Quella di Pietro Virzi è una storia di passione per la tappezzeria che inizia presto, come ragazzo di bottega rimasto incantato dai colori, dai materiali e dalle sfumature delle stoffe che vede un giorno in un laboratorio artigianale, e che rimarranno impresse nella sua mente per sempre.

Pietro Virzi riceve dalla Fondazione Cologni presso la Triennale di Milano, il premio MAM, Maestro d’Arte e Mestiere, nel giugno del 2018, nella categoria “Decorazione”, quale eccellenza italiana nell’arte della tappezzeria. Credit Peter Elovich – Fondazione Cologni
Pietro Virzi nasce a Enna nel 1954, si trasferisce poco dopo con la famiglia a Milano nel 1962 al termine della scuola media e successivamente frequenta i corsi serali della scuola di tappezzeria gestita dall’Atisea di Milano (ultima scuola in Italia) per poi iniziare a lavorare da solo, collaborando con diverse botteghe, tra cui due laboratori storici della tappezzeria meneghina: Toniolo e Parinis.
Questa esperienza gli permette di conservare e portare con sé nel tempo la grande passione per la progettazione e la realizzazione, tratti indelebili della sua personalità e del suo modus operandi.

L’interno di un’abitazione con tappezzeria tesata in lampasso a rapporto, curata e realizzata dal Maestro Virzi, nelle tonalità lucenti del giallo dorato. Courtesy Pietro Virzi
Nel 1981 Pietro Virzi fonda Vimas, una realtà artigianale dove il Maestro tappezziere decide di mettersi alla prova proponendo alla clientela la sua visione dell’arredo: dal divano alla sedia al letto, dal tendaggio alla pregiatissima tappezzeria tesata e a tutto quanto si possa realizzare usando tessuti e materiali pregiati per rendere accogliente e molto personale una casa.

Il maestro Pietro Virzi alla macchina da cucire nel suo atelier Vimas di Milano insieme al suo staff: oltre trent’anni di fedeltà alla tradizione e grande tecnica esecutiva. Courtesy Pietro Virzi
Per perseguire al meglio la sua idea di tappezzeria all’italiana, Pietro Virzi utilizza prodotti di prima qualità con continui aggiornamenti nella ricerca dei materiali: tessuti di seta, lino, cotone o di ultima generazione come organze, devorè, poliestere, tutta la nuova gamma dei prodotti antifiamma e le ultime novità in fatto di accessori in acciaio, legno, ferro battuto; ma la materia prima indispensabile, come afferma il Maestro, rimane sempre “l’esigenza del cliente e la nostra voglia di realizzarla”.

Il Maestro Virzi, intento nella misurazione di una preziosa pezza di tessuto nel laboratorio milanese, dotato di un ricco campionario di stoffe, indispensabili allo svolgimento della sua attività di eccellenza. Courtesy Pietro Virzi
Il suo percorso verso l’eccellenza lo porterà a collaborare con importanti designer, architetti e nomi illustri dello stile e della moda come Christian Dior, la grande maison di moda francese per la quale curerà gli interni a partire dal 2014.
Parallelamente al suo lavoro, nel 1992, Pietro Virzi comincia la sua collaborazione con Atisea di Milano; nel 1994 diverrà consigliere fino al 2002, anno di chiusura della scuola. In questo periodo viene a contatto con la Consociazione italiana tappezzieri arredatori (Cita) di cui Atisea faceva parte dal 1975 e di cui dal 1995 Virzi era il delegato rappresentante.
Grande l’impegno profuso per la riaffermazione di Cita, di cui è stato vicepresidente dal 2001 al 2007 e presidente dal 2007 al 2016, e per la rinascita di una scuola professionale di tappezzeria.

Sontuosa sala da pranzo interamente arredata in prezioso lampasso di seta, liscio e operato, nelle nuances del giallo oro. Courtesy Pietro Virzi
Ma se da un lato Pietro Virzi lavora con grande maestria e abilità, seguendo le più antiche tecniche di lavorazione tradizionale e mettendo in pratica i preziosi insegnamenti appresi, dall’altra non manca di personalizzare, tramite tecniche innovative, ogni sua creazione e di entrare spesso nel mondo del design, creando un ponte tra l’antico mestiere e le moderne tecniche e idee, confrontandosi con il nuovo mondo della progettazione e della creazione.

L’insieme di divani realizzati per Homo Faber 2018, in diverse varianti cromatiche, sovrastati da spalliere ondulate di richiamo classico: progetto di India Mahdavi, tappezzerie di Pietro Virzi. Credit Tomas Bertelsen — Michelangelo Foundation
L’esperienza nell’ambito della grande esposizione Homo Faber (Venezia, 2018) ne è uno straordinario esempio: qui Virzi ha potuto mettersi alla prova, sperimentando e inventando, dialogando e collaborando con il mondo del design, cercando continuamente un punto di contatto per poter arrivare all’eccellente risultato finale: uno splendido assemblamento di divani, in vari accostamenti cromatici, tanto audaci quanto incisivi, sovrastati da spalliere ondulate di richiamo classico, su progetto di India Mahdavi, star del design internazionale.
Pietro Virzi viene insignito dalla Fondazione Cologni, del premio MAM, Maestro d’Arte e Mestiere, nel giugno del 2018, coronando con questo riconoscimento una carriera fatta di passione e grande maestria.
Le sue opere raccontano l’Italia, quella della grande bellezza e del vero saper fare, quella in cui il dialogo tra il passato e il presente è possibile: un’Italia in cui Pietro Virzi trova il suo posto come uno dei più grandi Maestri Artigiani della tappezzeria.

Pietro Virzi nel suo atelier sfoglia il catalogo del premio MAM, Maestro d’Arte e Mestiere, accanto alla fusione in bronzo del premio, realizzata dalla Scuola dell’ Arte della Medaglia dell’IPZS di Roma. Courtesy Pietro Virzi
In apertura: Pietro Virzi siede su uno dei divani, parte dell’interior realizzato per Homo Faber 2018 su progetto di India Mahdavi. Un insieme di divani in diverse varianti cromatiche splendido esempio di design contemporaneo che incontra felicemente il saper fare artigiano. Courtesy Pietro Virzi
A cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte