Firenze è conosciuta in tutto il mondo per la lavorazione artigianale del cuoio: il capoluogo, così come tutta la regione, è infatti la culla italiana della produzione di pelletteria di alta qualità. Qui hanno sede moltissime concerie, aziende e manifatture, che lavorano pelli e cuoio per creare manufatti esportati in tutto il mondo con l’inconfondibile marchio Made in Italy.
La tradizione deve la sua nascita e il suo sviluppo alla presenza del fiume Arno, che attraversa tutta la città: sulle sue sponde venivano infatti, fin dal Medioevo, conciate e poi messe a bagno le pelli. Il corso d’acqua rendeva inoltre agevole il loro trasporto per Firenze e verso altre città vicine.
Passeggiando per le vie del centro storico si percepisce immediatamente come questa tradizione sia ancora più viva e rigogliosa che mai: sono ancora moltissime le botteghe artigiane che tramandano l’antica arte della lavorazione del cuoio, mentre numerose vie sono dedicate a questo mestiere, come la zona tra Corso dei Tintori, Via delle Conce e Via dei Conciatori, a pochi passi dal Lungarno. E il nostro itinerario tra alcune delle migliori pelletterie fiorentine selezionate da Wellmade, il sito e l’app per scoprire i migliori artigiani d’Italia, inizia proprio qui.
Oggi come un tempo, nelle aule della Scuola del Cuoio gli studenti apprendono le differenze tra i diversi tipi di pelle, i segreti del taglio a mano del cuoio, le tecniche di realizzazione di articoli in pelle e l’arte della doratura con foglia d’oro. Courtesy: Scuola del Cuoio
In Via San Giuseppe, all’angolo con Via delle Conce, si trova infatti la celebre Scuola del Cuoio, polo di formazione di eccellenza nella pelletteria e centro di produzione di manufatti in cuoio, attivo fin dal Dopoguerra. Nasce per iniziativa delle famiglie Gori e Casini, rinomati artigiani fiorentini, e i frati del Monastero di Santa Croce, con l’intento di insegnare il prezioso mestiere agli orfani di guerra.
Dopo la scomparsa dei fondatori, le figlie di Marcello Gori, Laura, Francesca e Barbara, con i loro figli Tommaso, Filippo e Beatrice, hanno preso in mano le redini della Scuola del Cuoio. Insieme proteggono e portano avanti un’importante eredità, creando prodotti di altissimo livello per l’ampia clientela internazionale. Courtesy: Scuola del Cuoio
Santa Croce, dove ha sede la Scuola, ha sempre ospitato concerie e attività di lavorazione della pelle, fin dal tredicesimo secolo, grazie alla strategica vicinanza al fiume Arno. Per motivi di igiene queste attività furono poi allontanate dal centro storico, ma la Scuola del Cuoio ha riportato questa antica tradizione all’interno del convento. Qui, oltre a offrire corsi e laboratori di pelletteria, si producono borse e altri accessori in pelle per una raffinata clientela internazionale, totalmente a mano come prevede la tradizione.
Giuseppe Fanara apprende il mestiere “a bottega”, cominciando a soli 16 anni a lavorare per un artigiano pellettiere fiorentino. Dieci anni dopo apre la sua attività, che conduce ancora oggi insieme al figlio Mirko. Courtesy: GF89 Giuseppe Fanara.
Ci spostiamo poi in via Palazzuolo, vicino alla Basilica di Santa Maria Novella, da GF89 – Giuseppe Fanara, bottega che porta il nome del fondatore, che l’ha avviata nel 1989.
Qui, insieme al figlio Mirko, il maestro realizza accessori di grande pregio in cuoio, come porta sigari, astucci per gli occhiali, portagioie, e soprattutto il tipico portamonete, detto “tacco”. La tecnica è quella del cuoietto fiorentino, una lavorazione antica che esalta la brillantezza del pellame, e che prevede l’utilizzo esclusivamente di pelle conciata al vegetale in Toscana, che viene modellata su forme in legno e assemblata nelle sue componenti con colla vegetale, senza alcuna cucitura. Il cuoio viene infine tinto a mano con pigmenti naturali diluiti in acqua, oppure brunito con il “bussetto”, antico attrezzo in metallo che viene passato a caldo sulla superficie, donando una brillantezza senza pari.
Giuseppe e Mirko Fanara realizzano soprattutto oggetti tascabili, curati nei minimi dettagli, dagli spigoli diligentemente rifiniti, per rendere le forme dolci e arrotondate. Il risultato è un accessorio prezioso che solo la lavorazione e la cura artigianale possono ottenere. Courtesy: GF89 Giuseppe Fanara.
Il nostro itinerario termina con la bottega Peroni, appena fuori dal centro storico della città.
Gli accessori realizzati dai Peroni sono personalizzabili nei dettagli e nei colori. L’obiettivo di questi maestri è realizzare manufatti in cui il legame indissolubile tra funzione e bellezza dell’oggetto sia sempre presente. Credits: Marco Benvenuti.
Questa azienda artigiana viene fondata nel 1956 dai fratelli Piero e Roberto Peroni, che negli anni si specializzano nella decorazione a mano del cuoio in vero oro.
L’attività è attualmente gestita dalla terza generazione Peroni, Maurizio e Marco, anche loro maestri pellettieri. Nonostante il passare degli anni, la ditta prosegue nel segno della tradizione artigiana: la pelle viene conciata al vegetale, lavorata e colorata completamente a mano, e i pregiati accessori in pelle vengono realizzati su misura, oppure personalizzati nei dettagli. In atelier sono inoltre disponibili più di mille manufatti in cuoio: portafogli, articoli per l’ufficio e da fumo e altri accessori, oltre ovviamente al già citato tacco fiorentino, la cui realizzazione a mano richiede ben 37 passaggi! Una lunga lavorazione che permette di unire le parti senza cuciture, grazie alla rigidità delle pelle così ottenuta.
Anche nella bottega dei Peroni si realizza il tipico portamonete o “tacco” fiorentino: ogni dettaglio viene realizzato a mano, compresa l’impressione dello stemma della bottega. Credits: Marco Benvenuti.
Grazie a Wellmade abbiamo scoperto un po’ di più su questa importante tradizione, concedendoci un percorso virtuale tra le storiche botteghe del cuoio di Firenze.
Antichi mestieri, autentici capolavori, caratteristici atelier e opere d’arte meravigliose: puoi trovare questo e molto di più su Wellmade. Scarica l’app e scopri i tesori che si nascondono nella tua città!