Così come durante il ‘500 i ricchi signori amavano ricreare immagini particolari ed esotiche all’interno delle loro sontuose abitazioni, oggi Emilio Brazzolotto, artista contemporaneo e titolare di Fabscarte, è in grado di utilizzare le pareti di casa come fossero una tela per rievocare le medesime suggestioni, attraverso una raffinata tecnica artistica e artigianale, e tramite l’utilizzo della carta.

Il laboratorio Fabscarte nasce a Milano dalla ventennale esperienza di Emilio Brazzolotto, che fonda l’attività nei primi anni Novanta, partendo dalla decorazione di interni e specializzandosi solo successivamente nelle carte da parati.
L’artista si avvale dei tre soci e di un team di collaboratori esperti, grazie ai quali l’atelier realizza vere e proprie opere d’arte. Simbolo dell’alto artigianato Made in Italy, Fabscarte si prefigge di creare un nuovo lessico espressivo nel campo delle pitture decorative, nonché nella decorazione d’interni, con uno sguardo rivolto all’arte contemporanea.
La collezione dà forma a tecnica e creatività, rigore e talento, libertà di espressione, innovazione e sperimentazione senza limiti.

“Rose Scented Mirage”. Questa carta è stata realizzata usando la tecnica dell’acquarello, con velature di colore che donano un effetto marmorizzato al fondo, dal quale emergono in modo alternato macchie di colore ritmate in modo casuale. La superficie materica racchiude questo gioco evocativo di colori che appaiono e scompaiono. La tridimensionalità della superficie è resa con polvere di rame che evidenzia le zone più profonde; schizzi argentei e patine metalliche completano il trattamento. – © Martyn Thompson

“Carta Mostro Nostro 1” è la prima di una serie di artwork, progetto al quale l’atelier sta lavorando in maniera continuativa da circa 5 anni, in collaborazione con gli art director di Studio Blanco. La collezione nasce con la volontà di distorcere grafiche esistenti ricollegabili a uno storico italiano attraverso un processo manuale di scansione e deformazione, per creare nuovi interventi contemporanei in cui strato dopo strato si inseriscono elementi e ripetizioni digitali. – © Martyn Thompson
Una delle tecniche più antiche utilizzate per la realizzazione della carta da parati e ricreata dall’atelier Fabscarte è quella del guazzo, che consiste nel mescolare il colore a tempera con biacca o gesso e gomma arabica.
“Così” – spiega il Maestro – “riesco a creare una nuova forma di pittura decorativa murale, possibile grazie alla combinazione di materia (texture), colori e disegno.” Tutte le opere sono realizzate a mano in ogni fase creativa, curando la preparazione dei fondi, della trama, del rilievo dei decori, prestando attenzione al minimo dettaglio. La base è di carta fodera, manipolata e sottoposta a stratificazioni che le danno spessore materico e quindi tridimensionalità; la stesura dei colori, realizzati con terre naturali, avviene per passaggi successivi per donare all’opera inediti giochi cromatici.
In questi due scatti la sapienza del team Fabscarte al lavoro nel laboratorio di via Foppa, 50/A a Milano. Tutte le opere sono realizzate a mano in ogni fase creativa, curando la preparazione dei fondi, della trama, del rilievo dei decori, prestando attenzione al minimo dettaglio. ©Emanuele Zamponi
L’ispirazione principale arriva dalla natura, dalla sua mutevolezza e bellezza: dalla luce del sole che filtra tra i rami alla dolce brezza primaverile che muove le fronde degli alberi, dai campi in fiore ai paesaggi lunari. Dalla creatività e dall’alto saper fare artigiano nascono le prime bozze, eseguite pittoricamente, attraverso una tecnica contemporanea, mentre l’immagine di partenza viene scomposta e completamente reinventata.
La grande competenza in questa tecnica è valsa a Emilio Brazzolotto, nel 2016, il titolo di MAM-Maestro d’Arte e Mestiere, riconoscimento biennale che la Fondazione Cologni ha conferito, ad oggi, a 75 eccellenze artigiane del saper fare italiano.

Diverse sono anche le collaborazioni di Fabscarte con artisti e designer internazionali, tra cui Martyn Thompson, Studio Blanco, Analogia Project, per la realizzazione di progetti di grande respiro. Tra questi ricordiamo l’edizione 2016 di Doppia Firma: dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato, progetto sviluppato da Fondazione Cologni in collaborazione con Living – Corriere della Sera e Yoox, frutto dell’inedita collaborazione tra grandi designer e artigiani.
Il risultato di questa cooperazione creativa tra il designer Francesco Simeti e il Maestro Emilio Brazzolotto è un trittico intricato di piante (caratteristico delle opere di Simeti) stampato su carta, colorato e usato come base per l’applicazione di una specie di carta velina che dà l’idea di stratificazione e di tridimensionalità. Lo spettatore che si trova davanti a una parete di Fabscarte, viene colpito da meraviglia e stupore: si sente immerso e avvolto nell’opera d’arte, nella dimensione magica di un luogo senza tempo.
Ritratto di Emilio Brazzolotto e Francesco Simeti, una delle sedici coppie che durante la Milano Design Week 2016 ha partecipato a Doppia Firma: dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato, progetto sviluppato da Fondazione Cologni in collaborazione con Living – Corriere della Sera e Yoox, frutto dell’inedita collaborazione tra grandi designer e artigiani. © Laila Pozzo per Doppia Firma
Fabscarte e Francesco Simeti, “Owl’s Head”, 2016. Trittico realizzato con tecnica artigianale molto sofisticata e complessa: su una speciale carta con un’immagine a stampa vengono eseguite varie velature a zone, dipinte a mano con terre colorate, e applicati strati di velina, pasta di stucco e tela lavorata con polvere di metallo. © Laila Pozzo per Doppia Firma

A cura della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.