Dal talento dei grandi maestri d’arte italiani nascono originali creazioni ispirate al Sol Levante. Un omaggio alle storiche relazioni tra l’alto artigianato del Bel Paese e il raffinato genio giapponese.
“Fior di pesco”, quadro in commesso fiorentino, mosaico di pietre dure e semipreziose. Il tema Natura, che accomuna profondamente la tradizione italiana e quella giapponese, è declinato con maestria in quest’opera di Renzo e Leonardo Scarpelli dell’atelier fiorentino Le Pietre nell’Arte. Courtesy Scarpelli Mosaici
Un poetico incontro tra due culture votate all’eccellenza che a Venezia ha sempre trovato un terreno fertile. La sala Italia e Giappone: le relazioni meravigliose, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, all’interno della kermesse internazionale Homo Faber Event 2022, invita a scoprire il confronto tra il più pregevole artigianato italiano e la cultura giapponese.
In mostra, dal 10 aprile al 1° maggio, i visitatori potranno ammirare nella Sala del Chiostro dei Cipressi alla Fondazione Giorgio Cini una selezione di oggetti realizzati a mano da maestri artigiani italiani – molti dei quali sono stati insigniti del titolo di Maestro d’Arte e Mestiere, l’equivalente italiano dei Tesori Nazionali Viventi – ispirati all’arte e alla cultura giapponesi.
“Beth”, mobile contenitore in legno di noce italiano assemblato a carabottino, con basamento in botticino. Dalle sapienti mani di Giuseppe ed Emanuele Rivadossi dell’atelier Habito ha preso vita quest’opera ispirata alla razionalità e leggerezza della villa imperiale di Katsura a Kyoto. Foto di Ottavio Tomasini
Queste speciali relazioni, ‘meravigliose’ appunto, attestate storicamente, sono a oggi ancora vive e fertili: l’omaggio al Giappone è variamente articolato, sulla base di tematiche, ispirazioni, materiali, decorazioni, tipologie, tecniche di lavorazione, che danno vita a opere ricchissime di citazioni e insieme di personalissime rivisitazioni. L’attenta selezione della Fondazione Cologni – curata da Alessandra de Nitto ed Elisa Rossetti, con la collaborazione di tutto lo staff della Fondazione Cologni – vuol rappresentare molte delle più significative categorie e materiali dell’alto artigianato italiano: dal legno all’argento, dal vetro alla porcellana al tessuto, dal commesso fiorentino alla lacca, dallo specchio al mosaico, dalla ceramica ai metalli e alla cartapesta, dall’illustrazione al teatro di figura…
“Fenice”, serie di tre vasi in vetro soffiato a mano con l’uso di canne multicolori e murrine, battuto e inciso a freddo. Queste opere sono realizzate da Lino Tagliapietra, ambasciatore del vetro muranese in tutto il mondo. Foto di Francesco Allegretto
18 i maestri e gli atelier italiani d’eccezione: dal maestro del cesello fiorentino Lorenzo Foglia al ceramista di Vietri sul Mare Francesco Raimondi, dai ‘pittori di pietra’ e custodi dell’arte del commesso fiorentino Renzo e Leonardo Scarpelli all’ambasciatore del vetro muranese in tutto il mondo Lino Tagliapietra. Presenti anche i protagonisti più raffinati del mondo del legno: dall’ebanista Giordano Viganò a Giuseppe ed Emanuele Rivadossi di Habito agli artigiani di Lunardelli Venezia, ognuno porta in mostra la grande tradizione del mobile legata alla cultura del design. A creare bellezza, nella Sala del Chiostro dei Cipressi ancora: il maestro del vetro Simone Crestani, il metal sculptor Gianluca Pacchioni, il creatore di maschere veneziane in cartapesta Sergio Boldrin, l’erede del savoir-faire tessile Giovanni Bonotto in coppia con il textile designer Marco Bianchini, i fratelli Giovanni e Vincenzo Barbini con i loro specchi veneziani realizzati a mano. L’omaggio al Giappone continua con le opere in lacca di Giuditta Doro di Alchymia, con le scenografie e le marionette della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli (Grupporiani), con le tavole acquerellate dell’illustratrice Sonia Maria Luce Possentini pubblicate da Carthusia Edizioni, con lo splendore della porcellana invetriata a firma Ginori 1735. Presenti anche scuole dove il talento diventa eccellenza: la storica Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo presenta opere musive in marmo naturale ‘biancone’ e l’Istituto Caselli e Real Fabbrica di Capodimonte mostra la magia spettacolare della porcellana applicata tridimensionalmente agli specchi.
“Eden” è un prezioso blocco di onice smeraldo modellato, levigato e lucidato a mano dal metal sculptor Gianluca Pacchioni. In questa scultura il maestro trova un momento di grande intimità e sintonia con la Natura, rielaborando in modo personale la filosofia e l’estetica orientale. Foto di Lorenzo Pennati
L’arte giapponese ha da sempre incontrato in Italia un vivace interesse, come testimonia il successo della Sposa del Sole, allestita dalla Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli in occasione dell’Esposizione Universale di Milano del 1906, e non solo. Proprio quell’allestimento costituisce l’ideale quinta suggestiva della sala che la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte cura in seno a Homo Faber, raccontando le “relazioni meravigliose” tra Sol Levante e Bel Paese. Su progetto di apml Architetti Pedron / La Tegola, la Fondazione Cologni ha voluto ricreare una vera galleria di capolavori dei mestieri d’arte italiani, da ammirare in una cornice di eccezionale bellezza: sull’isola di San Giorgio Maggiore noi ci saremo…ad aspettarvi per un’immersione speciale nella bellezza, che siamo certi sarà indimenticabile. Ne abbiamo tutti bisogno più che mai, anche per recuperare fiducia e speranza nel domani.