«La massima espressione della bellezza e dello splendore, ovvero Venezia e le sue terre, e la più alta rivelazione del talento umano, ovvero la maestria artigiana, si incontrano in un luogo che forse non appartiene (più) a questo mondo: la poesia. Una poesia che Susanna Pozzoli ha saputo cogliere come una vera artigiana del colore, dell’attimo, della luce, che scivola verso il futuro e che evoca un passato mai davvero scomparso», così il presidente dell’omonima Fondazione dei Mestieri d’Arte Franco Cologni racconta il progetto editoriale Venetian Way.

Copertina di Venetian Way, a cura di Susanna Pozzoli, Venezia, Marsilio Editori, ottobre 2021, fotografie a colori, edizione bilingue italiano/inglese. Fotografia raffigurante lo storico squero Tramontin. Le immagini che accompagnano il lettore nel percorso di Venetian Way sono come degli attimi sospesi, frammenti di vita catturati nell’intensa attività delle botteghe.
Il volume raccoglie una selezione del progetto fotografico realizzato da Susanna Pozzoli nel biennio 2017-2018 a Venezia e in Veneto per la mostra Venetian Way esposta a Homo Faber: Crafting a more human future. «Lasciarsi stupire dalla bellezza significa permettere al talento, alla creatività e alla maestria di rinascere ogni giorno nelle operose botteghe dei Maestri che Susanna Pozzoli ha visitato come un’ospite discreta, restituendo prima ai visitatori di Homo Faber, e ora ai lettori di questo volume, una dimensione umana e profonda del lavoro, che nasce dall’amore e che non può fare a meno della poesia».

Nel “ramo del Tiziano”, a Venezia, il laboratorio Mario Berta Battiloro, oggi gestito da Marino Menegazzo, genero del fondatore, è l’unico atelier che produce ancora artigianalmente la foglia d’oro. Tutta la lavorazione avviene in sede, dalla fusione del metallo al metodo di battitura (oggi come nel Settecento), al confezionamento del prodotto finito.
In questo progetto di Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship in collaborazione con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, edito da Marsilio, l’artista è riuscita a entrare in punta di piedi in queste botteghe, delineando ritratti d’eccezione, raccontando luoghi, storie di vita, emozioni molto intime di 21 realtà artigianali d’eccellenza, molte delle quali annoverano la presenza dei talentuosi MAM-Maestri d’Arte e Mestiere, premiati nelle tre edizioni 2016, 2018 e 2020: Emanuele Bevilacqua della Tessitura Luigi Bevilacqua, il maestro del gioiello d’artista Giampaolo Babetto, Marino Menegazzo di Mario Berta Battiloro, Gianpaolo Fallani e il suo laboratorio di serigrafia artistica, l’intagliatore e restauratore del legno Bruno Barbon, Sergio Boldrin con la Bottega dei Mascareri, Stefano Nicolao e i costumi teatrali, le eredi dello squerarol Domenico Tramontin, la maestra merlettaia Lucia Costantini, Andrea Zilio e i prodigi del vetro di Murano, Giorgio Morelato di Morelato Ebanisteria Italiana.

In fondamenta della Misericordia, a Venezia, una grande sala prove accoglie i visitatori dell’atelier di Stefano Nicolao, attore, costumista e personaggio di spicco della comunità artistica veneziana. La lista delle creazioni è lunghissima: tra teatro, cinema, opera e progetti privati per il carnevale l’istrionico artista-artigiano ha esplorato in lungo e in largo la creatività sartoriale e tutte le epoche.
«Venezia è una delle città più scolpite e decorate al mondo. Centinaia di scultori, scalpellini, intagliatori, stuccatori, terrazzieri, mosaicisti, carpentieri navali si sono succeduti nei secoli tramandando, spesso con grandi difficoltà, il loro sapere, la loro storia e la loro tradizione. L’unicità, anche geografica, che distingue la città di Venezia dal resto del mondo ha contribuito a trasmettere fino ai nostri giorni questo incredibile patrimonio materiale e immateriale che ha reso meravigliosa la Regina dell’Adriatico», scrive Toto Bergamo Rossi, direttore della Fondazione Venetian Heritage, impegnata nella salvaguardia dei mestieri d’arte veneti.

Sergio e Massimo Boldrin, tra i pochi artigiani che ancora vivono a Venezia, gestiscono da molti anni due botteghe per la creazione di maschere in cartapesta, una delle quali si trova proprio ai piedi del ponte di Rialto. Negli anni i due mascareri hanno creato le forme più svariate di giullari, folletti e maschere a forma di Luna e Sole, realizzando magistralmente, e rigorosamente secondo la tradizione ormai in gran parte perduta, anche quelle dei personaggi della Commedia dell’Arte.
Completano la selezione delle botteghe delle meraviglie, catturate dall’attento e sensibile occhio di Susanna Pozzoli, nomi d’eccellenza come Ceramiche Artistiche 3B, Ballin, Bonotto, Este Ceramiche Porcellane, Fornace Orsoni Venezia 1888, Tipoteca Italiana, Maglificio Miles, Fonderia Artistica Valese e Tiziano Spigariol. «Venetian Way propone al lettore di entrare con me in questi universi, regalando l’illusione di trovarsi in bottega e ammirare, in un attimo di sospensione, la bellezza discreta e preziosa che questi luoghi incarnano», scrive la stessa fotografa, autrice anche dei personalissimi e intensi testi che accompagnano le immagini.
L’alto artigianato a Venezia (e nel Veneto) possiede un know-how legato fortemente al territorio: la rarità e la preziosità delle produzioni locali hanno da sempre affascinato gli amanti del bello di tutto il mondo, per l’incanto che si genera durante la creazione di vetro soffiato, broccato, merletto, costumi teatrali, maschere, gioielli d’artista e tanto altro.

A Valmosel di Salizzole, nel Basso Veronese, si trova la sede principale di Morelato Ebanisteria Italiana, eccellenza nel mondo del mobile classico e contemporaneo. Ogni progetto realizzato dal team di Giorgio Morelato, grande Maestro ebanista, inizia sempre con la scelta del legno più adatto (acero, ciliegio, frassino, ebano, noce, canaletto, rovere…) per concludersi con lo studio attento delle rifiniture e dei dettagli che rendono le creazioni Morelato capolavori fatti a regola d’arte.
Susanna Pozzoli ha scelto di usare la fotocamera analogica, e non quella digitale, per un motivo fondamentale: lavorare con la pellicola richiede attenzione, precisione e disciplina, gli stessi ingredienti che compongono il lavoro degli artigiani che ha fotografato. Un patrimonio di immagini del saper fare veneziano e veneto, uno straordinario e poetico omaggio alla città lagunare e alle sue maggiori realtà produttive in terraferma!
Il libro è stato presentato con successo a Venezia presso la Sala degli Arazzi di Fondazione Cini lo scorso 8 novembre, davanti ad una affollata platea di artigiani, appassionati e rappresentanti delle istituzioni veneziane. Hanno dialogato con l’autrice sul tema Renata Codello, Toto Bergamo Rossi, Emanuela Bassetti, Federica Muzzarelli, Alberto Cavalli. Un bel momento di festa e di confronto sul tema della Bellezza e dei suoi mai abbastanza celebrati protagonisti.

Alle porte di Arquà Petrarca, in provincia di Padova, si trova la casa-atelier di Giampaolo Babetto, abilissimo orafo considerato il maggior esponente del gioiello d’artista contemporaneo della scuola padovana. Il lavoro geometrico, suo tratto distintivo, non permette sviste e le forme devono essere esatte: alla precisione e all’equilibrio impeccabili nei suoi gioielli si aggiungono la delicatezza del colore e degli accostamenti raffinatissimi tra oro e pietre preziose. Un grande Maestro, riconosciuto in tutto il mondo.
In apertura: In Santa Croce, a Venezia, pazienza, concentrazione e cura sono le doti richieste a chi realizza i capolavori realizzati dalla storica e celebre Tessitura Luigi Bevilacqua. Qui, gli esperti maestri artigiani del team di Emanuele Bevilacqua impiegano ancora oggi telai settecenteschi per la creazione del prezioso velluto “soprarizzo”, un tessuto su due livelli: il velluto tagliato, in alto, che definisce il disegno, e il velluto riccio, in basso, che crea il fondo. Inimitabile maestria.
Photo credit: Susanna Pozzoli ©Michelangelo Foundation
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