Un mondo affascinante, fatto di costumi impressi nella nostra memoria di spettatori, armature scintillanti e copricapi da sogno. Al civico 39 di via Filippo Ermini, a pochi passi dal Vaticano, Massimo Pieroni e le sue maestranze sono i protagonisti di un lungo viaggio attraverso le meraviglie del cinema e del teatro. Nata agli inizi degli anni ‘40, la Ditta Pieroni Bruno, lavorando con i maggiori costumisti e registi della scena internazionale, si è distinta per un’evoluzione creativa senza eguali attraverso un’immensa produzione artigianale. Oggi è Massimo, classe 1964, figlio di Bruno, a portare avanti il patrimonio unico e di grande valore del laboratorio di famiglia, diventando custode di un’eredità artistica che ha segnato tutte le epoche del cinema, iniziando dall’allora nascente Cinecittà.
Creare un copricapo o un’armatura a regola d’arte, dopo aver studiato approfonditamente nei minimi particolari i periodi storici, è un processo creativo che aiuta anche l’attore a entrare nel personaggio. Perché gli accessori qui prodotti caratterizzano sì le teste, ma anche le anime di chi li indossa.
Classe 1964, Massimo Pieroni eredità l’attività dal padre Bruno: qui al lavoro nella realizzazione di uno dei suoi tanti e celebri copricapi. In ogni film in costume, italiano o internazionale, è sempre presente un pezzo a firma Pieroni. ©Valeria Bono per Kreativebit
Il tocco manuale degli artigiani che compongono la grande famiglia del Laboratorio Pieroni è insostituibile, così come prezioso è il know-how legato alla realizzazione di un cappello: «Parte tutto, solitamente, dal feltro, che viene apprettato dentro la colla per poi passare in una padella gigante, che in gergo viene chiamata ‘caldarella’. Si crea quindi la forma, e il prototipo viene messo in un forno per l’asciugatura. Una volta asciutto, il cappello viene smontato, viene fatto il roller o le altre applicazioni necessarie, e completato con nastri, bordi, ricami. Si passa poi alla curvatura e, infine, alla lucidatura del copricapo… pronto per essere indossato in scena». Feltri sapientemente lavorati, come il feltro ‘velour’, con un impasto che lo rende simile al velluto, o il feltro ‘flammant’, ossia lucido, come quello del celeberrimo cilindro che Johnny Depp ha indossato ne “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton.
Tiara realizzata dal Laboratorio Pieroni su disegno della costumista premio Oscar Gabriella Pescucci, per l’attore Jeremy Irons nella serie televisiva “I Borgia”. Il ricercato copricapo è in metallo, ottone dorato, oro e argento, con base in finto metallo laminato. ©Valeria Bono per Kreativebit
Stagione dopo stagione, il Laboratorio Pieroni si impone come punto di riferimento internazionale, grazie anche alla stretta collaborazione con un’altra realtà d’eccellenza italiana, la romana Sartoria Tirelli, fondata da Umberto Tirelli nel 1964: proprio a questo atelier si legano i ricordi di un giovanissimo Massimo Pieroni che, mandato qui dal padre per consegnare dei cappelli, incontra il registra Luchino Visconti. Un incontro che gli ha consegnato una delle lezioni più importanti, ossia che ‘il dettaglio fa la differenza tra un oggetto buono e uno eccellente’.
Cappello realizzato per il film “Wolfman”, costumi del premio Oscar Milena Canonero: il copricapo riproduce fedelmente la moda del 1880. ©Jhonny Castaneda
La passione di Massimo Pieroni è diventata nel tempo un saper fare consolidato, tanto da poter esser trasmesso alle nuove generazioni: in questo impegno si inseriscono le sue passate collaborazioni con scuole prestigiose come lo IED e l’Accademia di Costume e Moda di Roma. Oggi il laboratorio viene portato avanti con vera maestria con l’aiuto della moglie Stefania, della figlia Evaluna e della mamma Gabriella, autrice dell’iconico cappello indossato da Kate Winslet in “Titanic” di James Cameron.
Da sempre a contatto con i più importanti costumisti di Hollywood e non solo, il Laboratorio Pieroni vanta conoscenze artistiche d’eccezione: da Nino Vittorio Novarese, premio Oscar per i migliori costumi di “Cleopatra” del 1963, a Carlo Rambaldi, celebre mago degli effetti speciali; da Piero Tosi, costumista di un capolavoro come “Il Gattopardo”, a Gabriella Pescucci, maestra pluripremiata, solo per citarne alcuni. Il rapporto tra Hollywood e la famiglia Pieroni è diventato, nel corso degli anni, sempre più solido e produttivo, a tal punto che in quasi ogni film in costume, italiano o internazionale, è sempre presente un cappello o una corazza Pieroni.
Loriche, corazze romane in cuoio e metallo, realizzate dal Laboratorio Pieroni per il film “La Passione di Cristo” del 2004. ©Valeria Bono per Kreativebit
Massimo Pieroni, l’artigiano-cappellaio che il mondo ci ammira, riceve nel 2022 il titolo di MAM-Maestro d’Arte e Mestiere nella categoria “Mestieri dello spettacolo”, entrando a far parte della rosa degli artigiani eccellenti inseriti nel Libro d’Oro della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte: «Un grandissimo onore essere riconosciuto tra i migliori talenti dell’artigianato artistico italiano», commenta il Maestro, che racconta: «Ho una affezione particolare per ognuna delle produzioni legate al mondo del cinema, ma se dovessi scegliere un lavoro che più mi sta a cuore, per giunta legato alla mia giovinezza, sicuramente citerei “C’era una volta in America” di Sergio Leone, perché reputo sia un film perfetto in tutte le sue parti tecniche».
I copricapi Pieroni viaggiano spesso in giro per il mondo per mostre monografiche o performance: è il caso dell’attrice premio Oscar Tilda Swinton e dello storico della moda Olivier Saillard che, nello scorso dicembre 2023 hanno portato in scena ad Atene “Embodying Pasolini”, con protagonisti i costumi dei film del grande regista anticonformista, poeta e attivista Pier Paolo Pasolini.
Cappello realizzato per un master di Massimo Pieroni, in collaborazione con il maestro costumista Piero Tosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano. Il copricapo riproduce un modello del 1910. ©Jhonny Castaneda
Il Laboratorio Pieroni ha letteralmente messo il cappello sulla storia del cinema e oggi continua a crescere anche nel mondo delle serie tv e della lirica. Le armature e i copricapi sono realizzati completamente a mano, seguendo una ricostruzione talmente fedele e di eccelsa fattura che potrebbero benissimo considerati pezzi coevi alle epoche in cui i film sono ambientati. Il vero è bello, ma il verosimile è ancora più bello, amava dire il Maestro costumista Danilo Donati e Massimo Pieroni è artefice di un verosimile ancora più bello del vero. Proprio come il cinema impone.