“Per noi il senso della decorazione è sempre lo stesso:
nobilitare gli spazi e creare atmosfere esclusive”.
Pictalab
In un piccolo spazio all’interno di uno dei tipici cortili milanesi sui Navigli, nasce ormai più di quindici anni fa Pictalab, dalla passione per la decorazione di Orsola Clerici e Chiara Troglio, divenute amiche ai tempi in cui entrambe frequentavano l’Accademia di Brera.

Le fondatrici Orsola Clerici e Chiara Troglio presso l’atelier Pictalab a Milano. Si possono ammirare alcuni esempi di carte da parati della collezione “Portaluppi Herbarium” prodotte in collaborazione con Nicolò Castellini Baldissera e presentate ad Alcova, durante il Salone del Mobile 2022. ©Max Pescio
Il laboratorio, all’interno delle Officine de Rolandi, è un ampio spazio dei primi anni Venti: all’ingresso un grande tavolo da lavoro per elaborare i progetti; alle pareti, altissime, tele e carte con i lavori iniziati che pendono dal soffitto come tante scenografie. Ai lati ci sono pennelli, tempere, foglie d’oro, resine, gessi, e un mobile pieno di cassetti, con cataloghi e bozzetti.
Come nella migliore tradizione rinascimentale, la maestria artigiana di Orsola, Chiara e del loro staff altamente specializzato, si sposa felicemente con la Natura come principale fonte di ispirazione: fiori, foglie, vari elementi della vegetazione combinati per forme e colori, contribuiscono a creare decori d’incanto. «Nel nostro lavoro non bisogna avere fretta. I nostri committenti sanno che è importante saper aspettare per godere del risultato nella totalità dell’ambiente creato. Essendo un lavoro manuale, un fattore determinante è il tempo!», spiega Orsola. «I dettagli sono quelle cose di cui non ti accorgi in un primo momento ma, a fine lavoro, contribuiscono alla buona riuscita della decorazione: una sfumatura fatta bene può cambiare l’atmosfera di una stanza».

Decoro della collezione “Fabric Patterns” nell’ingresso di un appartamento meneghino progettato da Places Milano. Decorazione on-site. ©Max Pescio
Un’arte tra dipinto e stampa: la ricerca a firma Pictalab sceglie di nobilitare il patrimonio culturale della decorazione non limitandosi solo all’uso delle tecniche classiche e tradizionali, ma innovandosi con gli strumenti di oggi: questa fucina milanese sviluppa decorazioni uniche componibili e sempre adattabili alle specifiche situazioni integrando il ‘fatto a mano’ alla stampa ‘fine art’, mescolando processi digitali e manuali…con estro, disinvoltura e divertimento. Spesso on-site, direttamente sui muri, con un’esecuzione sartoriale, su misura del luogo da dipingere. Oppure in laboratorio, con carte waterproof che al tatto risultano molto leggere, successivamente applicate in loco.

Greenery a foglia di quercia dipinta a mano. Sala da pranzo, appartamento a Milano. La Natura è uno dei temi più cari a Pictalab. ©Max Pescio
«Con il termine carta spesso ci riferiamo a supporti sottili che possono essere tagliati e applicati su muro. Lavoriamo molto su un TNT di fibra di vetro che non è sensibile all’umidità e per questo non si deforma quando dipingiamo consentendoci di gestire bene il problema delle giunte tra un foglio e l’altro e di garantire un’ottima continuità dei disegni. Altri supporti sono la carta 100% cellulosa, la seta, la tela. La carta rimane un materiale molto utilizzato in diverse varianti e spessori (velina, da acquarello, da pacco, carta fodera, da spolvero) anche per inserti, bozzetti, schizzi». Per dimore private, spazi retail, gallerie e hospitality.

Bambù dipinto a mano su fondo lavorato ad effetto delabré, progettato per lo store Henry Beguelin a Milano. Decorazione on-site. ©Max Pescio
«Dopo aver elaborato il progetto con il committente e creato il bozzetto, procediamo dipingendo con i colori direttamente sulle pareti o sulla carta, senza tratteggiare prima un disegno, per dare maggiore spontaneità all’opera», afferma Orsola Clerici, premiata nell’ottobre 2020 con il titolo di MAM-Maestro d’Arte e Mestiere nella categoria “Decorazione” dalla Fondazione Cologni.
Alla nostra domanda circa chi o quale evento sia stato determinante nella sua carriera lavorativa, ci risponde: «Dal punto di vista tecnico Alfonso Orombelli mi ha insegnato moltissimo ed è stato un maestro. Ho poi avuto la grande fortuna di iniziare a lavorare con Piero Castellini, architetto milanese, che mi ha educato alla sensibilità per il colore, il bello, la cura dei dettagli e dei materiali».

Decoro dall’archivio “Sharp edges” di Pictalab: progetto di decorazione e styling in collaborazione con Luini 12 a Milano. Qui il senso del colore si coniuga a regola d’arte con le forme geometriche del portale. ©Max Pescio
Da Pictalab le collaborazioni a regola d’arte sono all’ordine del giorno: dal Portaluppi Herbarium, nella Casa degli Atellani a Milano, con Nicolò Castellini Baldissera, a Suimuri, la carta da parati disegnata da Barbara Frua, con la quale l’artista-artigiana ha un passato professionale di lunga data. E non solo con designer di chiara fama, ma anche su progetti volti alla valorizzazione e alla trasmissione di questa arte ludica e onirica: in questo 2023 Pictalab ha infatti ospitato il tirocinio di una giovane apprendista del progetto “Una Scuola, Un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”, sei mesi per iniziare a impartire i segreti del mestiere a una ragazza appassionata di arte e decorazione.
