Da simbolo della potestà temporale e spirituale ad arredo imprescindibile in ogni ambiente domestico di tutte le epoche, la sedia è uno degli elementi progettuali che si è sviluppato nel tempo con esiti spesso fortunati e proficui.
Una sedia ha bisogno di carattere, e questo carattere nasce da una serie di eventi, dialoghi, modelli e lavorazioni, tutti legati alla maestria e al talento degli artigiani: è questo il caso dei Fratelli Levaggi, che esercitano la loro arte a Chiavari, storica città affacciata sul mar Ligure al centro del golfo del Tigullio.
Paolo e Gabriele Levaggi, i due fratelli soci titolari dell’impresa. Sullo sfondo le assi di legno grezze, perfettamente stagionate dopo svariati anni di riposo all’aperto, aspettano di essere trasformate. Paolo, dopo la laurea in Architettura, è entrato subito in azienda con la mission di proseguire la tradizione artigianale delle sedie di Chiavari con un particolare occhio alla ricerca formale e all’innovazione. © F.lli Levaggi – sedie originali di Chiavari
Eleganti, robuste e leggerissime, le autentiche sedie artigianali di Chiavari vengono realizzate da Gabriele e Paolo Levaggi con metodi e materiali tradizionali, secondo uno standard di qualità e sostenibilità che viene tramandato di generazione in generazione.
La loro è un’azienda storica, erede di una tradizione radicata sul territorio, capace fin dal 1963, grazie a zio Rinaldo Levaggi, di rappresentare l’identità locale e di testimoniare la realtà delle piccole imprese artigianali della tradizione ligure, che grazie a un felice matrimonio con le nuove tecnologie e il web riescono a vincere la scommessa con il mercato.
La suggestiva bottega Fratelli Levaggi di via Parma 469 regala un miscuglio di sensazioni, poesia e magia che è possibile trovare soltanto nelle falegnamerie di una volta.
Qui si respirano i profumi del legno e della passione per il ben fatto, ci si perde tra le sinuose linee delle sedie accatastate, il tutto su uno sfondo di pezzi di legno grezzo dalle svariate venature e attrezzi classici da lavoro. Dalla Campanino Classica alla Superleggera di Giò Ponti, tante sono le varianti della sedia Chiavarina.
Il modello Chiavarina Supercolor sviluppato col designer Davide Conti, reinterpreta la classica chiavarina con l’uso di colori forti che lasciano tuttavia intravedere la venatura del legno.
Il divanetto Campanino Classico è solo una delle declinazioni del modello tradizionale. I braccioli sono lavorati in un unico pezzo mentre l’impagliatura richiede circa una settimana di pazienti intrecci. È prodotto in legno di faggio o di ciliegio selvatico. © F.lli Levaggi – sedie originali di Chiavari
L’intera filiera è guidata dal cuore e dal gesto della mano. La scelta del legno – il faggio, il ciliegio, il frassino e l’acero – inizia nei boschi dell’entroterra ligure. Qui, l’artigiano dall’occhio esperto individua personalmente le piante destinate al taglio in base alle dimensioni e alla morfologia dell’albero. Subito dopo il taglio, il tronco viene portato in segheria dove viene trasformato in tavole di diverso spessore in base alle parti della seggiola che ne verranno ricavate. Affinché si possano ottenere risultati eccellenti, fondamentale è la fase della stagionatura, per determinare la qualità della materia prima e della sua durata: normalmente sono necessari dai due ai cinque anni per garantire prestazioni ottimali. La lavorazione vera e propria può iniziare solo quando il legno è essiccato a regola d’arte. Le tavole vengono allora portate in laboratorio e mediante le apposite sagome, vengono ricalcate e tagliate le varie parti della seggiola. Queste sono dapprima sagomate tramite l’ausilio dei macchinari a conduzione manuale, quindi rifinite minuziosamente a mano fino a eliminare anche la più piccola imperfezione. Non si contano le ore di levigatura necessarie a ricavare una superficie che tende alla perfezione. Alcuni componenti sono, invece, torniti a mano con un grado di finitura inarrivabile per qualsiasi macchinario industriale. L’assemblaggio, senza l’utilizzo di chiodi o viti, avviene a mano, calibrando uno per uno tutti gli incastri per assicurare la proverbiale solidità. A questo punto la sedia è pronta per l’impagliatura, effettuata anch’essa a mano con sottili filamenti di paglia di Vienna, e per la lucidatura. Questa è la fase che completa la sedia, ne esalta la natura dei materiali e li protegge dall’invecchiamento e dall’umidità.
Nella gallery l’atelier dei Fratelli Levaggi durante alcune fasi di lavorazione. La piallatura del legno grezzo permette di portare alla luce la sua naturale venatura, la quale fornisce importanti indicazioni sulle linee di forza da seguire durante la lavorazione. La levigatura a mano finale è una fase imprescindibile per eliminare ogni possibile difetto e per ottenere superfici lisce e vellutate che tendono alla perfezione. © F.lli Levaggi – sedie originali di Chiavari
La sedia firmata Fratelli Levaggi è un prodotto, quindi, che ha in sé tutte le caratteristiche di quello che oggi viene definito un oggetto di design: estetica e funzionalità.
“Le nostre competenze sono il frutto di una famiglia che da oltre tre generazioni lavora il legno e ne custodisce i segreti. Siamo prima di tutto falegnami, con storie e formazioni diverse ma accomunati dalla stessa passione: plasmare il legno con le nostre mani”, asseriscono i due fratelli.
La produzione, che oltre alle iconiche sedie vanta poltrone, divani e tavoli su misura, si rivolge a una clientela variegata. “Sia in Italia sia all’estero lavoriamo molto con privati, ma soprattutto con architetti e studi di interior design che amano inserire nei loro arredamenti pezzi di grande valore estetico e storico/culturale”, aggiungono.
La sfida continua è guardare alla storia esplorando però frontiere sempre più innovative. Le creazioni nascono da qui, dai colori e dalle forme tipiche della tradizione per sperimentare nuove soluzioni che assecondino anche lo stile contemporaneo, che vengano incontro alle sempre più svariate richieste di una clientela che ricerca gusto, raffinatezza e qualità.

Gabriele Levaggi, che insieme a Paolo guida oggi l’atelier di famiglia, dopo il riconoscimento nel 2015 di Maestro Artigiano – Artigiani in Liguria, ha ottenuto nel 2016 il prestigioso Premio MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, promosso da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, come protagonista dell’alto artigianato targato made in Italy.
Il saper fare raggiunto dai due fratelli liguri con la pazienza e la fatica in bottega e il felice incontro tra territorialità e talento fanno della Chiavarina ancora oggi “un miracolo di tecnica ed eleganza” – citando le parole di Antonio Canova – che costituisce un patrimonio inestimabile che va salvaguardato e trasmesso con caparbietà.

In apertura: La Chiavarina Supercolor, prodotta in 4 diverse combinazioni cromatiche, esposta durante il Fuorisalone 2017 al Superstudio di Via Tortona, a Milano. © F.lli Levaggi – sedie originali di Chiavari
A cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte