“Modellare la terra e consolidarla con processi di cottura: un fare che ci immerge nella storia del costume e nella storia dell’arte. Questa materia, infatti, largamente disponibile, e la semplicità della sua lavorazione – sia pure declinata in molteplici modalità – hanno offerto da sempre un medium facile, e utile, di espressività plastica e decorativa”: con queste parole il Compasso d’oro, storica ed esperta di arti applicate Anty Pansera , ambasciatrice della piattaforma Wellmade, introduceva il Grand Tour alla scoperta della ceramica classica italiana organizzato alcuni anni fa dall’Associazione Italiana Città della Ceramica.
Vaso tipico della tradizione albisolese: le sapienti mani di Ernesto Canepa hanno attinto al tradizionale decoro “Bianco e Blu”, caratterizzato da figure vegetali o mitologiche in blu su sfondo bianco. Courtesy Studio Ernan Design
Tra i vari luoghi depositari della nostra tradizione ceramica, Albissola Marina e Albisola Superiore, nella provincia di Savona, sono due centri in cui la lavorazione dell’argilla è antica migliaia di anni. Già in epoca romana nel territorio vi erano fornaci che producevano mattoni e anfore, utilizzate per il trasporto di vino, olio e cereali. All’inizio del Quattrocento in queste terre ebbe inizio l’artigianato della ceramica; dalla spiaggia due preziosi elementi permettevano il confezionamento del “biscotto”: l’argilla rossa e la terra bianca. Nei secoli vari sono stati i colori iconici, come l’azzurro carico e il bruno chiaro. Fino ad arrivare agli anni delle avanguardie artistiche, nei quali le due Albisole hanno visto il proliferare di artisti, soprattutto futuristi, che hanno collaborato con i ceramisti locali. E tracce di queste collaborazioni si vedono ancora oggi, come ad esempio nella “Passeggiata degli artisti” (il lungomare) in cui sono esposte a cielo aperto opere di Lucio Fontana e Wifredo Lam, oppure nella casa-museo di Asger Jorn, altro artista d’avanguardia che ha vissuto ad Albissola molti anni.
Wellmade, la piattaforma che permette di scoprire i migliori artigiani italiani, ci propone oggi una selezione di tre atelier, le cui produzioni sono rappresentative del genius loci ligure.
Il Maestro d’Arte e Mestiere Ernesto Canepa, premiato nel 2016 dalla Fondazione Cologni, partecipa alla realizzazione di un imponente vaso con l’aiuto di un artigiano torniante. Lo Studio Ernan Design, da lui fondato con Annamaria Pacetti nel 1974, è riconoscibile dal portale istoriato d’ingresso, importante opera d’arte ceramica.
Ad Albisola Superiore, al civico 77 di corso Mazzini, Ernesto Canepa, Maestro d’Arte e Mestiere di Fondazione Cologni, e Annamaria Pacetti svolgono da oltre 45 anni la loro attività realizzando ceramiche artistiche nel rispetto delle tecniche e tradizioni di Albisola: pezzi unici e multipli d’autore, nonché ceramiche moderne realizzate in stretta collaborazione con artisti, architetti e designer italiani e stranieri. Il Maestro Canepa, oltre ad aver vinto numerosi premi e riconoscimenti, è Membro del Consiglio Nazionale Ceramico presso il Mise, e da anni dà un importante contributo all’attuale legge sulla tutela della ceramica artistica, con l’istituzione del marchio D.O.C. La grande passione verso l’arte ceramica porta i due a gestire al meglio lo Studio Ernan Design e a tenere corsi di ceramica, stage, work experience in fabbrica, in collaborazione con istituti scolastici, accademie ed enti pubblici.
Il Maestro Canepa e un suo collaboratore lavorano a quattro mani per la realizzazione di un pannello di grandi dimensioni in ceramica semirefrattaria. La bottega realizza pezzi unici, multipli d’autore e, come in questo caso, opere di grandi dimensioni. Courtesy Studio Ernan Design
Nel vicino territorio di Albissola Marina, l’atelier Ceramiche Pierluca , sotto l’impulso del titolare Dario Bevilacqua, affianca alla produzione artigianale degli stili classici albisolesi dal XVII al XX secolo, le proposte contemporanee di artisti e designer internazionali (Ugo Nespolo, Ugo La Pietra, Johnny Ermann, Sergio Dangelo, solo per citarne alcuni), periodicamente invitati e ospitati nella bottega di via Italia 25.
Qui all’opera Dario Bevilacqua, Maestro artigiano e attuale titolare di Ceramiche Pierluca. Tutte le collezioni della sua bottega raccontano la storia, l’arte e il patrimonio culturale di Albisola attraverso cromie raffinate e forme eleganti, rispettando tecniche antiche, ma sempre filtrate con un occhio attento al gusto contemporaneo. Foto di Omar Tonella/Federica Delprino
Ceramiche Pierluca testimonia la volontà di garantire un futuro, dopo un grandissimo passato, a uno dei comparti storici dell’artigianato made in Italy. Le nuove linee strategiche si declinano in due filoni portanti: da un lato il recupero filologico dagli archivi delle produzioni storiche albisolesi e dall’altro la creazione di oggetti decorativi e funzionali. Tutte le collezioni vogliono raccontare la storia, l’arte e il patrimonio culturale di Albisola attraverso cromie raffinate e forme eleganti, rispettando tecniche antiche, ma sempre filtrate con un occhio attento al gusto contemporaneo.
Clara Biagi, madre di Dario Bevilacqua, e fondatrice assieme al marito dell’atelier, da oltre 60 anni è esperta nella pittura su ceramica. Qui, alle prese con la decorazione di un Koala Super-From. Le linee strategiche di Ceramiche Pierluca si declinano in due filoni portanti: da un lato il recupero filologico dagli archivi delle produzioni storiche albisolesi e dall’altro la creazione di oggetti decorativi e funzionali. Foto di Omar Tonella/Federica Delprino
E, sempre nel comune di Albissola Marina, il nostro tour si conclude con una delle manifatture che ha segnato l’arte ceramica del Novecento: Giuseppe Mazzotti 1903 .
In questo scatto d’archivio del 1997, Giuseppe Bepi Mazzotti, padre di Tullio, l’attuale proprietario e Maestro artigiano, all’interno dell’atelier. Bepi, ritiratosi a vita privata nel 2005, lascerà al figlio il compito di rilanciare il ruolo produttivo e artistico della Fabbrica Casa Museo Giuseppe Mazzotti 1903 sulla scena nazionale e internazionale. Courtesy Giuseppe Mazzotti 1903
L’atelier di viale Matteotti 29, oggi gestito dal Maestro Tullio Mazzotti (classe 1957), quinta generazione di una famiglia di ceramisti e imprenditori, ha fatto la storia, collaborando fin dagli anni ‘30 con importanti artisti e designer, e ha dato vita a ceramiche futuriste e d’avanguardia. Si realizzano ceramiche e maioliche artistiche negli stili della tradizione albisolese, in particolare il rinomato “Antico Savona”, che rappresenta la parte principale della produzione. Dai disegni originali di Tullio Mazzotti nasce anche una fetta di produzione legata alle ceramiche ispirate alla produzione decò e futurista. Il 2002 vede la costituzione dell’omonima Fondazione per la tutela della ceramica albisolese, che gestisce il giardino-museo adiacente, dove sono esposte opere di artisti contemporanei. Le ceramiche a marchio Mazzotti, per la loro unicità e il pregio delle decorazioni, sono presenti all’interno di importanti musei in Italia e in tutto il mondo.
Il “Vaso dell’Impero”, di grandi dimensioni, appartiene alla collezione dei vasi della tradizione prodotti dalla manifattura Ceramiche G. Mazzotti. È realizzato su maiolica bianca in monocromia blu, seguendo i dettami della tecnica “Antico Savona”, decoro nato intorno alla metà del XVII secolo grazie al pittore genovese Giovanni Antonio Guidobono. Courtesy Giuseppe Mazzotti 1903
Storie di bellezza, arte e saper fare, tutte da scoprire sul sito e l’app di Wellmade: dall’argilla grezza al manufatto “cotto” e smaltato, ogni opera prodotta nelle terre di Albisola Superiore e Albissola Marina è emblema di un made in Italy che concilia felicemente tradizione e innovazione!