Esponente di eccellenza della celebre “scuola dell’oro” padovana è il Maestro Giampaolo Babetto, classe 1947, orafo e artista che vive e lavora ad Arquà Petrarca, ai piedi dei Colli Euganei.
Allievo e poi docente presso lo storico Istituto Statale d’Arte “Pietro Selvatico”, oggi Giampaolo Babetto, secondo l’autorevole opinione del gallerista Ton Berends, è uno dei migliori disegnatori e creatori di gioielli al mondo.

Giampaolo Babetto al banco di lavoro all’interno del suo atelier di via Aganoor ad Arquà Petrarca (Padova), fucina orafa di creatività e meraviglie. Photo credits: ©Giustino Chemello
«La gioielleria da lui creata è sempre caratterizzata da un senso di grande delicatezza, sostenuta da una tecnica ineccepibile. Il suo lavoro è pieno di bravure nascoste e astute, delizioso nelle trasformazioni di forma e di superficie ed eloquente nel suo omaggio all’oro. Pochi artisti contemporanei hanno usato il materiale così efficacemente. Credo che sia l’orafo italiano per eccellenza e uno dei migliori in Europa»: così scrive David Watkins, professore al Royal College of Art di Londra. Pareri di grande autorevolezza, suffragati dalle moltissime esposizioni delle opere di Babetto, dal 1967 ad oggi, da New York a Londra, da Parigi a Barcellona, da Pforzheim a Tokyo e Osaka, senza dimenticare le più importanti gallerie della penisola italiana.

Anello in oro bianco 750/1000. Questa creazione, nata dal genio del Maestro Babetto nel 2003, è impreziosita da diamanti incastonati in forme rigorose e geometriche. Photo credits: ©Giustino Chemello
L’opera di Babetto è, prima di tutto, armonia e bellezza formale che l’autore ottiene con una astrazione mentale molto elaborata. Egli infatti parte da un principio matematico basandosi su geometria e proporzioni numeriche: in tal modo le dimensioni di ciascun pezzo corrispondono numericamente tra loro, senza lasciar nulla al caso, che potrebbe distruggere la bellezza e la perfezione dell’opera finale», afferma ancora Rosa Maria Martin i Ros.

Ogni singolo oggetto è progettato con un senso delle proporzioni che rimanda a un equilibrio suggestivo tra tensioni e armonie. Giampaolo Babetto pratica lavorazioni di grande savoir-faire ed è uno dei protagonisti della Scuola orafa padovana. Photo credits: ©Giustino Chemello
In equilibrio suggestivo tra tensioni e armonie, il lavoro del Maestro si basa su forme rigorose e insieme poetiche.
Dadi, coni, ellissi e cilindri, in oro giallo, bianco o argento, spesso illuminati dal colore, sono nitidi volumi che non dimenticano la funzione pratica del gioiello. La sua creatività lo porta ad associare i metalli preziosi a materie non convenzionali come le plastiche, il vetro, l’ebano, e a praticare lavorazioni all’avanguardia come l’ardua tecnica del niello medievale e rinascimentale, di cui è riconosciuto esperto.

Collana in oro bianco 750/1000. Datata 1994, è stata realizzata utilizzando l’ardua tecnica del niello medievale e rinascimentale, know-how di cui Babetto è riconosciuto Maestro. Photo credits: ©Giustino Chemello
Il linguaggio dell’oreficeria a firma Babetto resta costante nel tempo, essenziale, mai superfluo, sempre aperto a nuove capacità espressive e declinato con esiti felici anche nel campo del design e del prodotto. I suoi gioielli, vere sculture da indossare, traggono ispirazione dalla natura, vista al microscopio, e dall’architettura con le sue proporzioni.
L’attività creativa del Maestro Babetto, con il savoir-faire del vero virtuoso, è da sempre legata anche alla sfera territoriale.
«Indubbiamente Padova è stata a lungo un centro molto importante per l’arte orafa contemporanea. Questa eredità è ancora viva e si evidenzia nel fatto che ancora oggi esiste tutta una serie di interessanti gallerie e soprattutto nel fatto che qui vivono molti orafi ben conosciuti», sottolinea il Maestro.

Una creatività profondamente italiana nella chiarezza delle linee e nell’impeccabile esecuzione artigianale: le mani di Giampaolo Babetto sono preziosi strumenti al servizio dell’arte orafa legata al gioiello d’artista contemporaneo. Photo credits: ©Giustino Chemello
I suoi gioielli recano sempre forti tracce di manualità artigiana: realizzare qualcosa con le mani è per lui fonte di gioia e di inesauribile appagamento. Come egli stesso ricorda, ripetere molte volte la medesima attività manuale equivale a una sorta di meditazione. La sua propensione alla riflessione profonda e al silenzio si riflettono molto bene nella sua meravigliosa casa atelier immersa nel verde, dove il Maestro crea in tutta tranquillità, tra gli ulivi della sua proprietà fuori dal tempo.
Dal prestigioso Premio Herbert Hoffmann, ricevuto per ben due volte, fino ai più recenti Career Excellence Award a New York e Andrea Palladio International Jewellery Award di Vicenza, la maestria di questo grande artista, tanto geniale quanto schivo e riservato, è celebrata in tutto mondo. In Italia, nel 2018, si aggiunge ai suoi riconoscimenti il titolo di MAM-Maestro d’Arte e Mestiere di Fondazione Cologni, a testimonianza della sua straordinaria opera come protagonista indiscusso del nostro alto artigianato.

L’opera in argento “Fundamentals” (set di saliera, pepiera e zuccheriera), realizzata nel 2018 per la terza edizione del progetto Doppia Firma, è firmata dal Maestro artigiano Giampaolo Babetto e dai designer del londinese Studio Swine. Nella lavorazione si riflette tutta la poetica del Maestro padovano: elementi strutturali a trompe l’oeil si alternano a parti piatte, creando illusioni ottiche quasi metafisiche. Photo credits: © Laila Pozzo
Il suo gusto fortemente contemporaneo e il suo legame con le forme dell’architettura si esprimono al meglio in una delle sue opere più significative: non un gioiello ma una creazione orafa sublime: Fundamentals, set da tavola in argento – vincitore del Wallpaper Design Award – è frutto della bella collaborazione con il londinese Studio Swine per Doppia Firma 2018. È la prima volta che l’autore padovano collabora con uno studio di design: il risultato (una squisita saliera, un vasetto per il pepe e una zuccheriera in argento satinato) mostra come l’artigianato creativo può dare gli esiti più alti quando designer e maestri artigiani si ispirano a vicenda. «Fundamentals sono dei dettagli architettonici, uno si riferisce ad un arco (porta pepe), uno al Bugnato liscio (zuccheriera) e il terzo è un tronco di colonna classica (saliera); disegnati con l’appiattimento prospettico, con il concetto dell’illusione ottica», spiega il Maestro.

Collana in oro giallo 750/1000. Realizzata nel 2017, essenziale e funzionale, è una sintesi perfetta del percorso artistico del Maestro orafo. Photo credits: ©Giustino Chemello
L’intera produzione di Giampaolo Babetto emoziona e stupisce per la maestria esecutiva inarrivabile e per la grande creatività, capace di coniugare modernità e tradizione, ricerca e sapienza tecnica, riconoscibilità e innovazione. Come solo un grande artista artigiano può fare, sempre nel linguaggio della bellezza e della poesia.

Bracciale in oro giallo 750/1000. Datato 1998, questo gioiello ha una forte connotazione geometrica intrisa di un intenso minimalismo lirico. La storica produzione del Maestro Babetto annovera ellissi, dadi e cilindri d’oro che riempiono lo spazio come sculture. Photo credits: ©Lorenzo Trento
In apertura: Collana in oro giallo 750/1000. Progettata nel 2017, affianca al metallo prezioso l’applicazione di un pigmento rosso, che ne esalta il valore decorativo. Il più importante Maestro italiano del gioiello contemporaneo, così riconosciuto a livello internazionale, associa spesso l’oro a materie non convenzionali, traendone una cifra stilistica assolutamente riconoscibile e personale. Photo credits: ©Giustino Chemello