale alla preparazione delle nuove collezioni e ha una manualità eccezionale. Completa i capi con inserti stupendi all’uncinetto e realizza maglioni con i ferri avvalendosi di materiali naturali e preziosi non utilizzabili sulle macchine. Inoltre è molto a suo agio con la tecnologia e quindi riesce meglio di me a coniugare tradizione e contemporaneità”.
In questo laboratorio tranquillo e fucina operosa allo stesso tempo, le esperte collaboratrici (tutte donne) di Marina e Camilla, scandiscono le ore con il suono delle macchine e qualche chiacchiera, uscendo dal lavoro in un orario che permetta loro di seguire i propri impegni, che siano di mamma, di nonna o di ragazza, perché Marina vuole un laboratorio che sia a misura d’uomo, o per meglio dire, a misura di donna.
Questa umanità la percepiscono anche le clienti, quando varcano la soglia di questo luogo fuori dalla confusione cittadina, uno show-room dove potersi accomodare e scegliere insieme il capo più adatto, chiedere delle modifiche, inserire dettagli. Marina Rizzini dedica tutto il tempo necessario a ciascuna cliente, e con molte ha instaurato nel tempo un rapporto di amicizia e di fiducia tali da riuscire a interpretarne al volo le fantasie e soddisfarne sia i desideri estetici, sia le esigenze della comodità.
Baby salopette in cashmere lavorato a coste piatte. Il berretto è in stoppino di cashmere non ritorto, fatto a mano con i ferri per lavoro tubolare. Questo tipo di filato è ottenuto da materie prime tradizionali lavorate in maniera del tutto nuova, per un effetto completamente originale. Foto Francesco Romeo – art direction FORO studio
“Paragono spesso l’esperienza di comprare un capo da noi alle coccole: la fortuna di avere lo show-room all’interno del laboratorio permette alle mie clienti di vedere dal vivo come creiamo i capi e di apprezzare la manualità, la cura e tutto l’amore con cui li realizziamo”.
E con un archivio di circa 1600 prototipi, e 40 modelli nuovi proposti ogni stagione, tra capi in filati tradizionali o di ricerca, c’è davvero molto tra cui scegliere. Una volta studiato il modello, spesso risultato di una combinazione tra elementi presenti a campionario e gusti ed esigenze della cliente, si prendono le misure, vengono selezionati materiale e colore e infine l’ordine viene affidato alle signore della produzione.
Ed ecco che vengono attivate le macchine rettilinee manuali del laboratorio – sono presenti quelle adatte a ogni misura del filato, dalla 3 alla 14 -, quindi il capo è lavorato a maglia calata, ossia con la realizzazione autonoma di tutte le parti sagomate che compongono il modello, che vengono poi assemblate con le macchine da rimaglio, ad eccezione dei capi in cashmere felted, che non sono calati ma per i quali viene smacchinato un tessuto in maglia poi cotto in lavatrice, secondo la ricetta “segreta” di famiglia.
Pull, maglioni, cardigan, gonne e pantaloni, sciarpe, berretti e gilet, tutti i protagonisti del mondo Bice & Berta sono realizzati su misura, ai ferri, all’uncinetto o con macchine rettilinee manuali di inizio Novecento di finezze comprese tra la 3 (per i filati più spessi), e la 14 (per quelli più fini), condotte interamente a mano. Foto Matteo Mottari
Ultimi passaggi di ogni confezione sono la follatura, se prevista, e la rifinitura con asole, etichette, bordure all’uncinetto, ricami o altre applicazioni a impreziosire il capo, il tutto eseguito rigorosamente a mano all’interno del laboratorio.
I materiali di predilezione sono le fibre nobili, sia per la resa nella creazione di capi eleganti e dalle linee pulite, sia perché permettono anche una continua sperimentazione: le filature italiane fornitrici di Bice & Berta, come Cariaggi, Loro Piana, Cardiff, Zegna Baruffa, negli ultimi anni stanno proponendo materiali innovativi, come filati di lana avvolti nel nylon o stoppini di cashmere non ritorto.
Molto in anticipo sulla tendenza “green” e “upcycle” che ha investito recentemente alcune manifatture, il laboratorio da anni offre la possibilità di realizzare nuovi modelli a partire da vecchi capi ben conservati, che vengono disfatti, lavati e smacchinati. Il filato viene quindi preparato per la sua seconda vita, nel rispetto del materiale e del corretto utilizzo delle risorse, cosicché un possibile spreco si può trasformare invece in un pull, un cardigan, un completo di maglia e pantalone, un abito, una gonna, un gilet nuovi.
Maglia pipistrello in filato cashmere fantasia lavorata controverso su finezza 3, gonna a tre ordini di plissè, in cashmere e seta, dove il cambio di punto viene dato dalla variazione di tensione nella lavorazione. I filati utilizzati dal laboratorio sono tutti made in Italy, di altissima qualità, e prodotti secondo i valori di responsabilità e sostenibilità. Valori che ispirano anche l’attività di “upcycling” di Bice & Berta, che permette alle clienti di recuperare il filato di un vecchio capo molto amato per dar vita a un nuovo capo da continuare ad amare. Foto Francesco Romeo – art direction FORO studio
L’importante, per Marina e Camilla, è che il capo corrisponda ai desideri di chi lo indossa.
“Ci piace pensare che i nostri capi siano senza tempo, che anche fra 10 anni potranno essere indossati senza stancare, dando la stessa gioia del primo giorno, quella che sa donare un indumento che ci piace e che speriamo possa accompagnarci a lungo”.
Sono proprio queste piccole gioie di lana e cashmere, con le loro morbidezze, il fatto bene e a regola d’arte, il sorriso delle clienti soddisfatte a ispirare il lavoro di Marina Rizzini, Camilla e tutte le donne di Bice & Berta, che ogni giorno infondono nelle loro creazioni l’amore per il proprio mestiere.
Il laboratorio, vicinissimo a Bergamo, è un ambiente familiare, ricco di ricordi, dove sentirsi a casa e coccolati. Marina Rizzini, affiancata dalla figlia Camilla, dedica a ogni cliente il maggior tempo possibile affinché sia sicuro e soddisfatto delle proprie scelte. Tra gli scaffali pieni di colori è possibile scegliere il filato preferito, per poi concordare qualsiasi altro accessorio e finitura a completare l’opera in maglia. Courtesy Bice & Berta
In apertura: Bice & Berta, il marchio che firma le morbide creazioni della maglieria su misura di Marina Rizzini, è ispirato ai secondi nomi delle sue due figlie, che a loro volta portano quelli della zia Bice, che ha iniziato Marina ai segreti della maglieria e confezione fin dall’infanzia, e della bisnonna Berta, adorata ava un po’ stravagante, che come da tradizione deonomastica, non poteva che filare. Foto Matteo Mottari
A cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte