Caterina Crepax, con genialità e maestria, ci conduce nel meraviglioso mondo delle sue creazioni in carta che spaziano dai magnifici abiti e accessori, agli oggetti di design, alle sculture.
Caterina Crepax nasce a Milano nel 1964. Si laurea in Progettazione Architettonica e lavora come architetto d’interni svolgendo anche attività parallele nel campo della grafica, dell’allestimento di spazi espositivi e della scenografia di luoghi pubblici.
La sua grande passione fin dall’infanzia è la carta che per lei è creazione, trasformazione, ma è anche portatrice di memoria e testimonianza di un DNA familiare e culturale. È figlia infatti del geniale fumettista Guido Crepax, creatore della mitica Valentina e, nel privato, inventore per i figli di teatrini di carta e soldatini; la nonna realizzava quadri utilizzando pezzi di stoffa.
Caterina Crepax, figli d’arte, architetto e designer, dischiude per noi il poetico e sorprendente mondo delle creazioni in carta, che spaziano dai magnifici abiti e accessori, agli oggetti di design, alle sculture. Caterina Crepax e il suo abito LISA realizzato per Lisa Corti Emporium nel 2013. Foto © Sergio Magnano
Tagli, pieghe, arricciature, plissettature, diventano ricche superfici, strutture complesse; la carta a mano, orientale, preziosa, si mescola a quella di uso comune per dare vita a originali creazioni sospese tra arte e sogno. Busto METROPOLIS realizzato nel 2009 e rivisitato nel 2015. Foto © Susanna Pozzoli
Lei stessa afferma che l’impronta familiare ha contato molto nella sua predisposizione alla manualità e creatività. Inizia infatti presto a vedere come da un foglio bianco possa nascere un oggetto tridimensionale, persino lussuoso. Il padre, vedendo in lei una forte predisposizione, le suggerisce di iscriversi ad Architettura, sicuro che seguendo questo percorso la talentuosa figliola avrebbe trovato la sua strada. Durante gli anni dell’università e successivamente, nel corso della sua esperienza come architetto, impara a “fare”, a estrinsecare gli elementi dagli oggetti, non limitandosi a disegnare un progetto. La sua formazione le permette di non pensare solo all’oggetto in sé, ma anche a come esso verrà esposto, come vivrà nello spazio, come dialogherà con le altre cose, con i luoghi.
Figlia del grande illustratore e fumettista Guido Crepax, si laurea in Architettura e lavora come architetto d’interni, grafica e scenografa. Ma la sua grande passione fin da bambina è la carta, il mezzo che le permette di esprimere appieno il suo grande talento.
Caterina al lavoro nel suo studio intenta a creare uno dei suoi delicati e preziosi abiti in carta: vere sculture fantastiche. L’abile artista-artigiana ama l’ironico gioco della metamorfosi, della trasformazione della carta riciclata in “tessuti” preziosi, in abiti sontuosi dai dettagli straordinari, raffinati oggetti del desiderio. Foto © Alessio Ponti.
Caterina Crepax non si identifica nel ruolo di designer ma definisce la sua posizione a cavallo tra quella dell’artista e dell’artigiano, perché realizza le sue creazioni di carta interamente a mano in armonia con il progetto, con il rispetto del dettaglio, anche quello che non si vede.
Nulla deve essere lasciato al caso, ma accuratamente valutato e soppesato, quale frutto di un pensiero, fantastico ma rigoroso. L’autenticità dei suoi lavori non è legata all’impiego di materiali e tecniche tradizionali perché il suo non è un “mestiere” che esisteva già prima. Così come per le sue opere non è rilevante il luogo di produzione o il territorio.
È molto attenta anche al riciclo e riutilizza materiali cartacei di uso comune come scontrini fiscali, documenti triturati, avanzi di lavori di tipografia, dando vita a nuove forme, spesso sorprendenti, sempre poetiche. Ama l’ironico gioco della metamorfosi, della trasformazione della carta riciclata in “tessuti” preziosi, crea abiti sontuosi dai dettagli straordinari, raffinati oggetti del desiderio. Tagli, pieghe, arricciature, plissettature, sbuffi e intarsi o piegature a rilievo diventano ricche superfici, strutture complesse; carta a mano, orientale, preziosa, mescolata a carta di uso comune per dare vita a originali creazioni sospese tra l’arte, il fashion design e la pura fantasia. Corazze di carta fragili e aggressive, abiti in carta scultorei che prendono spesso ispirazione dal mondo animale, da quello vegetale e da elementi di decorazione architettonica, a volte illuminati al loro interno per effetti di particolare suggestione.
Uno stravagante corpetto in carta, a metà strada tra un corsetto, un’armatura, una scultura da indossare. Caterina Crepax non si identifica nel ruolo di designer ma ama definirsi un’artigiana-artista. Busto ALLOCCA esposto alla Triennale di Milano nel 2014. © Foto di Giovan Battista D’Achille
Caterina realizza le sue creazioni interamente a mano in tutti i dettagli, anche quelli nascosti allo sguardo, con una vena fantastica inesauribile abbinata a una capacità esecutiva preziosa e rigorosa. Spesso illumina i suoi abiti dall’interno, per accrescerne l’impatto emotivo e la suggestione. Abito scultura FLUTTUANTE, esposto nella mostra Capi d’Opera a Palazzo Morando nel 2012. © Foto di Emanuele Zamponi
Il suo approccio creativo alla paper art consiste nel cercare di coinvolgere tutto il proprio sentire nell’oggetto, osservando, cogliendo spunti da quello che ha intorno e convogliando questi spunti in un’espressione compiuta del proprio sé. La conferma della sua identità creativa avviene nel 1995 in occasione di un lavoro durante il Salone del Mobile per conto di un importante produttore di arredo per la casa. Il direttore artistico dell’azienda, conoscendo la sua abilità nella lavorazione della carta, le chiede di realizzare degli abiti da installare vicino agli armadi. Caterina crea e costruisce un intero guardaroba tridimensionale.
Caterina Crepax – Uros Mihic progetto POLIS per Doppia Firma 2017. © Foto Laila Pozzo per Doppia Firma
Abito Pavone. © Foto di Giovan Battista D’Achille
Prosegue in questa direzione sperimentando e creando i suoi lavori praticamente dal nulla: “Non esiste una scuola dove si possano imparare queste tecniche. Non ho mai neanche fatto un corso legato alla moda, perché con i miei abiti non voglio vestire. Mi capita spesso, invece, di essere io a tenere lezioni, e ho visto che funziona, perché riesco a comunicare la voglia di provare, la voglia di fare”.
- Nel 2011 partecipa alla manifestazione “Ecopink” a Londra.
- Dal 2012 è alla Biennale Internazionale della carta “Cartasia” di Lucca.
- Nel 2012 espone alla mostra “Capi d’opera” a Milano, Palazzo Morando.
- Nel 2013 viene invitata all’esposizione “Donne in Bottega” a Milano, Palazzo Morando.
- Nel 2017, insieme al designer serbo Uros Mihich aderisce al progetto Doppia Firma a Milano, Galleria d’Arte Moderna.
Il 4 Giugno 2018, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte conferisce a Caterina Crepax il riconoscimento MAM – Maestro d’Arte e Mestiere – durante la cerimonia di premiazione presso la Triennale di Milano.
Recentemente, al suo lavoro con la carta ha aggiunto l’elemento della luce, che le offre ulteriori possibilità di creare, o di mettere in risalto i dettagli delle lavorazioni e della materia. Ne sono un esempio le lampade e i vasi, sempre in carta, che ha esposto in occasione della mostra “Carta di un Altro Mondo” che si è tenuta nel Novembre 2017 presso il Natusuko Toyofuko Atelier di Corso Como 9, a Milano.
A cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte