Nella bigiotteria si fondono arte, design, moda e storia sociale, ma anche suggestioni personali come quelle legate ai viaggi; proprio come accade per l’artista-artigiana Sveva Camurati, milanese di nascita e (per buona parte della sua vita) cittadina del mondo.
Sveva Camurati nel suo atelier milanese: ogni bijoux è da lei meticolosamente realizzato con passione e amore per l’artigianato e per i materiali preziosi e talvolta inusuali come fiori di stoffa, applicazioni di legno e ottone, pietre Swarovski e plastiche colorate.
Dopo essere cresciuta fra i preziosi ricami dell’atelier della nonna e i tutù della Scuola di danza della Scala, si trasferisce a Parigi e successivamente a New York. Da qui si sposta verso il Sud e Centro America, per approdare poi in Grecia, Israele, Medio Oriente, Africa e India. Nel 2005 Sveva Camurati rientra in pianta stabile a Milano, dove dà vita una collezione di bijoux inusuale, eclettica e vivace, frutto di tutte le sue esperienze e i meravigliosi luoghi visitati.
Il laboratorio meneghino di via Caccianino 9 è lo scrigno in cui prendono forma e sono custoditi i suoi ‘tesori da indossare’, collier estrosi e colorati, monili di svariati materiali, ognuno assemblato a regola d’arte: «Non disegno mai, mi metto al tavolo da lavoro e creo, da cosa nasce cosa».
Collana di ispirazione africana: il motivo pieghettato che circonda il bordo del bijoux è in paglia intrecciata; il tessuto è di recupero da una vecchia poltrona dismessa.
«Difficile dire quale sia la mia creazione preferita. Conservo l’archivio di tutte le collane che ho fatto in questi anni – dal 2008 in poi – e sono quasi tutte appese alle pareti di due grandi stanze. Le amo tutte, creature che hanno preso forma dalle mie mani da ispirazioni disparate. Rappresentano delle piccole storie in cui mi ritrovo sempre, c’è un’intimità sottile che ci lega», confessa l’ideatrice del marchio Sveva Collection.
«Vi racconto di una che amo molto indossare: è di ispirazione africana, cucita utilizzando un vecchio tessuto afro che ricopriva una poltroncina dismessa. Troppo bello per buttarlo, e in quell’occasione l’ho recuperato e ho fatto cinque collane. Il bordo della collana è costituito da un motivo pieghettato, acquistato da una modista ormai anziana, la quale stava svendendo lo stock dei suoi materiali per chiusura attività. Mentre ammiravo nei suoi cassetti ogni tipo di meraviglia, lei mi raccontava aneddoti sulla piattina di paglia da me scelta: ritornata in atelier ho bagnato la paglia, ammorbidendola, e l’ho pieghettata e cucita pensando alle mani laboriose che l’avevano intrecciata… e mi sono resa conto che stavo mettendo insieme non altro che un tesoro già prezioso di suo, con una storia da raccontare».
Collier formato da catene in ottone bagnato nell’oro e impreziosito da corallini e ricami. Nei gioielli Sveva Collection sono riconoscibili passione per il vintage, forte manualità e spiccato senso estetico.
La passione di Sveva Camurati per il ‘fare’ gioielli nasce dal cucito, tramandato dall’amore per la sartoria della nonna, quando già in tenera età la maestra artigiana imparava a familiarizzare con ago e filo. «L’artigianalità e la ricerca del bello non convenzionale, il dialogo tra la tradizione e l’ispirazione, tra il semiprezioso e il materiale povero, hanno sempre motivato la mia ricerca. Tenere costantemente un occhio curioso e sensibile alla ‘meraviglia’ aiuta ad alimentare il nostro lavoro nella continua scoperta», ci spiega.
«Negli anni la tecnica che mi ha dato più soddisfazioni è quella dell’utilizzo dell’ago e filo. Cucire a mano le parti di un accessorio rende il pezzo davvero unico, sartoriale. Anche il certosino lavoro di ‘strozzare’ la catena strass dentro infiniti anellini è una tecnica che, insieme ai ricami, ha da sempre caratterizzato la mia produzione artigianale. Ogni mia creazione si adatta al collo con morbidezza e precisione come un abito cucito addosso».
Nessun pezzo è mai uguale all’altro. Bijoux appariscenti e inaspettati quelli di Sveva Camurati, che s’intrecciano a trame leggere come i tessuti e giocano con contrasti cromatici generati da colori, metalli, tessuti, resine e pietre. Un savoir-faire innegabile che nell’ottobre 2020 la porta a ricevere il prestigioso titolo di Maestro d’Arte e Mestiere.
In questo dettaglio, ricamato a mano da Sveva Camurati, cristalli, strass, plastiche rigide e perline sono i protagonisti di una collana di corda e ottone.
«Sono stata molto felice e onorata di ricevere il premio dalla Fondazione Cologni. L’appellativo di MAM mi ha davvero lusingata, soprattutto perché i Maestri premiati nelle altre categorie sono davvero delle pietre miliari del saper fare artigiano italiano, eccellenze inestimabili ed esempi di dedizione e talento incredibile. Essere inserita nello stesso “libro d’oro” mi rende profondamente orgogliosa».
Creatrice di bellezza deluxe, Sveva Camurati è anche una fervida sostenitrice dell’importanza di tramandare le abilità artigiane alle giovani generazioni, consapevole che il linguaggio del fare – fare con le mani – può continuare a rendere il made in Italy sempre più autentico, all’insegna di un gusto ricercato e raffinato.