Il Museo Poldi Pezzoli è un piccolo scrigno delle meraviglie nel cuore di Milano: un luogo dove poter ammirare la bellezza in un percorso raccolto e intimo, dove passeggiare sospesi nel tempo, dove perdersi tra quadri, sculture, gioielli e i più grandi tesori delle arti applicate, dalla porcellana alla ceramica, dal vetro all’arredamento. È da sempre la casa museo più amata dai milanesi, vero simbolo della città.
Leonardo da Vinci, “Madonna Litta”, tempera su tavola trasportata su tela, c. 1495. La “Madonna Litta” è uno dei quadri più famosi di Leonardo da Vinci: grazie alla lungimirante visione della Direttrice del Poldi Pezzoli Annalisa Zanni, il quadro torna a Milano fino a febbraio, in prestito al Museo. ©San Pietroburgo, Museo Statale dell’Ermitage
La collaborazione tra la Fondazione Cologni e il Museo Poldi Pezzoli è un legame naturale, che nasce dalla comunione di intenti: far rivivere lo splendore di quelle arti che, per troppo tempo, sono state considerate “minori”. L’amore per l’alto artigianato e la manualità rendono le due istituzioni milanesi partner ideali in questa missione di promozione e valorizzazione del savoir faire artigianale.
Nel corso degli anni diverse sono state le attività svolte in partnership: gli aperitivi con il Maestro, serate speciali durante le quali un artigiano raccontava il fascino del suo mestiere accompagnato da un piacevole cocktail; la presentazione di libri legati all’artigianato; e soprattutto cicli di laboratori per adulti, volti a far avvicinare il pubblico di appassionati alla manualità e a far scoprire mondi nuovi, sotto la guida di artigiani esperti.
Ritratto di Luca e Guido Solari, titolari della Scuola Orafa Ambrosiana, realtà d’eccellenza milanese che dal 1995 propone a Milano 19 corsi pratici di laboratori per l’apprendimento delle tecniche più importanti dell’oreficeria, sia per chi si avvicina a questo mondo per farne una professione, sia per chi desidera coltivare un hobby.
Per il ciclo invernale, tra novembre 2019 e gennaio 2020 sono stati attivati tre laboratori, strettamente connessi alla grande mostra attualmente in corso “Leonardo e la Madonna Litta”, grazie alla quale il pubblico ha la possibilità di ammirare uno dei più grandi capolavori del maestro toscano, parte della collezione permanente di uno dei più importanti musei del mondo quale l’Ermitage di Sanpietroburgo.
Leonardo da Vinci, oltre a essere stato un sommo artista, un geniale inventore e un grande ingegnere, ha rivolto parte dei suoi studi e delle sue ricerche anche all’artigianato, spaziando in vari campi tra i quali l’oreficeria, l’ebanisteria e la calligrafia.
Lo staff della Scuola Orafa Ambrosiana di Milano guidato dai fratelli Luca e Guido Solari. Un team di artigiani competenti, preparati e appassionati che da anni forma nuove leve di maestri orafi.
Nelle giornate del 23 e 24 novembre grande successo ha riscosso il laboratorio di oreficeria realizzato con la collaborazione di Scuola Orafa Ambrosiana, realtà formativa di successo che dal 1995, sotto la guida di Luca e Guido Solari, propone a Milano pratici corsi per l’apprendimento delle tecniche più importanti dell’oreficeria e collabora con importanti istituti e atenei del capoluogo lombardo tra i quali l’Istituto Marangoni, il Politecnico e la Creative Academy.
Allestimento del laboratorio di oreficeria al Museo Poldi Pezzoli nella giornate del 23 e 24 novembre 2019. L’atmosfera ricreata è quella tipica di un laboratorio orafo i cui protagonisti sono gli attrezzi del mestiere.
Sotto l’attenta guida della Maestra Daniela Repetto i partecipanti hanno realizzato un calco in cera di un motivo decorativo caro a Leonardo e spesso da lui ripreso in vari ritratti sulle vesti delle sue dame, il così detto “nodo vinciano” realizzato tra il 1497 e il 1500. Un nodo che sottolinea anche la stretta connessione tra l’artista e la città di Milano, tanto che lo si trova anche nel clipeo di Santa Maria delle Grazie, nel logo della Biblioteca Ambrosiana e nella decorazione della Sala delle Asse al Castello Sforzesco.
Particolare del calco in cera creato durante gli “Atelier del Poldi Pezzoli”, presso il Museo meneghino nelle giornate del 23 e 24 novembre 2019. La Maestra Daniela Repetto ha guidato i partecipanti nella realizzazione di un motivo ricorrente in alcuni ritratti di Leonardo da Vinci, il così detto “nodo vinciano”.
Per le giornate del 28 e 29 dicembre è previsto un laboratorio di ebanisteria con il Maestro brianzolo Paolo Santambrogio, titolare dell’atelier “Il Truciolo”, che collabora fattivamente con il Museo Didattico del Legno di Cesano Maderno realizzando speciali laboratori per adulti e bambini legati all’ebanisteria. Per l’occasione il Maestro guiderà i partecipanti nella costruzione di una figura particolarmente cara a Leonardo: il dodecaedro, solido che fin dai tempi di Platone era considerato una sorta di “cosmo in miniatura”.
Ritratto del Maestro Santambrogio al lavoro mentre assembla tutte le parti del dodecaedro. Un’operazione che richiede attenzione e manualità, ma soprattutto che può essere eseguita solo attraverso una tecnica particolare che l’artigiano svelerà durante gli “Atelier del Poldi Pezzoli”.
Gli iscritti verranno dapprima introdotti agli studi di Leonardo sulle macchine ideate e costruite dall’artista e, dopo una breve spiegazione sulla storia della tecnica costruttiva, si cimenteranno nella vera e propria costruzione del dodecaedro: dalla fase iniziale di progettazione della forma al disegno dei blocchetti da intagliare, dall’utilizzo del segaccio alla dima, fino all’assemblaggio finale delle dodici facce del solido, eseguibile solo attraverso una tecnica particolare.
Particolare di alcune delle parti di cui si compone il dodecaedro di Leonardo. Il Maestro brianzolo Paolo Santambrogio guiderà, durante i laboratori del 28 e 29 dicembre, i partecipanti nella realizzazione di questo solido che fin dai tempi di Platone era considerato come un “cosmo in miniatura”.
L’ultimo ciclo di incontri è previsto per le giornate del 25 e 26 gennaio 2020 ed è dedicato alla calligrafia, in collaborazione con l’agenzia Yvat&Klerb, primo studio in Italia che si occupa di questa disciplina, fondato nel 2009 da Ivana Tubaro e Claire Billiotte, capaci di unire competenze di lettering e tipografia al più spiccato spirito artigianale che contraddistingue il loro mestiere.
Ritratto delle tre Maestre calligrafe (da sinistra: Claire Billiotte, Claudia Tavella, Ivana Tubaro) dello studio Yvat&Klerb in via Giusti 26 a Milano, fondato nel 2009 da Ivana Tubaro e Claire Billiotte.
Grazie alle loro capacità e all’indiscussa manualità le Maestre hanno collaborato con importanti maison, da Gucci a Prada, Valentino, Yves-Saint Laurent, fino a Dior e Roberto Cavalli; inoltre la passione e l’amore di Ivana e Claire per la calligrafia le ha portate a tramandare le loro conoscenze attraverso l’insegnamento, collaborando con prestigiosi atenei e scuole come il Politecnico di Milano, lo IED-Istituto Europeo di Design e Tipoteca Italiana.
Il laboratorio di calligrafia presso il Museo Poldi Pezzoli introdurrà i partecipanti alle regole base della calligrafia e si focalizzerà su un solo alfabeto. I partecipanti, per un’esperienza ancora più immersiva nel Quattrocento leonardesco, utilizzeranno penne d’oca e inchiostro fatto in mallo di noce, per saggiare anche le tecniche antiche di produzione dei materiali di scrittura. Le esercitazioni avverranno inizialmente su carta da schizzo, così che gli ospiti possano affinare la loro l’abilità manuale e arrivare all’elaborazione finale di un piccolo biglietto d’auguri o di ringraziamento o ancora di una citazione su carta pregiata.
La Maestra Ivana Tubaro è graphic designer e fondatrice a Milano con Claire Billiotte di Yvat&Klerb. Ha insegnato calligrafia, lettering e tipografia nelle maggiori scuole di Design di Milano e tutt’oggi è impegnata a diffondere la cultura tipografica.
Tre momenti diversi per mettersi a confronto con l’artigianato e scoprire i propri talenti, confrontandosi con mestieri ricchi di fascino e suggestione. Un percorso di orientamento ai mestieri d’arte molto efficace e apprezzato dai milanesi, che si avvale anche di una delle più prestigiose cornici d’arte cittadine, quella appunto del Museo Poldi Pezzoli.
La Sala Nera è una delle sale storiche più suggestive del Museo, originariamente il salotto dell’appartamento di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Tra le opere presenti nel raffinato ambiente si trovano “Fiducia in Dio” di Lorenzo Bartolini, uno stipo pensile di Giuseppe Speluzzi e “Santa Caterina d’Alessandria” di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone.
In apertura: Ingresso della famosa casa museo milanese, molto amata dai cittadini e non solo, in via Manzoni 12. Un palazzo delle meraviglie, uno scrigno di tesori nel cuore di Milano, una raccolta d’arte nata dalla passione di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’eredità di uno dei più raffinati collezionisti del XIX secolo.
Si ringraziano per le foto i tre Atelier “Il Truciolo”, “Scuola Orafa Ambrosiana”, “Yvat&Klerb” e l’archivio fotografico del Museo Poldi Pezzoli di Milano.
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