Esistono luoghi nascosti in Italia dove un attento artigiano dona vita alla sua opera più preziosa, dove in una fucina viene battuto un metallo ardente, dove in un atelier viene sapientemente cesellato un gioiello. Luoghi dove le arti si incontrano, come in un laboratorio tra calli e sestieri, nel cuore di Venezia, dove ogni giorno opere di artisti prendono vita attraverso un filo di seta: è la bottega d’arte della serigrafia Fallani.

Ritratto del Maestro Gianpaolo Fallani e Giampiero Bodino. Lo scambio creativo tra il designer Giampiero Bodino e il Maestro d’arte Gianpaolo Fallani per Doppia Firma ha portato alla realizzazione di affascinanti serigrafie di mani al lavoro. Mani pazienti, mani sapienti, mani intelligenti capaci di dare forma alla bellezza con sapienza e passione. Credit: Laila Pozzo
Fallani Venezia nasce 50 anni fa per volontà di Fiorenzo Fallani, che affascinato da una tecnica antica e ricca di storia decide di importarla dagli Stati Uniti: intraprende così un viaggio che lo porta a creare sempre nuovi mondi, a sovrapporre matrici, a sognare con i colori, rinnovando una figura professionale ormai vista come vetusta, come attesta lo storico dell’arte Toni Toniato: “Fiorenzo Fallani ha il merito di aver trasformato la serigrafia da strumento di mera riproduzione a tecnica raffinata e innovativa con la quale gli artisti possono creare opere dagli effetti cromatici, plastici e perfino tattili”.
Ne nascono quadri sinestetici che conquistano molti personaggi illustri, tanto che nel laboratorio artistico Fallani sono transitati negli anni più di 200 artisti nazionali e internazionali, che hanno affidato le loro opere alle mani attente e sapienti di Fiorenzo e ora di suo figlio Gianpaolo, che ne porta avanti l’eccellenza nella stampa.

Dario Fo, “Joan Padan”, 2016. Tra gli artisti che sono transitati per la serigrafia Fallani anche il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, che ha realizzato, con i preziosi consigli del Maestro Fallani, una serie di serigrafie dai colori vivaci e accesi. In questa riproduzione vediamo la personale interpretazione di Fo della laguna, con: le sagome delle gondole, i riflessi nell’acqua e un paesaggio brulicante di vita. Courtesy Fallani Venezia
Fallani Venezia: una tradizione di famiglia.
Gianpaolo cresce con i rumori del laboratorio, gli odori dei prodotti usati per fissare il colore, con quadri sempre differenti appesi alle pareti del laboratorio: paesaggi fantastici, personaggi di ogni sorta, paesi esotici, colori sgargianti accanto a tonalità pastello, in un perfetto equilibrio cromatico… Ogni volta che varca la soglia di quel luogo fuori dal tempo, Gianpaolo può compiere viaggi diversi, imparare osservando con la sua curiosità di bambino grazie all’esempio di papà Fiorenzo, che con passione e dedizione dà vita a opere sempre diverse e ricche di magia.
Inevitabile la scelta di Gianpaolo di studiare Arti Applicate e seguire, una volta terminati gli studi, le orme del padre, con il quale lavora fianco a fianco fino al 2014, portando avanti con grande competenza e passione un mestiere antico e una tradizione di famiglia che non vuole vengano perduti o dimenticati.

He Sook Kim, “Paradise Between”, 2016. L’artista He Sook Kim è stata una dei tanti artisti internazionali che ha transitato come “artist in residence” presso Fallani Venezia. Il laboratorio, infatti, non è solo un’officina in cui vengono prodotte le serigrafie, ma un vero e proprio polo culturale in cui si svolgono attività didattiche, workshop, residenze d’artista, presentazioni di libri. Courtesy Fallani Venezia
Questo grande amore diviene per Fiorenzo e Gianpaolo una vera e propria “missione”: infatti nel laboratorio di Venezia, accanto alla produzione si affianca l’attività di divulgazione attraverso workshop, residenze d’artista e corsi. Non solo, Fallani Venezia negli anni è divenuto un polo culturale molto amato nella città lagunare, uno spazio in cui le persone si incontrano, dove si presentano libri, si ascolta musica e si scambiano idee o impressioni, proprio come nei vecchi salotti parigini: un luogo fuori dal tempo in una città sospesa nel tempo.
Foto dello storico laboratorio Fallani in Cannaregio. Oggi l’attività ha trovato sede in uno spazio condiviso in Santa Caterina, nel cuore della città lagunare. Credit Laila Pozzo
Un mestiere d’arte tra savoir faire e innovazione.
In Gianpaolo tradizione artigianale, amore per l’arte, innovazione e audacia di sperimentatore si fondono fino a creare nuove soluzioni al passo con i tempi, ma che non snaturano la tecnica artistica originaria. Oggi il laboratorio si avvale delle tecnologie digitali e di materiali differenti dalla seta (serigrafia deriva proprio da “sericum”, ovvero di seta, supporto sul quale originariamente avveniva la trasposizione del colore), come il nylon e il poliestere, che rendono ancora più versatile questo mestiere e sempre aperto a nuove esperienze e sfide creative.

“In praise of hands”. Una delle serigrafie realizzate da Gianpaolo Fallani, su progetto di Giampiero Bodino, per la terza edizione di Doppia Firma nel 2018. Attraverso questa serie di “mani esperte”, Bodino ha voluto rendere omaggio all’amore, alla passione e alla dedizione dei maestri d’arte. Credit: Laila Pozzo
Tanto che nel 2018 il maestro artigiano ha partecipato alla terza edizione di Doppia Firma, accanto al designer Giampiero Bodino, per il quale ha realizzato una serie di affascinanti serigrafie di “mani al lavoro”, un sentito omaggio da parte del creativo verso il mondo dell’artigianato artistico.
Tra le ultime sfide che il laboratorio sta affrontando vi sono l’illustrazione, che trova nella serigrafia un linguaggio e un mezzo espressivo privilegiati, e l’allestimento museale, prova che Gianpaolo ha accolto con entusiasmo e passione.

Fase di caricamento di inchiostro su telaio. Per ottenere una serigrafia finita diverse sono le fasi di lavorazione: dall’acquisizione dell’immagine attraverso una scomposizione in base al numero di colori che si vogliono utilizzare, all’esposizione ai raggi UV, fino allo scioglimento dell’emulsione di colore attraverso getto d’acqua. In questo fotogramma viene catturata la fase di caricamento dell’inchiostro sul telaio: questa fase deve essere ripetuta tante volte quanti sono i colori da riprodurre. Courtesy Fallani Venezia
La serigrafia e le sue magiche “complicazioni”.
Accanto a materiali moderni, come inchiostri atossici, emulsioni, gomme, la tecnica rimane quella di sempre: si acquisisce l’immagine da realizzare, “affettandola” e scomponendola in tutti i colori e le tonalità che si vogliono imprimere, trasferendola poi nelle matrici di stampa (il numero varia in base ai colori che si vogliono ricreare e alle sfumature. Per un famoso pannello realizzato per “Topolino”, Fiorenzo realizzò ben 36 matrici), o telaio sul quale viene stesa un’emulsione fotosensibile che, una volta asciutta, viene in contatto con la pellicola fotografica. Si espone il telaio a una luce UV molto forte dove le parti coperte non verranno stampate, mentre su quelle libere verrà impresso il colore: al termine di questo processo la tela viene sottoposta a un getto d’acqua che scioglierà l’emulsione rivelando l’immagine.
L’omogeneità della stesura del colore, la sua versatilità, che va dalla brillantezza alla morbidezza, dall’opacità alla trasparenza, la secchezza del segno e la matericità delle innumerevoli applicazioni possibili, rendono a tutt’oggi la serigrafia una tecnica unica, che è arte essa stessa.

Serigrafie dell’artista Lucio Schiavon. Terminato il processo di impressione dei colori sul foglio, questo deve essere sottoposto ad asciugatura. Per distanziare i fogli e dare loro lo spazio necessario al colore per seccare, essi vengono riposti in appositi ripiani in metallo. Per ogni colore è necessario realizzare una matrice ad hoc, sulla quale verrà impresso il colore scelto dall’artista. Courtesy Fallani Venezia
L’amore di Gianpaolo Fallani e la sua maestria nel perpetuare questo mestiere ricco di fascino, lo hanno portato a essere insignito del MAM-Maestro d’Arte e Mestiere, premio di Fondazione Cologni assegnato ai “Tesori Viventi” dei Mestieri d’Arte italiani.
Dispiace che, nonostante la storia e l’eccellenza di questo atelier veneziano tanto conosciuto e amato, Fallani abbia dovuto temporaneamente chiudere le porte dopo tanti anni di attività per lasciare il posto a un’attività commerciale, una delle tante che sono arrivate negli anni a deturpare Venezia costringendo molte delle sue botteghe artistiche storiche a chiudere.

Pierfranco Argentiero, “Mare Nostrum”, 2011. In occasione del 9° premio “Arte in Laguna”, Fallani Venezia ha ospitato in residenza l’artista Pierfranco Argentiero, fotografo, che ha voluto esprimere tramite la serigrafia l’isolamento dei personaggi solitamente al centro delle sue composizioni fotografiche. Courtesy Fallani Venezia
Per fortuna, grazie alla straordinaria tenacia e allo spirito combattivo di Gianpaolo, sostenuto peraltro da molti cittadini e istituzioni, l’atelier ha trovato oggi una nuova sede a Santa Caterina, uno spazio condiviso con Gervasuti Foundation, nel cuore di Venezia; un mestiere che continua a vivere grazie non solo all’amore di Fallani, ma anche dei concittadini che ne riconoscono la competenza, l’importanza e la tradizione

Daniela Antonello per Progetto Mondonovo 2013. Il progetto Mondonovo nasce dalla comune volontà di Fallani Venezia e Alberto Toso Fei di offrire ai giovani artisti la possibilità di un’esperienza formativa. Mondonovo è un concorso internazionale per la realizzazione di un’opera legata a un racconto di Alberto Toso Fei. Tra gli artisti selezionati Daniela Antonello, che ha avuto l’opportunità di realizzare una grafica prodotta in tiratura limitata durante la sua residenza premio a Venezia. Courtesy Fallani Venezia)
In apertura: Serigrafie dell’artista Lucio Schiavon. Courtesy Fallani Venezia.
A cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte