Uno squero veneziano trasformato in un auditorium. Una vista mare che lascia senza fiato. Un albo rilegato in pelle che racchiude il gotha dell’eccellenza artigiana italiana. Una mano, anzi molte mani – “mani intelligenti” come Fondazione Cologni ama definirle – celebrate per il talento e il valore artistico ed umano. Alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, all’interno dell’evento internazionale “Homo Faber: The Journey of Life”, sono stati proclamati in questo fine settembre i 40 nuovi MAM-Maestri d’Arte e Mestiere dell’artigianato artistico italiano, i nostri preziosi “Tesori Viventi”.

Il Libro d’Oro dell’eccellenza artigiana italiana: commissionato nel 2016 presso la storica legatoria d’arte meneghina Còdina, è un simbolico albo che raccoglie le firme dei 350 MAM-Maestri d’Arte e Mestiere a oggi insigniti di questo prestigioso titolo. ©Simone Padovani per Fondazione Cologni
Premiati tra gli applausi e la commozione generale del pubblico, ceramisti, orafi, maestri dell’ebanisteria, mosaicisti, sarti, restauratori, ma anche maestri del vetro e del cristallo, editori d’arte e artigiani esperti nella decorazione… ognuno con una storia unica, e preziosa, testimone di un know-how d’eccellenza, spesso riconosciuto oltre i confini nazionali.

Paolo Olbi, decano della legatura d’arte e della produzione di carta di pregio: il suo magistero e il suo impegno nella formazione hanno permesso la tutela dello storico patrimonio della rilegatura artigianale a Venezia. ©Dario Garofalo per Gruppo Editoriale
Una grande festa per la competenza “a regola d’arte”: «Beni culturali al pari dei nostri monumenti, gli artigiani raccontano ogni giorno a chiunque voglia ascoltarli che cosa significa davvero essere un Maestro – essere felici del proprio lavoro, e creare oggetti che non sono mai cose ma beni. Preziosi, identitari, e straordinariamente attuali, in un mondo che non può e non deve fare a meno della bellezza», ci ricorda il presidente Franco Cologni.

I 40 MAM dell’artigianato artistico, appena proclamati, posano sullo Scalone monumentale del Longhena alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. ©Simone Padovani per Fondazione Cologni
La cerimonia di assegnazione dei premi è stata anche un significativo momento di unione di intenti tra due nazioni attente al valore della mano: un impegno condiviso tra Francia e Italia nel riconoscere e valorizzare il savoir-faire raro che gli artigiani rappresentano. Il titolo di MAM in Italia e il titolo di Maitre d’Art in Francia, insieme al programma di tutoraggio da parte dell’Institut pour les Savoir-Faire Francais, dimostrano infatti l’impegno di entrambi i Paesi nella tutela di queste competenze: competenze produttrici di valore economico.

La storica bottega di Tiziana Grassi, nel cuore di Spaccanapoli, all’interno di Palazzo Marigliano, fa tornare bambini tutti quelli che vi entrano, facendo brillare nei loro occhi lo stesso sguardo incantato di un tempo. In questo “raro e prezioso” Ospedale delle Bambole l’incanto dei bambini contagia il cuore degli adulti. ©Dario Garofalo per Gruppo Editoriale
Nel corso della cerimonia i nuovi MAM hanno ricevuto quale riconoscimento tangibile un oggetto d’arte appositamente realizzato su disegno originale dalla Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Questa storica Scuola d’arte unica al mondo ha firmato le fusioni in bronzo destinate ai Maestri: testimonianza preziosa di un saper fare che dura nel tempo e simbolo poetico della creatività e bellezza dei mestieri d’arte italiani. La Fonderia Artistica della Zecca realizza queste vere e proprie opere d’arte dal bozzetto originale modellato in bassorilievo, attraverso il complesso procedimento artistico della fusione in terra, che prevede diverse fasi di lavorazione manuale.

La fusione in bronzo 2024: disegnato da un gruppo di talentuosi allievi della Scuola dell’Arte della Medaglia, il bassorilievo ritrae una figura femminile, allegoria dell’Artigianato d’Arte, di profilo volta a destra, che con sguardo fiero e intenso guarda e sostiene con la mano un uccello del Paradiso, a cui si attribuisce la simbologia di bellezza, regalità e libertà creativa. ©Simone Padovani per Fondazione Cologni
I premiati – le cui candidature sono pervenute alla Fondazione Cologni da una Commissione di 80 Esperti di notoria perizia, competenti nell’ambito delle diverse categorie artigianali, tra cui storici, docenti e curatori dell’arte e delle arti applicate, direttori di musei e istituzioni culturali, protagonisti del mondo dell’alto artigianato con incarichi istituzionali, conoscitori e collezionisti di comprovato valore, giornalisti specializzati – sono saliti a ritirare il premio sul palco dell’Auditorium Lo Squero visibilmente commossi. Il decano veneziano della legatura d’arte e produzione della carta di pregio Paolo Olbi, l’ultimo maestro ceramista che produce il decoro “Vecchia Lodi” Angelo Pisati, l’argentiere Aldo Vitali, esponente di punta della cultura orafa romana noto a livello internazionale, l’artigiana della tarsia Rita Turri impareggiabile nella tecnica a coltello, il maestro del presepe in miniatura in terracotta Marcello Aversa, la “dottoressa”-restauratrice Tiziana Grassi con il suo Ospedale delle Bambole, la tessitrice ligure Stefania De Martini con alle spalle una storia di heritage familiare di cinque secoli, l’alchimista del tipetto Davide Fuin… sono solo alcuni dei nomi che quest’anno arricchiscono il Libro d’Oro dell’eccellenza artigiana italiana.

Antonio Dei Rossi, la cui attività si divide tra Treviso e Burano, è oggi l’ultimo maestro della murrina figurativa, l’unico artista ancora attivo in questa difficile tecnica, di cui è considerato uno dei maggiori esponenti a livello mondiale. ©Annalisa Scarpa
MAM-Maestro d’Arte e Mestiere è un appuntamento tanto atteso nel mondo delle arti applicate. L’attenzione delle istituzioni non è mancata neppure in questa quinta edizione: tra i patrocini ministeriali quello del Ministero della Cultura e del Ministero del Turismo, ma soprattutto l’attenzione del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha voluto omaggiare l’iniziativa con la Medaglia del Presidente della Repubblica. Il progetto, istituito nel 2016 dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, vede – proprio in occasione dei 20 anni di ALMA – ampliarsi in modo significativo le categorie di riferimento dei maestri delle arti agrarie, del gusto e dell’ospitalità, che saranno celebrati il prossimo novembre presso il Teatro Regio di Parma. Perché – come ricorda il presidente Alberto Figna – «dai campi ai vigneti, dai frutteti agli orti, ogni elemento della nostra agricoltura è parte di un mosaico culturale che rende unica la gastronomia italiana». Una celebrazione dei mestieri d’arte d’eccellenza a tutto tondo!
