«E pronuncia sempre con riverenza questo nome – maestro – che dopo quello di padre, è il più nobile, il più dolce nome che possa dare un uomo a un altro uomo»
[Edmondo De Amicis]
Ago e filo, tornio e trafile, lime e raspe…ma anche canne da soffio e tagianti, coltelli e tegami: sono solo alcuni tra gli strumenti del mestiere artigiano. Utensili indispensabili al lavoro in bottega solo se guidati da una mano esperta, i cui gesti sapienti sono in grado di plasmare tutte quelle opere di alto artigianato artistico che sono il vanto del nostro Made in Italy. «Mani intelligenti» artefici di tutta la «grande bellezza» che percorre da nord a sud l’intero territorio nazionale, e che ci fa sentire eredi non indegni della lezione rinascimentale e del suo lascito culturale e umano senza eguali.
Nel gesto di Nicolò Morales, grande ceramista di Caltagirone e Maestro MAM dell’edizione 2016, si esprime tutta la passione di un artefice innamorato del suo lavoro, tutta la “felicità del fare” che accompagna la vita e il lavoro di un vero maestro. Qui Morales è ritratto con una delle sue splendide teste antropomorfe, per cui è giustamente noto, creazioni tipiche della ceramica calatina, che il maestro declina con grande estro e personalità.
Courtesy Nicolò Morales
Istituendo un simbolico Libro d’Oro dell’eccellenza artigiana italiana, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaborazione con ALMA-La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha creato nel 2016 il riconoscimento biennale MAM-Maestro d’Arte e Mestiere dedicato ai più grandi Maestri d’Arte italiani, attivi in 23 diverse categorie dell’artigianato artistico: dalla ceramica alla gioielleria al legno e arredo, dai metalli alla meccanica al mosaico, dal vetro alla moda, dalla pelletteria alla stampa d’arte al restauro, dal tessile alle professioni del teatro… fino ai mestieri del gusto e all’arte dell’ospitalità.
Il dettaglio prezioso di una lavorazione nell’ebanisteria: la decorazione a foglia d’oro, oggi appannaggio di pochi maestri e imprese di eccellenza. La lavorazione del legno è una delle più importanti categorie del nostro artigianato, e da sempre l’Italia esprime in questo settore talenti inimitabili, ammirati nel mondo. Come accade nell’operosa Brianza, patria del mobile, dove molti designer stranieri vengono da a lavorare con i nostri stupendi artigiani, custodi di un saper fare antico e insieme capace di declinarsi nella contemporaneità, sposando tradizione e cultura del progetto.
Courtesy Marco Belloni
Per questa III edizione 2020, agli oltre 200 degli anni scorsi, 78 nuovi MAM riceveranno quale riconoscimento tangibile un oggetto d’arte appositamente realizzato su disegno originale dalla Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Questa storica scuola d’arte unica al mondo, meta di molti studenti di estrazione internazionale, ha prodotto le fusioni in bronzo destinate ai Maestri: testimonianza preziosa di uno storico saper fare che dura nel tempo e simbolo poetico della creatività e bellezza dei mestieri d’arte italiani.
Per arrivare a definire la «rosa» dei 78 nuovi Maestri d’Arte e Mestiere, base di valutazione sono stati gli 11 criteri che condensano l’alto saper fare e rappresentano un punto di riferimento per il raggiungimento dell’eccellenza: Artigianalità, Autenticità, Competenza, Creatività, Formazione e Trasmissione, Innovazione, Interpretazione, Originalità, Talento, Territorialità e Tradizione, sulla base di un’approfondita e articolata ricerca (pubblicata in Alberto Cavalli con Giuditta Comerci e Giovanna Marchello, Il valore del mestiere. Elementi per una valutazione dell’eccellenza artigiana, Marsilio Editori, 2014).
Le due bellissime serigrafie appartengono alla collezione “In praise of hands”, realizzata da Gianpaolo Fallani su disegno di Giampiero Bodino per l’edizione 2018 del progetto Doppia Firma, promosso ogni anno in occasione del Salone del Mobile di Milano da Fondazione Cologni con Michelangelo Foundation e Living Corriere della Sera. La serie è un poetico omaggio alle mani talentuose del maestro artigiano, raffigurate nell’uso dei suoi strumenti del mestiere, al tavolo di lavoro. Un sodalizio davvero straordinario e molto riuscito quello tra Bodino, noto artista e designer torinese, e Fallani, maestro veneziano erede di uno storico atelier di stampa litografica nella città lagunare. Da questo incontro felice tra creatività e saper fare di eccellenza nascono queste immagini che sono un vero inno alla maestria della mano: quella che il Premio MAM ricerca e premia, portandone i migliori artefici all’attenzione del grande pubblico.
Foto Laila Pozzo per Doppia Firma – MFCC, FCMA, Living
Ma non saranno premiati solo gli artefici del «bello ben fatto»: la particolare struttura organizzativa di questo riconoscimento celebra e ringrazia anche coloro che «sostengono» i mestieri d’arte, che nel mondo della scuola, dell’impresa, delle istituzioni, della comunicazione, svolgono un ruolo fondamentale nell’opera di promozione, tutela e diffusione del nostro patrimonio. 10 personalità di spicco riceveranno, infatti, uno speciale attestato nelle cinque sezioni previste, in rappresentanza delle rispettive istituzioni: La regola del talento, Patrimonio, Impresa Artigiana, Comunicazione per i Mestieri d’Arte e Istituzioni per i Mestieri d’Arte.
In questo momento di grande difficoltà causato dall’emergenza sanitaria, che sta avendo gravi ripercussioni sulle attività artigiane, è più che mai fondamentale difendere e promuovere questi saperi unici della nostra tradizione, i nostri «tesori viventi», perché il testimone passi alle nuove generazioni e le straordinarie competenze dei Maestri non vadano perdute, ma raccolte e attualizzate anche grazie alla cultura del progetto e all’uso consapevole delle nuove tecnologie.
I mestieri del teatro sono fra le categorie più ricche e affascinanti dell’alto artigianato italiano, che il Premio MAM ha riconosciuto premiandone molti nomi illustri sulla scena internazionale: scenografi, costumisti, artefici del trucco e parrucco, sarti, creatori di effetti speciali, artigiani e tecnici di scena, grandi interpreti di un universo magico in cui l’Italia da sempre eccelle e i cui talenti sono riconosciuti e richiesti in tutto il mondo. Nell’immagine suggestivi elementi di scenografia sono preparati dalle mani dei giovani talenti dell’Accademia Teatro alla Scala, una delle nostre più prestigiose Scuole di eccellenza, che prepara i maestri del domani: i nuovi MAM. Foto Laila Pozzo, La regola del talento, Marsilio Editori, 2014
Quest’anno Fondazione Cologni e ALMA hanno scelto responsabilmente di organizzare la cerimonia di premiazione, da sempre ospitata presso il Salone d’Onore di Triennale Milano, su piattaforma digitale, per la tutela della salute dei Maestri e del pubblico, che segue sempre numeroso questa manifestazione. Con i saluti introduttivi dei presidenti di Fondazione Cologni e ALMA, un contributo dell’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato con le fasi di lavorazione della fusione e filmati suggestivi sul mondo dell’artigianato artistico, il video dell’evento verrà rilasciato ufficialmente nella data del 26 ottobre 2020 alle ore 18.30 e sarà sempre disponibile sul sito dedicato www.maestrodartemestiere.it.
Intenso ritratto di uno dei più importanti interpreti del nostro alto artigianato: il maestro ebanista Giuseppe Rivadossi, già insignito del Premio MAM nell’edizione 2018. Il Maestro, con l’Officina che porta il suo nome a Nave, nel bresciano, luogo ben noto a designer, architetti e appassionati, realizza creazioni d’arte in legno che riportano a una dimensione poetica del vivere. Da grande conoscitore delle essenze lignee, forte di un ormai raro saper fare, lavora abilmente la materia utilizzando lo scavo da blocco, l’assemblaggio a incastri, la finitura con piallatura e sgorbiatura a mano, come i grandi maestri ebanisti del passato.
Courtesy Giuseppe Rivadossi
Il saper fare, la passione e il valore anche umano dei grandi Maestri d’Arte fanno grande il nostro Paese e costituiscono una delle sue principali ricchezze: un giacimento artistico, culturale ed economico che il mondo intero riconosce e desidera.