I materiali tipici di una certa regione, il gusto e lo stile frutto dell’evoluzione di una tradizione formano un patrimonio di sperimentazioni fortemente legato al concetto di territorialità: è ciò che succede a Valderice, nel Trapanese, piccola area della Sicilia occidentale da secoli centro d’eccellenza nell’estrazione e lavorazione del marmo. Qui, nel 1970, inizia una storia d’alto artigianato e passione che porta la Cusenza Marmi a specializzarsi nella lavorazione del marmo intarsiato, sia ad alto che a basso rilievo. Il capostipite Gaspare Cusenza, classe 1945, e il figlio Rosario oggi, sono i custodi di un sapere ‘ritrovato’ proprio grazie alla lavorazione delle pietre locali – come il Libeccio, il Diaspro tenero di Sicilia e il Giallo antico – estratte nei pressi di Custonaci, primo polo marmifero dell’Isola e terzo polo estrattivo d’Europa.

Il Maestro d’Arte e Mestiere Gaspare Cusenza durante la fase di rifinitura dell’esterno di una vaschetta con baccelli in Avorio di Segesta, opera realizzata nel 2020. A oggi settantottenne, il maestro artigiano segue attivamente tutte le fasi delle lavorazioni e spesso corregge eventuali errori o difetti. Quando si tratta di commissioni in materiali molto pregiati, le maestranze di Cusenza Marmi decidono di realizzare un “doppione” che faccia da cavia per eventuali incongruenze di progetto o difficoltà nelle lavorazioni. In questo caso la vaschetta è il prototipo di un lavabo da bagno realizzato poi in marmo Bianco Lasa e collocato in una villa privata a Stresa.
Le opere, che spaziano dalle sculture eburnee agli arredi urbani, dai mobili all’arte sacra, si ispirano allo stile barocco siciliano e sono realizzate utilizzando tecniche e pietre quasi dimenticate, insieme a tecnologie moderne e gusto contemporaneo, senza mai tralasciare il fattore umano, ingrediente da sempre fondamentale nella progettazione “su misura” a firma Cusenza Marmi. In oltre cinquant’anni di attività, questa operosa fucina si è fatta strada nel mercato italiano ed estero, raggiungendo il favore di un pubblico attento e selezionato, amante della creatività legata a una bellezza senza tempo.
«Tra i molti lavori commissionati, quello a Portofino nella villa privata di Domenico Dolce è il progetto che, insieme a tutto il mio team di artigiani altamente specializzati, porto maggiormente nel cuore. Per il prestigio della committenza certamente, per la complessità dell’opera realizzata in tempi serratissimi e per il confronto-collaborazione con le altre eccellenze italiane presenti in quel cantiere. La realizzazione della chiesetta in stile barocco siciliano e del lounge esterno è stata una sfida progettuale che si è conclusa con un atto di stima del padrone di casa, intesa rafforzata sicuramente anche dal sentirci accomunati dalla nostra terra natale, la Sicilia. Per realizzare quella chiesetta nel 2018 abbiamo espresso al nostro meglio tutto il know-how acquisito negli anni, rispettando le tecniche di lavorazione come l’utilizzo dell’intarsio policromo», racconta con orgoglio Gaspare Cusenza.

Coppia di Grifoni, creature leggendarie con il corpo di leone e la testa d’aquila, in marmo bianco statuario di Carrara, scolpiti su entrambe le facce e utilizzati come basi di un tavolo in vetro realizzato nel 2010.
Specializzato tra gli altri, infatti, nella realizzazione delle cosiddette “copie d’antico”, cioè opere eseguite secondo lo stile del ’600, ’700, ’800, il Maestro Cusenza è stato annoverato nella rosa dei primissimi Maestri d’Arte e Mestiere di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, ricevendo il prestigioso titolo, con annessa fusione in bronzo realizzata dalla Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato nella prima edizione 2016.

Particolare di un tavolo intarsiato nello stile e con la tecnica del barocco siciliano del XVII sec. In questo lavoro del 2021 troviamo l’uso di vari marmi come la base in Avorio di Segesta e le tarsie in Nero del Belgio, Giallo antico di Sicilia, Diaspro rosso, Breccia pontificia e Verde antico. Questo tavolo è il frutto di uno scarto di lavorazione: per ottenere un top di una vasca da bagno è stato rimosso il “tappo” ovaloide; su questo pezzo di marmo è stato poi deciso di sperimentare la tarsia tipica del barocco siciliano allargando con fasce e bordure il disegno iniziale, terminando con un fascione cesellato a 6 cm di spessore in Giallo antico di Sicilia, marmo ormai “estinto”.
«Ricevere il Premio MAM ha contribuito in maniera decisa a dar credito e riconoscimento del saper fare di Cusenza Marmi ai nostri estimatori. A distanza di ormai quasi 8 anni posso dire che è stato quasi un nuovo inizio, ci ha dato l’autorevolezza di cui avevamo bisogno, ha guidato clienti sconosciuti, lontani anche migliaia di Km, a sceglierci. Grazie a questo riconoscimento, tra le personalità di rilievo nel mondo dell’arte e della moda, ci ha contattato personalmente, come accennavo, lo stilista Domenico Dolce e in questo modo la nostra reputazione è cresciuta, quell’incontro è stato determinante per acquisire altri importanti lavori in giro per il mondo. Un effetto domino positivo!», commenta Gaspare, il cui talento oggi è supportato dal figlio Rosario, impegnato nella digitalizzazione di alcuni processi in azienda, come la progettazione 3D che precede la realizzazione a mano delle loro pregiate e ammirate opere.

Fase di lavorazione di una base intarsiata nello stile e con la tecnica del barocco siciliano del XVII sec. Realizzata nel 2019 con base in marmo di Carrara e tarsie in Nero del Belgio, Giallo antico di Sicilia, Diaspro rosso e Onice ambrato siciliano.
Cusenza Marmi è un laboratorio di idee sempre in fermento: «Stiamo già preparando alcune novità per il 2024: dall’11 al 14 gennaio saremo a Milano per esporre a Home, una fiera di oggetti di alto profilo per la casa, in collaborazione con GumDesign di Gabriele Pardi e Laura Fiaschi, architetti e designer che cureranno l’allestimento di più aziende del settore in un unico padiglione». Ma non solo… «Il grande successo ottenuto con il rifacimento della facciata barocca di Palazzo Ugo delle Favare a Palermo in questo 2023 ci sta aprendo nuove porte con le sovrintendenze, che ci stanno contattando per altri interventi di ricostruzione/restauro. Allo stesso tempo pensiamo che il mercato del marmo, per delle piccole realtà artigianali come la nostra e a causa dei costi di gestione sempre più onerosi, debba volgersi sempre più a un mercato attento al design, collaborando con brand del lusso come già facciamo (Bentley, Antonio Lupi, …) e producendo una nostra linea di oggettistica e arredo da promuovere in fiere del settore in giro per il mondo».

Base trilobata di un lavabo in stile barocco, realizzata nel 2020 in Avorio di Segesta e Sodalithe blu boliviana. La base si completa della vaschetta illustrata in foto 1, ultimata dalle preziose mani di Gaspare Cusenza, fondatore nel 1970 di Cusenza Marmi.
Gaspare Cusenza, artigiano innovatore, sperimenta l’uso abbinato di marmo e materiali preziosi come l’oro, l’argento, la madreperla, e la contrapposizione della pietra col cristallo, legno, acciaio, ceramica… Virtuosismi lapidei di un grande Maestro dalla inesauribile creatività!
