Da secoli in Val Gardena si scolpisce il cirmolo, una speciale varietà di pino che cresce in questa zona e offre al Maestro scultore Georg Demetz Pilat la materia prima per le sue rappresentazioni sacre e non solo.
Il Maestro Georg Demetz Pilat con in mano l’opera “Bocce” in legno di cirmolo. Questo piacevole passatempo tradizionale viene rappresentato a regola d’arte con estrema minuzia nei particolari.
A Ortisei, in provincia di Bolzano, nel piccolo laboratorio del Maestro Demetz, prima ancora del padre e del nonno, la magia del legno intagliato è ovunque: qui nascono i suoi tanto apprezzati presepi, la cui essenza viene personalmente recuperata dall’artista-artigiano camminando per le sue montagne. «In alto, molto in alto si trovano le radici più belle, quelle grigie che poi inserisco nelle sculture, che sembrano addirittura rocce»: diventano le grotte dei presepi, pezzi unici lavorati per mesi e mesi in questa bottega, dalla scelta dei legni agli assemblaggi delle singole statuine, una per una. «Ci vuole il cirmolo senza nodi, ma è difficile trovarlo, oppure quello con i nodi sani, senza resina», spiega Demetz Pilat, il cui soprannome associato alla famiglia fa riferimento proprio a quel maso in mezzo al bosco che si vede di fronte alla sua abitazione.
Classe 1962, quarta generazione di una famiglia fortemente legata all’arte della scultura del legno, dopo aver terminato gli studi di scultura presso l’Istituto d’Arte di Ortisei, ha avuto la possibilità di apprendere il mestiere da diversi maestri. Ottenuto a ventotto anni il titolo di Maestro scultore avvia la propria attività in proprio.
Le scene sacre sono molto care al Maestro: qui, in legno di cirmolo, un dettaglio campestre legato a un’ambientazione presepiale. Foto di Alexander Demetz
Scolpire il cirmolo, famoso per essere dolcemente profumato, non è solo un lavoro, ma una passione innata: «La scultura è sempre stata la mia passione, già verso i 6 anni mio padre mi regalò delle sgorbie, e da lì sono nati i primi, rudimentali, tentativi di modellazione del legno», ricorda il Maestro Georg, fortemente influenzato sicuramente anche dal territorio in cui vive. Da sempre, infatti, gli artigiani gardenesi conquistano il pubblico con la loro creatività e l’originalità delle loro creazioni a mano. «Ho sempre e soltanto visto scolpire, e allora non ho mai pensato di fare altro e di andarmene da questi luoghi. Qui a Ortisei il vero maestro è stato mio padre Alois. A scuola si scolpiva poco, lui invece mi ha insegnato tutto».
Sempre affascinato da coloro che conducono una vita semplice, il Maestro altoatesino, attraverso l’espressività del legno e la modellazione dei volti e degli indumenti, ama trasferire ai suoi personaggi carattere e tratti distintivi tipici di contadini e cacciatori, artisti di strada e personaggi della vita quotidiana. La sua produzione principale annovera figure sacre e del presepe, tutte create dagli strumenti di famiglia, come la sega ad arco, gli scalpelli marcati con le iniziali degli avi, le mazze chiare in legno d’acero. Mazze grandi e mazze più piccole, rimpicciolite dall’uso e dal tempo. Così nascono le miniature di questi presepi, i cui minuziosi dettagli trasformano il legno in materia “che parla ed evoca poesia”!
La produzione di Georg Demetz Pilat annovera anche opere dedicate ai suonatori. Qui, i musicisti di strada vengono scolpiti in maniera talmente eccelsa che il legno sembra “parlare”, evocando la poesia nella scultura. Foto di Alexander Demetz
Georg Demetz Pilat ha partecipato a mostre nazionali e internazionali, come quelle a Bolzano, Trento, Milano, Monaco di Baviera, Anras, e in America a Vail, Colorado. Ha partecipato a molte edizioni di Unika, fiera dell’arte e dell’artigianato artistico in Val Gardena, tanto da ottenere il diploma di fedeltà per l’assidua partecipazione. «Vado alle fiere e incontro persone che si commuovono di fronte ai miei pezzi, e mi chiedono come ho fatto a farli così: questo conta per me. Vendo i miei pezzi a tanti scultori, e questo mi dà soddisfazione: mi sembra di andare indietro nel tempo, come quando immagino le mie figure».
Il presepe, fiore all’occhiello della produzione del Maestro intagliatore. A Ortisei nascono dalle sue mani talentuose molte delicate e realistiche scene di natività in cirmolo, tipico legno di questa zona della Val Gardena. Foto di Alexander Demetz
Grande osservatore della gente e della realtà, trasferisce dagli occhi alle mani una serie di preziosi gesti che dai modelli iniziali in creta portano alle opere finite in cirmolo: un’arte, quella dell’intaglio, che padroneggia in maniera esemplare, tanto da ricevere il riconoscimento MAM-Maestro d’Arte e Mestiere: «Ottenere questo premio è stato per me un grande onore, che mi dà la carica di continuare a far bene il mio lavoro», commenta il Maestro recentemente intervistato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.
La magia del Natale, la poesia del legno, la bellezza del presepe: un tripudio alla bellezza, quella vera e autentica, dal cuore artigianale!