Lunardelli Venezia nasce dall’esperienza di Lunardelli Est. 1967, azienda storica di Fossalta di Piave (VE) specializzata nella lavorazione del legno per progetti altamente customizzati nel settore edile e dell’arredamento. Il fondatore Angelo Lunardelli ha trasmesso fin da subito ai figli Sebastiano e Agnese la propria etica del lavoro, la passione per l’artigianato d’eccellenza e il coraggio di fronte a ogni nuova sfida: forti di questi valori, nel settembre 2018 contestualmente alla Venice Glass Week, i due fratelli lanciano il brand Lunardelli Venezia. Un’occasione per collaborare con designer e artigiani e per esprimere la varietà di talenti e creatività offerti dal territorio veneziano, ma anche per esplorare tecniche di produzione innovative con materiali della tradizione locale: il legno, il vetro di Murano, i tessuti.
Nei contenitori da tavolo Cupole trovano spazio oggetti che evocano ricordi preziosi. Nate dalla collaborazione tra Marco Zito e Lunardelli Venezia, queste forme si ispirano alle cupole delle chiese veneziane: leggere e dai colori cangianti, le Cupole, in legno di noce e vetro soffiato, sembrano galleggiare, sospese sulla città.
Agnese Lunardelli, la cui missione è restituire alla città di Venezia l’ospitalità ricevuta da Lunardelli Est. 1967 negli anni, apre il nuovo atelier a collaborazioni sempre fertili con maestranze creatrici del bello (tra queste collaborazioni merita citare Bevilacqua per i tessuti, Salviati, Ercole Moretti e NasonMoretti per vetri e lampade, Berta Battiloro per la foglia d’oro…) ed eclettici designer e ci racconta come il tema della territorialità sia uno degli elementi fondanti della filosofia Lunardelli: «L’importanza del genius loci per quanto riguarda la nostra professione è fondamentale: ogni oggetto a firma Lunardelli Venezia è espressione di una territorialità forte e radicata. Le opere hanno una stretta connessione con gli elementi architettonici che contraddistinguono la laguna, come quelle, ad esempio, che nascono dal legno delle bricole (i grossi pali che, a gruppi di tre a tre, indicano i canali navigabili in città): questo legno, spesso attaccato in maniera ‘dolce’ dal mollusco definito teredine, si trasforma in un merletto ‘naturale’ che tagliamo e lavoriamo con il massimo rispetto per il materiale, che valorizziamo trattandolo con della cera d’api, anch’essa del territorio veneziano. Quello che facciamo qui non potremmo farlo altrove!».
Una panca Ca’ Pesaro in fase di lavorazione: in legno di noce o di rovere trattato con cera naturale, questo arredo ha una struttura che si rifà al basamento della facciata barocca dell’omonimo palazzo che si affaccia sul Canal Grande. Il bugnato riprodotto crea geometrie di ombra con intensi effetti tridimensionali.
L’impresa artigiana nasce quindi con decenni di know-how alle spalle, e con la visione di un nuovo modo di produrre oggetti che esprimano l’alta qualità del saper fare italiano in un contesto tecnologico e di mercato evoluto ed esigente.
Impegnata da sempre a relazionarsi non solo con il mercato veneziano ma anche italiano ed estero, Agnese Lunardelli ci parla della passione per il legno, nata in lei fin dall’infanzia: «L’azienda fondata da mio padre e mia madre ha visto l’alba quando avevo un solo un anno di vita: ho trascorso ogni pomeriggio, dopo la scuola, in bottega assieme ai miei fratelli, ad aiutare i nostri genitori. Prendevamo i pezzi di legno e li accatastavamo, era per noi un momento di gioia. Il profumo costante in bottega era quello del larice, dell’abete, del cirmolo che mio papà lavorava a mano. Anche oggi che il nostro laboratorio è molto più strutturato, rievoco quei momenti con la consapevolezza che questa realtà è una parte di me. Riuscire a lavorare questo materiale caldo, naturale – al tatto quasi una seconda pelle – è soprattutto passione, che condivido con mio fratello Sebastiano, vera anima di tutta la produzione: è lui che realizza tutte le collezioni, stimolato dalle suggestioni dei designer con cui entriamo in contatto».
I bicchieri Io e te trovano ispirazione dai paesaggi della laguna, che gioca sulla sovrapposizione e compenetrazione di trasparenze tra i bicchieri stessi. I colori e le molature si sovrappongono come acquerelli delicati. Queste visioni lagunari si appoggiano su un lungo molo in legno di noce, evocando una romantica idea di viaggio.
L’alto artigianato, per Lunardelli, vuol dire continua ricerca, cura del dettaglio, vuol dire trasferire in tutto ciò che si produce un’emozione, un senso di autenticità. «I nostri collaboratori in ogni idea mettono anima e corpo, il loro entusiasmo ci spinge sempre a superare nuove sfide progettuali», continua Agnese, che ha partecipato anche alla seconda edizione di Homo Faber Event 2022, presentando, su invito della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, un paravento in legno impreziosito da carta pergamena e foglia d’oro, i cui decori riprendono il pavimento geometrico di Piazza San Marco, e alla mostra Splendidi Dialoghi presso lo Splendid Venice Starhotels Collezione, nell’ambito del progetto di mecenatismo La grande Bellezza, con molti pezzi iconici: tra questi gli sgabelli e le panche “Ca’ Pesaro” in legno di rovere, ispirati al bugnato del celebre palazzo veneziano; il magnifico portafrutta secca “Carmini” in legno di noce e vetro soffiato (design Alberto Lago); i romantici bicchieri per due “Io e te” e le poetiche “Cupole”, contenitori da tavolo in legno e vetro soffiato (design Marco Zito); le bellissime scatole componibili “Passo” in mogano e vetro murrino (design Omri Revesz). Un vero inno alla bellezza di Venezia!
Lo sgabello Ca’ Pesaro è iconico della produzione a firma Lunardelli. La possente solidità del bugnato del Palazzo Ca’ Pesaro si ritrova in questa seduta in rovere massiccio, che contiene uno scomparto interno nascosto dal cuscino impreziosito dai tessuti unici dello storico laboratorio veneziano Bevilacqua.
«Alto artigianato vuol dire mantenere un forte collegamento tra la tradizione e l’innovazione: la tradizione traccia un sentiero molto sicuro, ma affinché questa rimanga vigorosa c’è bisogno dell’innovazione dei materiali e dei processi produttivi, bisogna trovare il giusto punto di equilibrio. Anche confrontarsi con altre maestranze, che magari non hanno a che fare con il mondo del legno, è formativo: significa condivisione di bellezza e spunti creativi»: una bellezza che Lunardelli crea nella e per una delle città più magiche del mondo!
Ma’ Segno in noce canaletto, foglia d’oro 24 carati e carta di riso: il prezioso e sofisticato paravento, evoca lo stile giapponese a livello costruttivo, con l’uso del “sashimono”, ovvero l’arte dell’incastro ligneo giapponese, senza colla né chiodi. È stato realizzato ad hoc da Lunardelli per Homo Faber 2022 ed esposto nella sala Italia e Giappone: le relazioni meravigliose, sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.
In apertura: Piova, in legno di larice o di noce, nata dalla collaborazione tra Lunardelli Venezia e Damiano Frison, è una lampada progettata per essere trasportabile e creare suggestivi disegni di luce in ogni ambiente. L’ispirazione di questo complemento d’arredo nasce dal fatto che “talvolta a Venezia l’acqua arriva dall’alto”, proprio in riferimento alle gocce della pioggia.
Tutte le foto: si ringrazia Agnese Lunardelli e Lunardelli Venezia
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