«La più antica cultura costruttiva italiana è legata ai materiali lapidei. Le città di pietra e marmo, che costituiscono gran parte del patrimonio storico urbano del nostro Paese, sono testimonianza di una secolare tradizione artigiana, diffusa nelle più diverse aree della penisola. Parallelamente alla cultura tettonica, cresciuta in relazione all’uso di questi materiali nelle opere di architettura e nelle grandi infrastrutture urbane, si è sviluppata un’attività di artigianato artistico, spesso legata alla tradizione, che negli ultimi decenni ha visto una nuova spinta del contemporaneo, anche grazie all’utilizzo di tecnologie innovative». Così Ugo La Pietra apre il suo nuovo libro Lithos, dedicato a pietre, marmi, mosaici nell’artigianato artistico contemporaneo, realizzato con Fondazione Cologni per Marsilio nell’ormai storica collana Mestieri d’Arte.
Cover del libro Lithos. Ugo La Pietra, “Dalle cave all’architettura”, 2019, particolare. Monumento in pietra di Apricena, realizzato da pi.mar, Cursi (Lecce) per il Parco Museo Sculture Madrepietra, Apricena. Photo credit Aurelia Raffo
Triennale Milano, tempio del design e delle arti applicate legate a una progettazione consapevole, lo scorso 4 ottobre ha ospitato la presentazione del volume a una platea di istituzioni, addetti ai lavori e appassionati.
La pubblicazione rappresenta lo sguardo inedito di un grande autore su una secolare tradizione artigiana diffusa, quella delle pietre, fino a oggi solo in parte indagata e portata alla luce nelle sue molteplici declinazioni territoriali. Ed è proprio la territorialità – il Genius Loci tanto caro a La Pietra – che ci fa scoprire l’Italia attraverso l’analisi delle risorse del territorio, risorse non solo materiali, ma rappresentate anche da quei valori di tradizione e tecniche di lavorazione che nel tempo si sono sedimentati e costituiscono il nostro patrimonio artistico e culturale. Dalla pietra nera di Lavagna alla pietra dorata del Salento, ai marmi espressivi come il marmo rosso di Verona e il candido marmo di Carrara, elementi lapidei non solo geografici e storici, ma anche, e soprattutto, antropologici e artigianali.
Triennale Milano, 4 ottobre 2023: Ugo La Pietra, artista, architetto e designer, Compasso d’Oro alla Carriera nel 2016, presenta il suo ultimo progetto editoriale Lithos, realizzato con Fondazione Cologni per Marsilio nell’ormai storica collana Mestieri d’Arte. Credit Peter Elovich per Fondazione Cologni
«Questo libro parla di identità e, in quanto tale, parla delle diversità, tema che mi ha sempre appassionato, come antidoto alla globalizzazione. Le diversità servono per attribuire identità ai luoghi, e le pietre e i mosaici sono tra gli “strumenti” più facili e immediati per capire il potenziale di questi luoghi», racconta Ugo La Pietra.
Nel Salone d’Onore del primo piano di Triennale, attorniato dai contributors d’eccezione Vincenzo Pavan e Domenico Potenza – che, assieme a Paolo Coretti, hanno scritto alcuni saggi per la pubblicazione – La Pietra ci trasmette uno sguardo inedito su questo mondo di elementi naturali che, trasformati dalle preziose mani dell’uomo, diventano veicolo di cultura e bellezza.
Lithos è arricchito dai contenuti di autorevoli storici dell’arte e specialisti di arti applicate, con particolare riferimento ad alcuni materiali e aree: Paolo Coretti, Vincenzo Pavan e Domenico Potenza. Qui, nel Salone d’Onore di Triennale Milano, con Ugo La Pietra e Alberto Cavalli. Credit Peter Elovich per Fondazione Cologni
«Le pietre di cui parla questo libro sono elementi geologici interessanti per tante caratteristiche fisiche, ma che ci colpiscono soprattutto per essere le protagoniste più o meno rare, duttili o resistenti di un vasto settore produttivo legato alle arti applicate, che Ugo La Pietra ha inventariato con sapienza, fantasia e rigore, per creare un catalogo che sfida la storia naturale per entrare nella storia dell’arte», afferma Franco Cologni nella Prefazione al testo.
«Con Lithos vogliamo perseguire tre obiettivi fondamentali: colmare una lacuna nella letteratura specializzata contemporanea, magnificare il lavoro degli artigiani, nel rendere ancora più preziose le pietre che la natura ha creato; sottolineare il ruolo chiave del dialogo tra design, mestiere d’arte e territorio», ricorda Alberto Cavalli, direttore generale della Fondazione Cologni e moderatore dell’incontro.
Ugo La Pietra, “Pizzi e merletti”, 1992, vasi in alabastro lavorato a mano, realizzati da Cooperativa Artieri Alabastro, Volterra (edizione Galleria Fatto ad Arte 2000). Courtesy Archivio Ugo La Pietra
Lithos: pietre, marmi, mosaici nell’artigianato artistico contemporaneo è arricchito da un nutrito apparato iconografico e raccoglie anche, attraverso la sezione “Esperienze nella pietra” (a cura di Alessandra de Nitto e Simona Ceana) un insieme di testi di approfondimento su mostre, musei, gallerie, manifestazioni e fiere, botteghe e atelier, pubblicazioni e scuole nella grande famiglia dell’artigianato artistico dei materiali lapidei.
Hannes Peer e Del Savio 1910, “Vento2, 2022, paravento in marmo, resina cementizia, giunture in ferro, realizzato per Doppia Firma. Photo credit Mauro Tittoto
L’attenzione alle pietre, in questo momento storico, è in una fase di rivalutazione e di rinnovata attenzione, e auspichiamo che questa pubblicazione di Ugo La Pietra possa essere un importantissimo tassello nella storia di questa bellezza, per sua natura “eterna”.