Un sodalizio creativo e nella vita, quello di Livio Busato e Donatella Pozzobon, maestri orafi a Montebelluna, nella dolce e operosa provincia veneta, utilizzatori tra i primi punzoni – il 44° – della tradizione trevigiana legata al gioiello d’autore. Fondato nel 1974, il laboratorio Gioielli Donati ci svela, attraverso le sue creazioni, il fascino dell’unicità legato a una conoscenza profonda dei materiali e delle tecniche orafe, padroneggiate con maestria dai due abili artigiani. Nel loro spazio di corso Mazzini, Livio e Donatella coniugano felicemente creatività e rigore esecutivo nell’esecuzione dei loro gioielli, come quando creano i ‘finissimi’ meccanismi che permettono al cliente di modificare e personalizzare alcune parti del gioiello, adattabile e trasformabile. Un equilibrio tra forma e funzionalità al servizio dell’oreficeria Made in Italy di alta qualità.
Coppia artistica e nella vita, Livio Busato e Donatella Pozzobon sono i proprietari e maestri orafi di Gioielli Donati, a Montebelluna (TV), nel cuore del Veneto. La storica gioielleria è sinonimo di ricerca, creatività e qualità, unite a una sapiente abilità artigiana.
Garbo, gentilezza, amore per la propria arte e uno spiccato spirito di osservazione contraddistinguono i due coniugi non solo tra le mura del proprio laboratorio, ma anche nell’approccio con il pubblico. Metalli preziosi, pietre e perle dal taglio innovativo, spesso accostati in maniera originale e insolita, traducono in bellezza per gli occhi l’esperienza quasi cinquantennale di chi, con uno sguardo alla tradizione, è sempre pronto a sperimentare. Che siano memorie d’infanzia, ispirazioni rinascimentali o rimandi strutturali alla contemporaneità, anelli, spille, collane e bracciali a firma Gioielli Donati sono tutti pezzi unici…e irripetibili!
Anello “Doge”, in oro giallo 18 carati e rubino centrale, brillanti e rubini. Tecnica: lastra e filo in oro trafilati a mano e saldati. È considerato un doppio gioiello: con uno scatto i due gambi dell’anello si dividono, trasformandosi in bracciale o choker. “Doge” si ispira ai colori di Venezia e ai suoi mosaici bizantini.
Il territorio ha influito sui lavori di Livio e Donatella fin dagli inizi: la tradizione orafa del Veneto racconta una terra di antica eleganza, dalle forme morbide e dai colori tenui, racconta l’eleganza dei manufatti, frutto del prezioso lavoro dei maestri artigiani, che con amore trasmettono la ‘cultura dell’oggetto’. Con un tuffo nei ricordi, Donatella racconta del primo gioiello realizzato: «Un bracciale in argento con incastonato un quarzo citrino a forma di ‘D’. La pietra mi è stata regalata da mia sorella ed era stata acquistata da un amico durante un suo viaggio in Brasile». È stata lei, ventenne, a intraprendere per prima questa strada, che pochissimi anni dopo è stata percorsa, costellata di tante soddisfazioni professionali, fianco a fianco con Livio.
«Questo lavoro ci permette di trasformare ‘con le mani’ emozioni e sensazioni che colpiscono la nostra sensibilità e il nostro immaginario», ci confidano i due maestri, affiatati nell’esternare la passione che li lega a questo mestiere prezioso, che richiede sempre molta dedizione (le ore di lavoro non si contano) e precisione costante. Il gioiello deve fondersi con lo stile di chi lo possiede, ne arricchisce ed enfatizza il carattere: è un atto d’amore, un vero e proprio ‘dono’, proprio come suggerisce il nome della bottega.
Collana “Apache”, quarzo fumé, taglio a lamelle stondate, intervallata da elementi in oro bianco 18 carati e brillanti. I dettagli in oro e la chiusura sono ricavati da una lastra che viene inscatolata e saldata, al fine di ottenere la stessa forma del quarzo fumé.
Dalle pietre dai tagli e colori tradizionali alle giade color lavanda o alle morbide trasparenze delle perle Tahitiane, ogni gioiello possiede un’armonia senza tempo, che lo rende sempre attuale. L’oro è il materiale d’elezione di Livio e Donatella, ma numerose sono anche le sperimentazioni con l’argento. Mutuata dal mondo dell’alta gioielleria è la ‘trasformabilità’ delle loro creazioni, scomponibili in ulteriori preziosi: nasce così, nella loro produzione su misura, un nuovo modo di concepire l’oggetto/gioiello che si trasforma, in modo dinamico e, a volte, stravagante… così un anello può diventare un bracciale o un sofisticato choker.
«Sono attratto dalle pietre colorate, soprattutto dalle tormaline, che hanno delle tonalità dal rosa al verde e al blu. In atelier mi occupo soprattutto del taglio delle pietre, le scelgo grezze e studio il miglior taglio per la migliore resa di brillantezza», racconta Livio. «Anche Donatella ama le pietre semipreziose, soprattutto quelle dalle sfumature inusuali».
Donatella Pozzobon al banchetto di lavoro: la passione della maestra artigiana per la gioielleria, la cui formazione è avvenuta secondo la tradizione orafa veneziana, si sviluppa fin da giovanissima.
Gioielli Donati è presente su Wellmade.it, la piattaforma online di Fondazione Cologni che permette di scoprire i migliori artigiani italiani, e sulla Homo Faber Guide, la guida di Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, che seleziona i veri talenti nel panorama dei mestieri d’arte europei.
L’atelier partecipa spesso a mostre e rassegne importanti, dove Livio e Donatella sanno sempre affascinare il pubblico con la bellezza e preziosità delle loro realizzazioni, non sono mostrandole ma anche raccontandole e svelandone le ispirazioni e i molti piccoli segreti. E lo fanno con una eleganza e una cortesia d’altri tempi, con una disponibilità rara e partecipe, con una cordialità e gentilezza così genuine da farti venire davvero il desiderio di visitare il loro atelier per scoprirne tutti i tesori, magari approfittando anche per visitare le molte meraviglie del territorio…